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Mario Fadda, allenatore, Bonorva
«In casa cambiamo volto, rispettiamo lo Stintino ma non temiamo nessuno»

Il Bonorva continua a zoppicare in trasfera, Fadda: «Serve più cattiveria, soprattutto in attacco; le prestazioni però sono sempre state positive»

Il Bonorva non riesce proprio ad invertire il trend negativo per quanto riguarda le gare in trasferta: domenica infatti, contro il Cus Sassari, è arrivata la sesta sconfitta su altrettante uscite; un problema ormai cronico che il tecnico dei bianco rossi Mario Fadda è chiamato a risolvere nel più breve tempo possibile, per allontanarsi definitivamente dalle sabbie mobili della bassa classifica. Una condizione assolutamente non preventivata ad inizio stagione, ma che sembra comunque ampiamente recuperabile, anche perchè le prestazioni non sono mai mancate e rappresentano la base più solida su cui costruire il futuro, a partire dalla prossima sfida, delicatissima, contro la capolista Stintino.

«Il copione purtroppo è sempre lo stesso: il risultato è bugiardo, non rispecchia il reale andamento della gara: contro il Cus abbiamo dominato, probabilmente anche il pareggio ci sarebbe stato stretto, ed invece alla fine ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano». Un epilogo che in stagione si è verificato già diverse volte, forse troppe. «Paghiamo la poca concretezza in avanti; costruiamo tanto, ma i gol non arrivano come invece dovrebbero. Sono comunque tranquillo: andare a Sassari e fare una gara come quella che abbiamo disputato domenica è incoraggiante, considerando poi che i nostri avversari sino ad ora hanno mostrato ottime cose. Ripartiamo dalle prestazioni, non possiamo fare altrimenti».

Fadda ha già individuato il problema. «Forse ci manca la giusta cattiveria agonistica, una questione che riguarda tutta la squadra e che emerge maggiormente lontano dal “Cicchitto Chessa”: siamo gli unici che ancora non ha totalizzato manco un punto in trasferta, l'esatto contrario di quanto accadeva nella passata stagione in cui il mio Bonorva aveva collezionato nove vittorie su quindici gare. E' inutile nasconderci, siamo consapevoli di attraversare un periodo sicuramente non facile, ma allo stesso tempo sappiamo che possiamo migliorare; in gruppo ho tanti elementi con una spiccata personalità; oltre ad imporre il nostro gioco però dovremo pensare maggiormente al sodo, al punteggio finale».
Già a partire dalla prossima sfida con la capolista Stintino. «La classifica non ci permette di fare troppi calcoli: domenica in palio ci saranno tre punti fondamentali per la nostra corsa alla salvezza. Rispettiamo i ragazzi di Udassi ma non li temiamo; non possiamo permetterci il lusso di lasciare punti per strada, soprattutto negli incontri casalinghi, dove fortunatamente la squadra si trasforma e riesce ad esprimersi al meglio, come dimostrato in Coppa ad esempio contro Ozierese, Usinese e Tempio. Serviranno grande cuore e tutta la concentrazione di cui siamo capaci». Anche perchè gli avversari arriveranno con il dente avvelenato dopo aver subito il primo ko stagionale. «Una sconfitta immeritata, non dobbiamo farci troppe illusioni: sono ancora i primi della classe, occupano la vetta dalla prima giornata con merito. Vincerà chi dimostrerà più voglia di superare l'avversario, un confronto importante per entrambe». Prima della lunga sosta per le festività. «Sarebbe fantastico poter lavorare con più tranquillità. Anche le valutazioni per quanto riguarda il mercato potrebbero essere diverse: al momento c'è l'esigenza di sistemare la rosa, considerando le tante defezioni con cui facciamo i conti da diversi mesi».
Il tecnico è costretto spesso a schierare una formazione d'emergenza. «Con sei over e cinque under, ma non ne faccio un dramma. Non posso contare su Peana, Agostino Meloni ci ha lasciati a fine ottobre, Fresi è ancora ai box. Ho comunque la fortuna di lavorare con una società seria e competente che farà tutte le valutazioni del caso per aiutarci ad allontanarci immediatamente dalle zone calde».

Una situazione difficilmente preventivabile alla vigilia. «Mi aspettavo un torneo competitivo, ma non così duro per noi. Speravo, alla luce anche del campionato scorso, di far parte del gruppone di testa. Certo, non puntiamo a vincere, il nostro traguardo è sempre la salvezza, possibilmente senza grossi patemi, ma l'avvio è stato burrascoso; speriamo di riprenderci nel 2017, che inizierà con due trasferte di seguito. L'anno passato siamo partiti benissimo per poi tirare il freno a mano, magari succederà il contrario».
 

In questo articolo
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2016/2017
Tags:
Promozione
Girone B