Espulso per aver zittito il pubblico dell'Orrolese
Ferrini, Festa punito 2 turni e Caddeo non ci sta: «Nel referto arbitrale molte falsità»
Il gol, il primo dopo il ritorno a casa a metà dicembre. E poi al 94', quello del 2-1, nell'ultima azione della gara. Per Umberto Festa è stata una liberazione e per la Ferrini una vittoria che la conferma in vetta davanti alla Kosmoto Monastir. Per l'attaccante quartese un'esultanza adrenalica, carica di gioia e rabbia, accompagnata con l'indice sul naso per zittire la tifoseria dell'Orrolese. Una scena vista in tantissimi stadi e fatta da illustri campioni, mai però si vede che l'arbitro sventoli poi il cartellino rosso al giocatore. Cosa abbia indotto il direttore di gara Federico Cosseddu ad espellere Festa su indicazione del secondo assistente Luigi Satta lo rivela lo stesso attaccante dei cagliaritani: «Ha detto che ho fatto gesti offensivi nei confronti dei tifosi avversari. Invece non è così, è stata un'esultanza come se ne vedono in tanti campi e liberatoria per un gol importante segnato al 94' in un periodo in cui mi stava andando tutto storto. Se in serie A dovessero espellere tutti quelli che esultano come ho fatto io le gare finirebbero 8 contro 8. Le due giornate sono poi un'ingiustizia totale».
La gara è stata ripresa e ci sono le immagini televisive per vedere quanto realmente sia stato offensivo il gesto dell'indice portato sul naso durante l'esultanza, una corsa sfrenata lunga la pista del campo Comunale di Orroli a "zittire il pubblico avversario" all'ultimo assalto di una gara maschia e combattuta. La gioia è durata poco perché poi è arrivato il cartellino rosso. Ma, oltre al danno dell'espulsione, sebbene poi non ci sia stato il tempo neanche di riprendere il gioco, la beffa è arrivata col provvedimento del Giudice sportivo che ha squalificato per due giornate Umberto Festa. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il presidente della Ferrini Cagliari Pietro Caddeo: «Sono arrabbiatissimo. Non contesto mai le decisioni arbitrali prese durante la gara, perché un rigore non dato, un fuorigioco non visto sono errori che si possono fare al pari di quelli commessi dai calciatori quando sbagliano un gesto tecnico, quello che contesto vivamente sono i referti arbitrali di fine gara, del tutto falsi e inventati. Invito tutti quanti ad andare a rivedere le immagini che ci sono su youtube per vedere se c'erano gli estremi per espellere il nostro giocatore per l'esultanza e, soprattutto, per dargli due giornate».
Il massimo dirigente della sezione calcio della polisportiva cagliaritana aggiunge: «Ora basta. Non possiamo più essere tolleranti, io ho il diritto di tutelare i ragazzi che vengono espulsi ingiustamente. Premetto che condanniamo qualsiasi aggressione fisica e verbale nei confronti degli arbitri che ritengo sia un atto di vigliaccheria nei confronti di ragazzi che possono essere nostri figli. Quando i giocatori sbagliano siamo i primi a redarguirli, abbiamo già punito nostri tesserati nel momento in cui non hanno mantenuto un comportamento corretto nei confronti di arbitri o avversari ma non possiamo tacere quando siamo di fronte a referti arbitrali falsi. Qualcuno deve prendersi la responsabilità di questo, i dirigenti dell'Aia devono educare gli arbitri e gli assistenti a fare le cose con onestà, perché così si condizionano i campionati. E, in questo, noi della Ferrini siamo altamente penalizzati, essendo probabilmente la squadra con più cartellini. Ora, se è per colpa nostra accettiamo tutte le conseguenze ma non possiamo non sdegnarci di fronte a quello che è stato fatto ad Umberto domenica ad Orroli e poi giovedì vedendo i provvedimenti del Giudice sportivo. Assurdo che salti le prossime due partite». Una rabbia che è aumentata rivedendo i filmati. «Nel momento del gol di Festa non mi sono accorto di come avesse esultato, in tribuna stavamo tutti festeggiando e ci siamo abbracciati. Poi ho rivisto il video e trovo veramente ingiusto che sia stato espulso, figuriamoci le due giornate per un qualcosa di inventato nel referto arbitrale. A questo punto avremmo preferito gli avessero dato tre giornate perché così si sarebbe potuto fare anche un ricorso, producendo il filmato. Invece ci dobbiamo stare zitti e basta. Ma io devo tutelare i miei giocatori di fronte ad un atto che può essere spiegato o con mancanza di onestà o con presenza di incapacità». Pietro Caddeo punta il dito più sull'assistente che sul direttore di gara: «Ci sono tanti arbitri bravi e Cosseddu lo è. Il recupero che ha dato c'era anche se, ad onor del vero, l'espulsione di Marcialis (attaccante dell'Orrolese) mi è sembrata esagerata. Spesso pero sono gli assistenti che fanno molti più danni dei direttori di gara, in campo e nel momento in cui incidono nei referti a fine gara dove vengono scritti spesso fatti che non corrispondono alla realtà. Loro devono limitarsi a riportare solo quello che vedono senza andare oltre».