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Marco Piras, allenatore, Guspini Terralba
«Il presidente Serpi è un vincente, mi gratifica vedere i ragazzi contenti»

Guspini, Marco Piras dice sì: «La salvezza è stata eccezionale, dimentichiamola perché certi exploit non succedono spesso. Vogliamo soffrire meno»

Due mesi di silenzi e di attese poi il Guspini Terralba non fa la fusione con la Tharros e nel giro di pochi giorni riprogramma la stagione che vedrà i biancorossi ancora ai nastri di partenza dell'Eccellenza. Un traguardo tagliato con una folle corsa partita da dicembre da ultimi in classifica e conclusa con la conquista della salvezza con due giornate d'anticipo, inanellando risultati positivi in sequenza e recuperando posizioni su posizioni. E i mediocampidanesi non potevano non ricominciare da Marco Piras, il mister che ha reso possibile una cavalcata inimmaginabile: l'incontro tra il tecnico ex Muravera e il presidente Stefano Serpi si è concluso con una stretta di mano. «Ci siamo incontrati oggi e accordati subito - conferma Piras - perché quando due persone si vogliono sposare si superano tutti i problemi e i silenzi di due mesi». Perché fino allo scorso weekend si pensava che il titolo finisse a Oristano: «Era normale che il presidente Serpi, essendo solo e avendo fatto tanti sacrifici per non farci mancare niente, abbia pensato di mollare. Ma, alla fine, è uno che ci tiene, è un vincente e vuol far bene anche per l'anno prossimo». Che vedrà la novità del ritorno dei biancorossi a Guspini: «Fa piacere rientrare a casa e non sentirsi più in trasferta. Guspini ha fame di calcio e credo ci sarà una bella risposta da parte dei tifosi. Poi dovrebbero anche iniziare subito i lavori per l'impianto di illuminazione, molto importante per gli allenamenti serali».

 

La chiusura della trattativa col presidente è stata accolta positivamente dalla squadra. «Ho sentito diversi giocatori - dice Piras - ciò che più mi gratifica è vedere in loro la contentezza per la ripartenza. Quasi tutti hanno congelato le trattative in attesa che si sbloccasse la situazione a Guspini, significa che c'è voglia di continuare il lavoro che si era interrotto due mesi fa. Ho allenato un gruppo bellissimo che ha fatto un qualcosa di importante». I biancorossi non saranno tanto diversi da quelli visti nella prima parte del 2018: «Si riparte con un gruppo abbastanza solido e forte, stanno insieme da qualche anno. Verrà integrato da diversi ragazzi che hanno perso la finale Juniores contro la Torres». Quali prospettive per un squadra capace di conquistare 32 punti in 15 partite? «Di soffrire meno dell'anno scorso quando si è scesi in campo per quattro mesi con l'obbligo di non poter sbagliare più una gara. Ma non si vive di ricordi, quello fatto nel girone di ritorno è stato eccezionale ma fa parte del passato, il presente dice che vogliamo soffrire meno. Dobbiamo essere bravi a dimenticare il miracolo dell'anno scorso, quegli exploit che nel calcio non succedono spesso, cercheremo di salvarci il prima possibile divertendoci in campo. Le mie motivazioni restano intatte, sono belle le sfide anche quando devi riconfermarti, oramai ho provato quasi tutto ma fa piacere prendere la squadra dall'inizio, è la terza volta che mi capita dopo le esperienze a Castiadas e Muravera». Ci saranno due defezioni, l'attaccante Viani (10 gol) andrà al Muravera e Antonio Lai ha scelto l'Arborea in Promozione. «Cercheremo di compensare le partenze intervenendo a centrocampo e in attacco, rimpiazzeremo nel miglior modo possibile due giocatori che per noi sono stati molto importanti, rispettando il budget societario. Ci conforta il fatto che non dovremo fare molto in sede di mercato, qualche altro sta peggio di noi». Con il ripescaggio del Bosa al posto della Torres viene confermata l'Eccellenza a 17 squadre: «Ci saranno 34 giornate e ne giocheremo 32 con qualche turno infrasettimanale ed un riposo all'andata e al ritorno ma non cambia molto rispetto all'anno scorso». Parlare del campionato che sarà è ancora presto: «Si delinea il fatto che il Muravera sta costruendo una squadra importante, così come il Sorso che parte da una base importante vista l'anno scorso con il secondo posto raggiunto. L'Atletico Uri sarà quasi uguale e occuperà le posizioni di vertice. C'è poi da capire cosa faranno le retrocesse, a partire dalla Nuorese che potrebbe essere ripescata in serie D, e San Teodoro e Tortolì che sono piazze importanti. Ci sarà molto equilibrio». Immutato lo staff tecnico con Tore Fadda, che ha guidato la Juniores e farà ancora il vice, e il preparatore dei portieri Alessandro Franco: «Sono bravi e preparati, di meglio non potevo ritrovare. Abbiamo lavorato bene l'anno scorso e sarà così anche quest'anno».

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2017/2018