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Giorico bacchetta l'Arzachena: «Gara sottotono, potevamo perdere». Piras elogia il suo Muravera: «Il pari non ti ripaga ma sono soddisfatto della prestazione»
I tecnici sul derby deciso da Sanna e Nurchi

Giorico bacchetta l'Arzachena: «Gara sottotono, potevamo perdere». Piras elogia il suo Muravera: «Il pari non ti ripaga ma sono soddisfatto della prestazione»

Non è arrivata la settima vittoria al Biagio Pirina ma un pareggio che comunque permette all'Arzachena di conservare la vetta almeno in condominio con il Grosseto. L'1-1 col Muravera non è di facile lettura perché il gol del vantaggio di Sanna dopo 15' poteva far pensare ad un successo comodo, invece i sarrabesi hanno ribattuto colpo su colpo, andando al riposo in parità e sfiorando il gol del sorpasso nella ripresa più di quanto non sia riuscito a fare la squadra di Mauro Giorico.

Marco Piras e Mauro Giorico, tecnici di Muravera e ArzachenaIl tecnico algherese, a fine gara, ha analizzato così il derby: «Una gara condizionata dal forte vento che ci ha sicuramente penalizzato, però poi ci siamo fatti male da soli perché la partita l'avevamo incanalata nel binario giusto. Abbiamo fornito una prestazione sottotono in tutti i reparti ma è anche vero che quando ti mancano diversi giocatori poi la squadra ne risente». Il gol di Andrea Sanna non è bastato: «Siamo stati bravi a capitalizzare un'ottima azione con Sanna ma non siamo riusciti a chiuderla con La Rosa, che ha colpito male la palla dopo una bella azione di Oggiano, un'occasionissima che se sfruttata ci avrebbe consentito di andare sul 2-0. Poi, su un fallo laterale nostro abbiamo perso palla, loro sono ripartiti e ci hanno fatto gol. È chiaro che la partita poi si è complicata, poteva starci la nostra vittoria ma pure la sconfitta viste le occasioni del Muravera». Il tecnico pensa al futuro: «Resettiamo tutto e cerchiamo di ritornare quelli che eravamo fino alla settimana scorsa perché la prestazione non è stata positiva. Quando c'è stato da elogiare i ragazzi l'ho fatto, col Muravera abbiamo giocato al di sotto delle aspettative».

 

Ben più soddisfatto Marco Piras, tecnico di un Muravera che, per quanto fatto vedere al Biagio Pirina, non merita assolutamente la quart'ultima piazza. «Quando giochi così a viso aperto - dice il tecnico alla quarta gara sulla panchina dei sarrabesi - e nel secondo tempo metti sotto la capolista non puoi che essere contento della prova dei tuoi ragazzi. Ai punti dovevamo vincere noi, abbiamo avuto occasioni già sullo 0-0 con una palla di Nurchi data all'indietro per Mesina, nella ripresa il gol annullato a Dessena probabilmente era regolare, il tiro di Mesina a porta vuota è stato respinto quasi sulla linea da due difensori dell'Arzachena, in quelle circostanze di solito fai gol. Purtroppo ci va così, il pareggio non ti ripaga pienamente ma era importante fare questo tipo di prestazione, che ti carica e fa crescere l'autostima». Il tecnico cagliaritano ha giocato sull'effetto sorpresa: «Non si aspettavano la nostra spensieratezza e la reazione ad un gol preso per una distrazione di un nostro difensore che poi ha fatto benissimo per il resto della gara. I tre tenori là davanti sono una gran risorsa per noi. Sono soddisfatto della prova di Mesina a cui manca solo il gol, arriverà ma finché gioca così avrà sempre la mia considerazione. La presenza di Antonio favorisce il gioco di Nurchi, Dessena è in forma e ci permette di andare in superiorità sulle fasce». Ottimo l'esperimento di Baone in difesa: «Non ha perso un duello e si proponeva con più efficacia di quando gioca a centrocampo». La classifica però langue, la salvezza è ora distante 5 lunghezze. «Bisogna stare tranquilli - sottolinea Piras - negli spogliatoi i ragazzi erano convinti di aver perso due punti ma io guardo la prestazione. A fine gara ci hanno chiesto perché fossimo così giù in classifica, purtroppo certi campionati non nascono bene, entri in un tunnel e fatichi ad uscirne. A questa squadra mancano diversi punti e, di conseguenza, serentità. Io sono da un mese, il calendario è stato tosto per vediamo la Viterbese che passo sta avendo e l'Arzachena non è capolista per caso. Domenica ci aspetta l'Albalonga, una brutta gatta da pelare ma bisogna sfruttare il turno casalingo perché potresti recuperare punti a tutte le dirette concorrenti». L'allenatore dei gialloblù vede però continui miglioramenti: «Occorre fare risultati ed iniziare a vincere per irrobustire la classifica ma quello di cui sono contento è che non vedo facce brutte, dalla panchina ci si incoraggia, i ragazzi sanno che do spazio a tutti ma poi gioca chi merita».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
14 Andata
Girone G