Il portiere ex Ploaghe: Fatto un grande campionato
Garau si riprende il Latte Dolce: «Che gioia giocare nella squadra della mia città, sogno di riconquistare la D»
Non ha resistito al richiamo forte del Latte Dolce e Pierpaolo Garau torna a difendere la porta di "casa sua". Quasi non fosse mai andato via dopo il grande campionato in serie D culminato con la dolorosa retrocessione in Eccellenza in seguito al ko nei playout contro il Selargius. La stagione fatta nel Ploaghe è stata una bella parentesi che si è chiusa nel momento in cui il diesse Adriano Fantoni si è messo sulle sue tracce. Il sentimento che provava per la sua ex squadra e la serietà del club di Roberto Fresi e Alessio Marras hanno prevalso su ogni altra proposta che il quasi 32enne portiere sassarese stava valutando e che era fatte da squadre importanti dell'Eccellenza come il neo-promosso Atletico Uri o il Tergu di Lorenzoni che proprio dal Ploaghe sta ottenendo il titolo per partecipare al massimo campionato regionale. «Qualche contatto c'è stato - ammette Garau - ma avevo già deciso sin da subito che avrei rivestito la maglia del Latte Dolce. Torno per riprendermi quel pezzo di cuore che avevo lasciato lo scorso anno quando decisi di andare al Ploaghe. Per me è una gioia e un piacere giocare nella squadra della mia città, sono contentissimo della scelta fatta, la migliore che potessi fare. Non vedo l'ora di riniziare perché ogni cosa fatta nel Latte Dolce ti rimane impressa nella mente».
E nella mente resta ancora impressa la retrocessione di due anni fa?
«Certo che sì! Se da una parte è stata per me dolorisissima dall'altra è anche il motivo per il quale ritorno in questa società. Voglio provare a riprendere ciò che ci hanno portato via ingiustamente due stagioni fa. Il mio sogno è proprio riconquistare la serie D con il Latte Dolce»
Il diesse Fantoni non ha però nascosto un certo ridimensonamento nel mercato
«Sì è vero, ma conoscendo la società e, soprattutto, il direttore credo che verrà comunque costruita una buona squadra. Di Fantoni se n'è sempre parlato poco ma in questi anni ha lavorato benissimo, portando "anziani" con voglia di migliorarsi e permettendo a tanti giovani di prendere in volo. Si muoverà bene anche stavolta. Con 4 o 5 giocatori d'esperienza in gruppo, diversi giovani di qualità e un allenatore preparato come Paba, si può dar fastidio alle "grandi" del campionato, sempre volando bassi e coi piedi per terra, perché la prerogativa della società è quella di non perdere mai l'umiltà e di non fare i passi più lunghi della gamba»
Cos'ha di speciale il Latte Dolce?
«Si sta bene, la società è seria, formata da persone competenti che sanno programmare. I loro progetti sono ottimi per i giovani e sono sempre a lunga scadenza, c'è la tranquillità giusta per far bene e non ci sono pressioni. Per me è una gioia far parte nuovamente di questa squadra»
Una squadra ora allenata da Paba che hai incontrato da avversario
«Non ho mai avuto il mister ma me ne hanno parlato sempre bene, come mi avevano parlato bene di Ivan Cirinà quando andai al Ploaghe. Sono tecnici giovani ma già con alcuni campionati importanti di Eccellenza alle spalle, sarà un piacere mettermi a disposizione di Paba e poter apportare alla causa quel poco di esperienza che ho accumulato in tutti questi anni di calcio»
Tra le uscite certe c'è quella di Omar Delizos, un addio del capitano dopo 8 grandi stagioni
«A me dispiace tanto perché nel Latte Dolce ci sono giocatori come Giacomo Cocco, Andrea Usai e appunto Delizos coi quali ho fatto un percorso insieme da ragazzini. Perdere Omar è dura, il suo valore in campo non si discute per la qualità e i tanti gol fatti ma anche per la persona di carattere e l'uomo che è stato dentro lo spogliatoio. Ma le cose che vengono prima nella vita sono il lavoro e la famiglia, ha fatto la scelta giusta per lui e sono certo che non avrà difficoltà a trovare una squadra nella quale possa conciliare il lavoro col calcio»
Contro il Latte Dolce il bilancio di Garau nell'ultima stagione è però in negativo
«Ci siamo incontrati ben 5 volte. Due volte sono uscito sconfitto in Coppa Italia, in campionato abbiamo vinto a Sassari e pareggiato in casa nostra nel ritorno, abbiamo chiuso davanti di un punto nella stagione regolare mentre nei playoff hanno vinto loro nei minuti di recupero. Ogni volta per me è sempre stata una gara particolare, perché sono rimasto legato con tutti e, infatti, ci sto tornando. Diciamo che non ho mai vissuto queste sfide da avversario, c'era sempre un qualcosa che non tornava anche se poi ho fatto belle prestazioni. Quando ho vinto l'ho fatto a malincuore»
Il Ploaghe ha fatto un grande campionato nonostante i problemi economici attraversati dal club
«Tra le mille e grosse difficoltà che ci sono state in tutta la stagione credo che abbiamo fatto un piccolo miracolo sportivo. Grazie al mister Cirinà, allo staff tecnico e ad un grande gruppo di giocatori mai sono state sbandierate tutte quelle problematiche che ora stanno portando alla fusione con il Tergu. Il nostro è stato un bellissimo campionato, giocato per il primo posto sino alla penultima giornata, centrando i playoff da terza classificata. Mi auguro che completino l'operazione di fusione e che continuino nel calcio, auguro ogni bene al presidente Budroni e ai dirigenti del Ploaghe perché sono persone in gamba. Io ora sono contentissimo di questo momento visto che ritorno nella squadra della mia città»
Cosa ti rimane dell'esperienza fatta al Ploaghe
«Io c'ero già stato e sapevo dove stavo andando. Si è formato un gruppo bellissimo composta da tanti amici, che resteranno tali per sempre perché siamo tutti molto legati anche al di fuori del calcio. Il bello di questo sport è proprio che ti regala nuove amicizie»
Quale ex compagno ti porteresti al Latte Dolce?
«Ce ne sono tanti e non uno ma non faccio nomi. Al Ploaghe c'erano almeno 4 o 5 giocatori che sanno fare la differenza in Eccellenza, questo lo dico senza togliere nulla a nessuno, anche alle avversarie della stagione appena conclusa perché in tante squadre c'erano grandi giocatori»
Le voci di mercato danno l'Atletico Uri voglioso di rinforzarsi e Lorenzoni con il Tergu farà una squadra importante
«E mi aspetto pure un Castiadas ancora ad alti livelli. Sarà una bella Eccellenza anche il prossimo anno, come ogni stagione le squadre poi si organizzano per fare un buon campionato e ben figurare nel massimo torneo a livello regionale. Siamo alle battute iniziali del mercato, vedremo poi in quanti partiranno con l'obiettivo di vincere»