Il Calagonone fa lo sgambetto alla Don Cesare Delogu, la Lulese inciampa contro il Biasì e non ne approfitta; solo un punto per il Lodine

Dopo la decisione del Giudice Sportivo, che in settimana ha decretato la sconfitta a tavolino per Don Cesare Delogu e Supramonte, in seguito al rovente finale della gara disputata nove giorni fa, con i padroni di casa furiosi per il gol, considerato inesistente, assegnato agli avversari, la capolista del Girone F incassa la terza sconfitta stagionale, in casa del quotato Calagonone, che si impone, di misura, con il punteggio finale di 2 a 1: locali in gol per primi con Carpinelli, a dieci dal termine Siazzu trova il momentaneo pari ma Spanu piega la resistenza dei primi della classe.
Non va meglio alla Lulese, seconda in classifica con 46 punti, ma con una sola lunghezza di vantaggio nei confronti del già citato Calagonone, che lascia le penne in casa del Biasì: l'1 a 0 finale porta la firma di Campa, a segno a cavallo della mezz'ora. Il Biasì sale così a 42 punti, a tre lunghezze dalla terza piazza ed a pari punti proprio con il Supramonte, che si prende soltanto un punticino dalla sfida interna contro l'Irgolese: Angioi porta in vantaggio gli ospiti al 25', pari firmato da Castangia poco prima del riposo.
Pari e patta, con il risultato di 1 a 1, anche tra Lodine e Gennargentu: vantaggio flash degli ospiti con Sansone, tutto fermo sino all'80' quando Zedda evita la beffa ai suoi.
Settima vittoria in stagione per il Tavolara, che si impone con un netto 3 a 1 ai danni del Santu Predu: padroni di casa a segno con Lai, doppietta per lui, e Piccinnu. Di Mura il punto della bandiera per gli ospiti.
Punti salvezza pesantissimi per il Golfo Aranci, che passa in casa del Siniscola grazie ai gol, tutti nella ripresa, siglati da Carbini, a segno dagli undici metri, e Massidda, che raddoppia nel finale.
Semaforo verde e bella boccata d'ossigeno per l'Orani, che tra le mura amiche non fa sconti al Phiniscollis, battuto con un netto 3 a 0: vantaggio di Frassu al 19', poi nella ripresa arriva il raddoppio di Marratzu, chiude i giochi Tala.