«Dopo Luogosanto la svolta, abbiamo avuto la forza di reagire»
Il Bonorva agguanta il terzo posto, Pulina: «Contro il Coghinas una gara perfetta, siamo stati umili e compatti»
Il Bonorva piazza uno dei colpi più grossi di giornata nel girone B di Promozione, andando a prendersi il bottino pieno, con un'ottima prestazione chiuso col punteggio di 2 a 1, in casa del forte Coghinas, ora agganciato dai biancorossi a quota 49, al terzo posto, a -1 dall'Usinese e sei punti dietro la capolista Buddusò.
Mister Michele Pulina ha tutte le ragioni per essere soddisfatto del terzo successo di fila, che segue quello di misura in casa contro l'Arzachena e il 5-1 di Abbasanta, e ora può guardare al futuro prossimo con rinnovato entusiasmo: bomber Meloni, decisivo a Coghinas con una doppieta, e compagni sono pronti a giocarsi tutte le carte a disposizione nelle otto sfide che mancano da qui alla fine, partendo proprio dal confronto interno contro l'Ovodda
«Quella contro il Coghinas è stata sicuramente una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre – dichiara mister Pulina – Del resto, conoscevamo bene gli avversari e abbiamo lavorato con grande concentrazione durante la settimana, cercando di curare ogni dettaglio. In campo abbiamo cambiato la nostra strategia iniziale, lasciando la possibilità ai nostri avversari di giocare da dietro, ma una volta che prendevano campo rispondevamo con una forte pressione, e questo perché cercano spesso Radovanovic, che tra le altre cose fa un grandissimo lavoro. In questo modo abbiamo limitato gli spazi tra i reparti e poi abbiamo creato una sorta di marcatura preventiva in azione dinamica su Mateucci, con Mastino che si è comportato benissimo in questo senso, creando spesso la superiorità sul recupero palla».
Il tecnico è contento della prova offerta dai suoi.
«I miei ragazzi hanno interpretato alla perfezione la gara, riproponendo tutte le soluzioni che avevamo studiato durante gli allenamenti. Ho a disposizione un grande gruppo, con la rosa che, tra l'altro, è stata creata da zero: lavorano tanto e si mettono tutti a disposizione. La differenza tra noi e il Coghinas? La voglia, la fame che abbiamo messo in campo per ottenere il risultato positivo. Abbiamo affrontato l'impegno con grande umiltà e, soprattutto nei minuti finali, quando c'era da proteggere il gol di vantaggio, ci siamo difesi in maniera molto compatta, una cosa che forse qualche volta, in passato, ci è venuta un po' a mancare e che ci è costata qualche punto che abbiamo lasciato per strada. Ora sotto questo aspetto stiamo migliorando tanto, ma non possiamo abbassare la guardia proprio ora: chiederò ai miei ragazzi di mantenere la concentrazione e l'umiltà, dobbiamo continuare a lavorare durante la settimana come abbiamo fatto sino ad ora e poi per vincere le partite sarà fondamentale sudare la maglia e lottare su ogni pallone».
Il Bonorva ha agganciato il Coghinas al terzo posto in classifica, a quota 49, ma Pulina non si scompone.
«Il nostro obiettivo è quello di ragionare e lavorare nel quotidiano, con umiltà, fame e la stessa ambizione che ho io nel crescere, migliorare e mirare ad altre categorie. L'errore più grande, al momento, sarebbe quello di pensare agli altri, invece che a noi stessi: dobbiamo concentrarci sugli allenamenti, la classifica la guarderemo più avanti, per ora cercheremo semplicemente di tirare fuori il massimo, partita dopo partita. Adesso ci prepareremo al meglio per la sfida di domenica contro l'Ovodda: non voglio che si pensi ad altro. Il rusch finale, per noi, sono i prossimi 90'».
I biancorossi si sono lasciati alle spalle il momento delicato, tra la terza e la sesta giornata, dove sono arrivati due ko consecutivi, in casa del Bosa e poi nella sfida interna contro il Tonara, e due pareggi di fila, in trasferta contro lo Stintino ed in casa contro la mina vagante del girone Luogosanto.
«Nelle nostre analisi dobbiamo sforzarci di essere realisti e umili: nell'arco di un campionato devi mettere in conto che si possa incappare in un periodo poco favorevole; bisogna avere la forza di reagire, però, e credo che nel discorso vadano aggiunti i meriti degli avversari, prendendoci comunque le nostre responsabilità, considerando che qualcosina l'abbiamo sbagliata, io in primis. Ogni domenica, comunque, arrivano dei risultati che ribaltano i pronostici della vigilia: noi in cinque giorni abbiamo perso 6 punti, è vero, contro Bosa e Tonara, che tra l'altro sono due squadre molto ostiche, e l'hanno dimostrato nelle partite successive. Poi ci siamo dovuti accontentare del pareggio a Stintino e di quello contro il Luogosanto, anche se contro questi ultimi ci trovavamo sotto di due gol: credo anzi che in quest'ultima occasione la squadra ha tirato fuori una grandissima reazione. Dopo quella partita ci siamo chiusi nello spogliatoio, ci siamo guardati in faccia, ci siamo confrontati, abbiamo capito cosa non stava funzionando al meglio, ma abbiamo trovato la forza per ripartire più uniti e compatti che mai; è stato in questo modo che ci siamo lasciati alle spalle il periodo negativo, dimostrando a tutti di essere un gruppo molto affiatato».
