L'argentino è un ex rossoblù: Per me 2 grandi anni
Gutierrez scommette sul Lanusei: «Se vinciamo a Castelsardo ho tre cene pagate»
L'allenamento a Lanusei e poi in viaggio verso Castelsardo. Juan Pablo Gutierrez inizia con due giorni d'anticipo la trasferta in Anglona che vedrà la sua squadra ogliastrina, capolista a punteggio pieno dell'Eccellenza, sfidare i rossoblù, rivelazione di quest'inizio di campionato. Più che una trasferta, per il 32enne argentino cresciuto nel Gymnasia Y Esgrima, si tratta di un ritorno a casa, perché Castelsardo lo ha accolto nelle stagioni 2006/07 e 2007/08 permettendogli non solo di conquistare la serie D e di chiudere l'anno dopo alle spalle del solo Isola Liri ma, soprattutto, di conoscere la sua futura moglie. Il Lanusei si presenterà sotto il Castello dei Doria con l'obiettivo di portare a sei il numero di vittorie di fila. «Ho già scommesso tre cene con tre dirigenti del Castelsardo che vinciamo noi - dice col sorriso JP Guty - o ingrasserò qualche chilo oppure dovrò spendere buona parte del rimborso mensile».
Pablo è così, fuori dal campo allegro, disponibile e con un sorriso immenso, dentro il rettangolo di gioco invece è una belva assatanata. Se poi fa gol esulta con una grinta fuori dal comune. «Non capirò mai uno come Balotelli che, quando segna, nemmeno sorride». Mercoledì in Coppa Italia contro il Tortolì i tifosi biancorossoverdi hanno invece visto con quale enfasi Gutierrez ha festeggiato il gol del momentaneo 2-1, oltre a una corsa sfrenata sotto la tribuna ha calciato fortissimo una palla che era vicina alla panchina e per poco non frantumava il tabellone luminoso che al Lixius fa scorrere tutte le pubblicità. «Un gol nel derby ha un sapore particolare - racconta Gutierrez - era quello del sorpasso e io volevo condividerlo con i nostri tifosi che ci stavano sostenendo anche quando siamo passati in svantaggio». Ma la gioia del gol e di una prova maiuscola in coppia con Vignati ha avuto il risvolto negativo nell'espulsione a 7' dal termine: «Ho sbagliato a rispondere all'allenatore avversario che sosteneva che stessi simulando quando invece avevo subito un'entrata dura. Ero già ammonito e ho beccato il secondo giallo, salterò la prossima gara di Coppa ma ho compagni di squadra forti che non fanno mai pesare le assenze».
Quello al Tortolì era il secondo gol stagionale, in precedenza aveva bucato la porta del Taloro sempre in Coppa Italia. In campionato è a secco, a differenza del compagno di reparto Vignati che è già a quota tre. «Potevo già sbloccarmi - dice l'argentino - ma tra pali e gol annullati sono ancora a quota zero». Se però dovesse far gol al Castelsardo non promette esultanze "fredde": «Non so come mi comporterei, in rossoblù ho giocato due stagioni con risultati soddisfacenti. Il primo anno conquistammo la serie D arrivando in semifinale nazionale di Coppa Italia dove fummo eliminati dalla Casertana nonostante una sconfitta e una vittoria, l'anno dopo siamo arrivati secondi e poi perso la finale playoff contro l'Alghero. Io sono un istintivo e credo che un gol vada sempre festeggiato, ma è importante vincere e non che segni io». Pablo sa anche che non sarà facile fare bottino pieno: «Il Castelsardo sta facendo molto bene, viene da un bel pareggio in casa del Muravera e, come noi, ha l'entusiasmo della matricola». Il primato in classifica sta dando grande entusiasmo al Lanusei che, per molti avversari, è il favorito al salto di categoria. L'esperto difensore argentino frena: «Non sentiamo nessuna pressione addosso, il campionato è equilibrato e ci sono squadre forti come Ploaghe, Muravera, Latte Dolce, Castiadas e anche il San Teodoro, che ora è la più attardata in classifica. Noi abbiamo un ottimo gruppo e un grande pubblico che spesso in trasferta è anche superiore di numero rispetto a quello di casa. I nostri tifosi ci danno grandi stimoli, il resto lo fanno il mister Loi - molto bravo a far ruotare tutti, anziani e giovani - e una società davvero organizzata. Mi dispiace solo che Cristian Viani non sia con noi in campo perché infortunato, spero recuperi al più presto e ci dia il suo importante apporto come ha fatto anche l'anno scorso».
Perché Gutierrez è al secondo anno al Lanusei e da oltre dieci anni è in Sardegna. In Argentina ha giocato con il Gymnasia Y Esgrima de la Plata e il Club Atletico 9 de Julio e faceva il centrocampista, in quel ruolo giocò nella Nuorese, il suo primo club isolano: «In Sardegna mi sono trovato bene in tutte le squadre in cui ho giocato. Arrivai a Nuoro nel dicembre 2003 - ricorda Pablo - dopo esser stato al Venezia che poi fallì. Ho giocato successivamente nel Ghilarza (2005/06, ndr), prima di arrivare nel Castelsardo. Sono stato anche all'Olmedo (dal 2008 al 2010), al San Teodoro (2010/11), al Taloro Gavoi (dal 2011 al 2013) e ora Lanusei. L'anno scorso avevamo un'ottima squadra e abbiamo vinto, quest'anno ci siamo rinforzati in tutti i reparti ma è presto per dire cosa faremo, il campionato è molto lungo».