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Il capitano del Barisardo: «Il regalo ai tifosi»

Deiana, un calcio alla crisi: «Vinciamo il derby col Lanusei e la salvezza sarà vicina»

Dopo 19 giornate, il Bari Sardo occupa il quinto posto in classifica con 32 punti, uno in meno del Lanusei che affronterà domenica sul proprio campo in un derby che si preannuncia entusiasmante. A Bari Sardo si respira aria di grande evento: l’attesa spasmodica e frenetica che coinvolge tutti i tifosi biancoazzurri, fa salire l’adrenalina anche ai giocatori che getteranno il cuore oltre l’ostacolo pur di vincere l’affascinante sfida. Nell'immediata vigilia della supersfida del “Circillai” parla il capitano bariese, Alberto Deiana, 25 anni compiuti appena un mese fa, punto di riferimento dei tifosi, della squadra e perfino della società. Da uomo simbolo, prende per mano la squadra per condurla verso un nuovo periodo di brillanti successi.

 

Alberto, dopo un girone d’andata strepitoso, adesso siete in calo. Che spiegazioni ti dai?

«Direi che dopo una lunga serie di risultati positivi, ci può stare un leggero calo fisico e mentale. Certo, c’è il rammarico per aver perso queste ultime due partite con avversarie (Serramanna e Gemini Pirri, ndr) alla nostra portata, ma sono sicuro che ci rifaremo prestissimo»

Vincendo questi due ultimi incontri, avreste raggiunto la quota salvezza. Cosa è mancato perché avvenisse ciò?

«Contro il Serramanna abbiamo sbagliato completamente l’approccio alla gara, mentre a Pirri avevamo tanti indisponibili e addirittura qualcuno è sceso in campo acciaccato, oltre che esser stati penalizzati eccessivamente dalla direzione arbitrale»

Domenica è in programma il derby con il Lanusei. Vorrete vendicare la sconfitta subita all’andata?

«Sicuramente domenica giocheremo per vincere e avvicinarci sempre più alla salvezza. Non abbiamo nessun senso di rivalsa per la sconfitta dell’andata. Io ed i miei compagni desideriamo fare una bella partita e dedicare la vittoria al nostro meraviglioso pubblico che ci sosterrà come sempre»

C’è stato un momento in cui durante la stagione avete parlato di play-off?

«Assolutamente no, l’unica parola che circola nel nostro spogliatoio è salvezza. Una volta raggiunto l’obiettivo, cercheremo di toglierci delle belle soddisfazioni che ad inizio campionato sembravano impossibili. Sottolineo sembravano, perché noi comunque eravamo consci del nostro potenziale, nonostante la nostra sia una squadra composta per lo più da giovanissimi»

Siete un gruppo molto giovane, guidato da un tecnico in gamba. Qual è il segreto di Marco Orrù?

«È un grande allenatore che cura ogni minimo dettaglio, sia nell’aspetto tattico che umano. Non è semplice trovare aggettivi che descrivano l’umiltà e la professionalità con cui lavora. Sarebbe perfino riduttivo definirlo semplicemente un tecnico, perché per noi è una persona di assoluto valore e gran parte del merito di quanto abbiamo raccolto finora è suo»

Dopo un inizio scoppiettante, la vena realizzativa di Mario Todde si è bruscamente interrotta. Cosa è successo?

«Per noi Mario è un giocatore importante. Ha iniziato la stagione alla grande, poi dopo la squalifica e la sosta, il suo rendimento è calato ma siamo certi che tornerà presto ai suoi livelli»

Uno dei giocatori più interessanti della vostra rosa è senza dubbio Stefano Pischedda. Secondo te meriterebbe altri palcoscenici?

«Nonostante la sua giovane età (19 anni, ndr), Stefano è senz’altro un giocatore di categoria superiore. Ha dei colpi imprevedibili con i quali è in grado di risolvere una partita. Non a caso, fa stabilmente parte della Rappresentativa regionale Juniores»

Arialdo Angioni è il vostro capocannoniere con 10 gol. È lui la vera sorpresa della squadra?

«Per noi non è affatto una sorpresa. Arialdo è un giocatore che ha militato in Serie D (l’attaccante di Quartucciu è arrivato a Bari Sardo nell’estate del 2010 dal Tavolara, ndr) dove peraltro ha fatto molto bene. Quest’anno sta facendo benissimo e fin qui ha realizzato diversi gol decisivi»

Tu sei un giocatore esperto della categoria. Che campionato stai vedendo?

«Avvincente, con il Pula che sta dimostrando la sua forza e la sua superiorità rispetto alle avversarie. Finora è la squadra che mi ha impressionato maggiormente. Un gradino più giù Porto Corallo e Quartu 2000 e poi chissà, domenica ci potremmo esserci noi»

In definitiva, chi pensi vincerà il campionato?

«Penso e spero il Pula»

Roberto Secci

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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