In queste prime nove gare del girone di ritorno, il Bonorva è riuscito a mantenere la propria porta inviolata soltanto nel match interno contro l'Arzachena, ma Pulina non ne fa un dramma, anzi.
«Ė un dato che lascio volentieri a chi si occupa delle statistiche, così come quello che riguarda il possesso palla, ad esempio. In questo momento preferisco puntare maggiormente sulla concretezza, se necessario. Sono consapevole che ogni avversario ha diverse caratteristiche e noi lavoriamo proprio per riuscire a contrastarli al meglio, cercando magari di approfittare dei loro punti deboli. Provo a curare ogni dettaglio, questo è chiaro, ma il mio discorso è semplice: per vincere le partite devi fare un gol in più degli avversari, quindi se conquistiamo i tre punti, magari subendo qualche rete, per me va benissimo uguale. Ė normale, poi, che tra di noi analizziamo le dinamiche che ci portano ad incassare ogni singolo gol e lavoriamo per non ripetere più gli sbagli, ma è anche vero che potremmo chiudere le partite con zero gol subiti, ma con il risultato in parità. Questo è il mio pensiero, ovviamente: il Bonorva è una squadra che scende in campo sempre per provare a vincere, quindi siamo una compagine che basa gran parte del proprio gioco sulla fase offensiva. Sono un allenatore che predilige un calcio propositivo, e ci può anche stare che si conceda qualcosina alla squadra avversaria. Questo non significa, però, che non proveremo a migliorare quel dato specifico: è un obiettivo della squadra, non solo il mio. Possiamo crescere ancora molto, anche per quanto riguarda l'analisi delle varie situazioni che ci troviamo davanti durante le partite».
Il tecnico è già al lavoro per preparare la prossima sfida.
«Come ho già detto, per noi al momento esiste solo l'Ovodda: il nostro pensiero e tutte le nostre energie sono rivolte per l'impegno di domenica; lavoreremo in settimana con la consapevolezza che ci aspetta una vera e propria battaglia, dove sarà importante lottare in ogni centimetro di campo. Mi aspetto che i miei ragazzi scendano in campo con umiltà, fame e compattezza; dobbiamo prendere consapevolezza dell'importanza della gara».
Tra le due squadre c'è un divario di 17 punti.
«Ė un dato che lascia il tempo che trova: non partiamo avvantaggiati solo perché noi occupiamo il terzo posto e loro l'undicesimo».
Il discorso vale, ovviamente, anche per i match contro Lanteri e Sennori.
«Ogni squadra insegue i propri obiettivi e ogni sfida è sempre aperta a tutti e tre i risultati. Ripeto: non ho mai visto nessuno vincere i campionati ad agosto, così come non conosco nessuna compagine che riesce a vincere le partite solo perché in quel momento si trova in una posizione di classifica più favorevole rispetto a quella degli avversari. Sarebbe un grosso errore pensare già da ora alle partite che arriveranno in seguito: la sfida contro l'Ovodda è quella più importante».
Il tecnico poi chiude:
«Ne approfitto per ringraziare pubblicamente lo staff e la società: lo staff perché fa di tutto per mettere la squadra nelle migliori condizioni fisiche, con il professor Aldo Lai, il preparatore dei portieri e vice Gianni Solinas, e il team manager Tore Vinci che sono sempre a disposizione di tutti. Posso dire che psicologicamente abbiamo attraversato un periodo negativo, ma come ho già detto ci siamo chiusi nello spogliatoio e abbiamo trovato la forza per ripartire. L'obiettivo ora è quello di lottare ogni domenica. Se stiamo disputando una stagione così positiva è anche merito della società che è stata sempre presente, soprattutto nelle difficoltà. Ci tengo anche a ringraziare il pubblico di Bonorva, sempre presente in casa e fuori: spesso sono il nostro valore aggiunto, una cosa che ci fa enormemente piacere. Quindi dico che, sul piano psicologico, i risultati positivi ed il contesto in cui ti trovi a lavorare giocano un ruolo di primo piano: vincere le partite aiuta a vincere e io so solo che è attraverso il lavoro ed i sacrifici che si ottengono i risultati. Se vogliamo stare in alto dobbiamo provare a conquistare sempre i tre punti, buttando l'anima in campo, tutte le domeniche; poi alla fine tireremo le somme».