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Dessì, parole da leader: «Ora si vede la vera Ferrini, pronti ad agguantare i playoff»
Sul derby: «Frassinetti forte ma vinceremo noi»

Dessì, parole da leader: «Ora si vede la vera Ferrini, pronti ad agguantare i playoff»

Doveva essere il valore aggiunto di questa Ferrini Cagliari e, pian piano, lo sta diventando. Dall'alto della sua esperienza e qualità, Cristian Dessì - reintrato in blucerchiato dopo una decina d'anni - si sta dimostrando sempre più leader e trascinatore di una squadra ambiziosa, partita con qualche difficoltà ma che ora sta scalando posizioni su posizioni in classifica fino a giungere al 4° posto (23 punti) nel girone A di Promozione. E non è ancora finita perché le prossime tre gare possono regalare altre sorprese. «Sabato incontriamo la Frassinetti nel derby e poi giochiamo in casa contro Atletico Narcao e Sant'Antioco - dice sicuro il regista ex Progetto Sant'Elia - alla fine di questo trittico e, visti alcuni scontri diretti che ci sono, saremo terzi, staccando Tortolì e Orrolese e superando il Siliqua». Il 32enne regista dei blucerchiati è reduce da una tripletta nel 7-2 contro la Masullese che testimonia l'ottimo momento suo e della squadra: «Ora si sta vedendo il vero Dessì e la vera Ferrini. Per il primo posto vedo il Lanusei strafavorito e nel girone di ritorno prenderà il largo, per il resto c'è equilibrio e noi ci giocheremo i due posti playoff che poi sono il nostro obiettivo stagionale».

 

Ora la Ferrini, oltre a giocar bene, ha imparato a vincere?

«Assolutamente sì, l'impronta di una squadra che gioca al calcio c'è stata sin dall'inizio ma abbiamo perso punti in modo banale. Le cinque vittorie di fila testimoniano la crescita di un gruppo unito, con il giusto mix tra anziani e giovani che vogliono far diventare ancor più importante una bella realtà com'è la Ferrini Cagliari, una società che ho ritrovato cresciuta tanto e molto organizzata»

Cosa vi stava frenando?

«Giocavamo bene ma raccoglievamo pochissimo. Nelle prime tre partite abbiamo regalato la vittoria al Sant'Antioco, col Tortolì fino all'espulsione di Virgili a 15' dal termine vincevamo bene 2-1 e poi abbiamo subito due gol, col Quartu 2000 abbiamo preso il gol dell'1-1 al 97'. Contro il Pula non c'ero ci hanno battuto con un gol all'84' ma è la sconfitta di Carbonia che ci ha aperto gli occhi per invertire definitivamente la marcia»

E cosa avete fatto?

«Abbiamo detto stop alle "cazzate", noi anziani ci siamo guardati negli occhi dicendoci che sin dall'allenamento non potevamo più tralasciare nulla, che siamo quelli a cui i giovani si appoggiano. La società e l'allenatore ci tengono molto a fare bene in questa stagione e noi non vogliamo deluderli. Poi c'è stato anche qualche accorgimento tattico che in certi frangenti ci fa essere meno belli ma più concreti»

Che ruolo ha avuto il tecnico Franco Giordano in questa metamorfosi?

«Beh, è stato fondamentale. Per me è un allenatore da serie D e l'ha dimostrato l'anno scorso al Progetto Sant'Elia, finché c'era lui in panchina eravamo fuori dalla zona playout. Lavora molto sulla tattica, sui movimenti corali, sulle palle inattive, chi non lo conosceva, specie tra i giovani, ha forse patito il suo metodo di lavoro. Io posso saltare anche un allenamento e qualche esercitazione che so comunque i movimenti che chiede il mister, qualche mio compagno è andato in difficoltà quando ha perso alcuni di questi passaggi»

Eppure anche Dessì ha passato momenti poco brillanti

«È vero. Tutto è coinciso con la squalifica in Coppa Italia, le 4 giornate mi hanno fatto rosicare così come il fatto che la società non abbia presentato ricorso. In più non ero entrato bene nel meccanismo-Ferrini perché non mi abituavo al fatto che i tempi di gioco tra serie D e Promozione erano diversi, la manovra era più fluida perché con compagni come Atzori, Frongia, Sanna c'è maggiore velocità di pensiero e nei passaggi. Io all'inizio giravo un po' a vuoto e mi innervosivo, poi ho parlato col mister e, nel frattempo, è cresciuto l'affiatamento coi compagni. Siamo un bel gruppo e solo con quello puoi ottenere i risultati»

Importante anche aver trattenuto un attaccante come Festa

«Umberto è di categoria superiore e può decidere da solo le partite. Se fosse andato via avremmo probabilmente cambiato anche sistema di gioco, in ogni caso avremmo perso un punto fermo dello spogliatoio»

Sabato il derby con la Frassinetti

«Gara molto difficile e bella da seguire. Hanno cambiato l'allenatore, è tornato Michele Filippi che ci terrà a confrontarsi col suo vecchio allenatore, da loro in squadra ci sono degli ex col dente avvelenato e dunque ci aspetterà una battaglia. Ma noi siamo pronti, sappiamo che sono tre punti fondamentali che non possiamo lasciare per strada. Loro lavorano bene con gli esterni e sono bravi a ripartire, a noi mancherà Virgili ma chi lo sostituirà sarà all'altezza del compito perché noi non invidiamo la rosa di nessuna avversaria, con pochi soldi la società ha costruito una bella squadra»

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
14 Andata
Girone A
Intervista