Salta al contenuto principale
Gabriele Gravina
«Senza modifiche il calcio italiano potrebbe subire lo smacco definitivo»

Figc, Gravina: «Bisognerà agire sul sistema di protocolli, assolutamente insostenibile per i dilettanti»

Il presidente della Figc Gabriele Gravina si dice molto preoccupato sulla ripartenza del calcio italiano, professionistico e dilettantistico, se non si interviene sui protocolli sanitari. Parole eloquenti del numero uno di via Allegri al termine dell'odierno Consiglio Federale: «Il calcio è molto preoccupato della situazione generale legate alla partenza, sapendo che già 5-6 squadre di A femminile sono in ritiro rispettando col massimo rigore il protocollo previsto per i professionisti, potete immaginare con quale sacrificio e di applicazione. Siamo preoccupati per l'idea che bisognerà agire su un sistema di protocolli, parzialmente sostenibile per i professionisti e assolutamente insostenibile per i dilettanti. Siamo molto concentrati, attenti e impegnati per dare anche prospettive al mondo del calcio, senza queste modifiche e interventi condivisi ma sempre rispettando la tutela della salute, il calcio, anzi lo sport italiano, potrebbe subire lo smacco definitivo».

 

Elezione federali. «È arrivato il parere della Corte d'Appello ed è abbastanza lineare e chiara, il rispetto della data statutaria del 15 marzo, a prescindere dalle proposte sentite, è quella che va rispettata. Va precisato che nessuna delle componenti può votare prima del primo gennaio 2021. Deciderò io la data e la convocazione dell'Assemblea federale e, per il momento dal punto di vista statutario, è fissata al 15 di marzo».

 

Sul tema inizio serie A e calendari. «La proposta della Serie A per la ripartenza è per il 19 settembre, ho preso delega per fare una riflessione generale perché, al di là della partenza, voglio capire su come è articolato il calendario. A breve avrò il dettaglio. Noi dobbiamo incastrare il calendario, lavorare su un progetto che tenga conto del campionato, delle competizioni internazionali di club e Nazionali. E questi sono dei momenti che dobbiamo conciliare, dapendo di avere una deadline che è legata al rispetto delle gare UEFA per consentire alla Nazionale di partecipare alla fase finale del campionato Europeo».

 

Riapertura degli stadi. «Abbiamo lavorato molto in questi giorni su quest'aspetto e sul protocollo base. noi siamo molto preoccupati ma allo stesso impegnati nel proporre soluzioni ai nostri organi di governo, i ministri Speranza e Spadafora, direttamente o indirettamente tramite il Comitato tecnico-scientifico. Siamo certi che arriveremo alla riapertura degli stadi, se la situazione sanitaria lo permetterà. Prima giornata? Mi sembra un po' ottimistica».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021