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Cristian Sanna lascia il Selargius ma non il calcio: «Torno a Belvì per aiutare mio padre nel lavoro, giocherò nel Tonara»
Il fantasista: «Conosco tutti l'Eccellenza si può»

Cristian Sanna lascia il Selargius ma non il calcio: «Torno a Belvì per aiutare mio padre nel lavoro, giocherò nel Tonara»

Prima la famiglia, il lavoro e poi il calcio. Così si spiega l'addio fulmineo al Selargius e alla serie D di Cristian Sanna e la firma col Tonara in Promozione girone B. Il forte 22enne centrocampista di Belvì cresciuto nel Cagliari ed esploso nel Progetto Sant'Elia di Bernardo Mereu ha salutato i compagni e la società biancorossa e oggi ha fatto il primo allenamento con i rossoneri barbaricini di Lello Floris. Quello che può sembrare un salto all'indietro dal punto di vista calcistico per il talento ex Nuorese ha una motivazione nobile: «La decisione di lasciare il Selargius - spiega Sanna - è dovuta principalmente al fatto che devo dare una mano all'azienda di famiglia perché mio padre non sta tanto bene, mia sorella studia, perciò io deve essere presente a Belvì al lavoro». Il padre Luigi, che non è mai mancato ad una gara del figlio sin da quando giocava nel Cagliari e poi con Sant'Elia e Nuorese, voleva che Cristian non lasciasse la serie D. «Era contrario al fatto che lasciassi il Selargius - dice il centrocampista - e sorpattutto il calcio ma siamo a dicembre, ho deciso di tornare in paese e dargli una mano in azienda. Ho detto no anche ad una richiesta della Triestina, lì c'è il team manager Giambattista Sposito che è stato al Sant'Elia e mi conosce bene».

 

Cristian Sanna, lascia il Selargius e giocherà nel TonaraIl Tonara ti permette di continuare una grande passione

«Ero pronto a lasciare il calcio ma non appena si è sparsa la voce che rientravo a Belvì si è fatto subito avanti il Tonara. Sono stati molto convincenti e ho deciso di dargli una mano perché loro ne danno una a me facendo in modo che continui a giocare a calcio pur essendo impegnato con il lavoro»

L'ambientamente sarà veloce

«Certo che sì, l'allenatore è Lello Floris che conosco sin dall'infanzia, so come lavora e mi piace. In squadra ci sono i miei due cugini Curreli, i fratelli Giovanni e Simone, tutti gli altri li conosco perché ci incontriamo nei tornei estivi da anni. Ho fatto il primo allenamento, vorrei essere domenica a disposizione perché sto recuperando da un problema fisico. Vediamo come reagisco, saremo a Siniscola contro lo Sporting, una gara molto difficile»

Il Tonara sta facendo grandi cose, è vice-capolista ad un punto dalla Dorgalese

«Sì è una squadra forte e compatta, gioca bene e ha un gran pubblico di Tonara, per me è stimolante giocare di fronte a tanti tifosi che ti trascinano. Io qui mi sento a casa ed è bello come vivono il calcio senza pressioni»

Ma questa squadra può andare in Eccellenza? 

Il salto di categoria può farlo, mi hanno detto però che molte squadre si sono rinforzate con giocatori di categoria superiore e sono attrezzate per salire in Eccellenza. Ma io spero di vincere il campionato o perlomeno di fare i playoff. Ho preso questo impegno e ho dato la mia parola, al Tonara darò tutto me stesso per vincere il campionato»

Tu sai quanto è bello vincere visto che l'anno scorso hai fatto festa con la Nuorese

«Quella vittoria è stata bella quanto raggiungere la salvezza al mio primo anno con il Sant'Elia del bomber Virdis, spesso giocavo in appoggio, segnò 22 gol e ci permise di tenere la serie D. È stata una bella cavalcata»

Le due imprese hanno in comune un allenatore: Bernardo Mereu

«Il mister è la prima persona alla quale ho comunicato la mia decisione, ha capito la sutazione e ha condiviso la scelta. Lui mi segue sempre è un secondo padre per me, se l'anno scorso sono andato a Nuoro era perché volevo seguirlo e continuare col suo metodo di lavoro che ho potuto aprrezzare al Sant'Elia per due anni. Una volta che Mereu è andato via da Nuoro anche la mia avventura lì era finita per me»

Il tecnico Bernardo Mereu, Riccardo e Cristian Sanna, a destra Alberto Migoni

E hai scelto il Selargius

«Una scelta giusta ed azzeccata. Ho trovato tanti ex compagni al Cagliari e non solo. Quando martedì ho salutato a tutti, i miei compagni ci sono rimasti male, non se l'aspettavano. Il loro affetto mi ha commosso, lascio degli amici prima che compagni. Con la società ho avuto un buon rapporto, il diesse Ovidio Concu è sempre stato gentile e lo ringrazio per avermi dato l'opportunità di giocare nel Selargius. Purtroppo non ho dato il contributo che avrei voluto dare, sono stato fermo un mese per un problema alla costola, poiil flessore mi dava noie, ho giocato col Terracina e credo di aver fatto benino anche se non ho potuto dare il 100%, e ho giocato anche a Budoni»

Con quali compagni hai legato di più?

«Con Antonio Usai ho nel Cagliari, Sant'Elia e Nuorese, non conoscevo Riccardo Sanna e ho stretto subito un bellissimo rapporto, è un vero amico, poi ridevo e scherzavo molto con Alberto Migoni, un pazzo»

Si salverà il Selargius?

«È un gruppo giovane e farò il tifo per loro, spero che riescano a raggiungere l'obiettivo. In casa le cose stanno andando bene, bisogna essere più continui in trasferta dove subivano troppi gol»

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2014/2015
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Sardegna
13 Andata
Girone G