Non basta ancora aver battuto il Serramanna
Il Calangianus in ansia, per festeggiare la salvezza deve aspettare i verdetti della serie D
È finita con il Calangianus in trionfo dopo aver vinto 3-0 contro il Serramanna nella sfida playout del Signora Chiara. Ma i gol di Di Angelo, Tusacciu e Deriu ha scatenato a fine gara una festa-salvezza che è più un auspicio che una certezza perché la permanenza dei giallorossi di Franco Scano in Eccellenza dipende ancora da ciò che accadrà nel campionato di serie D negli ultimi 90' di gioco. Infatti, il regolamento della federazione sarda prevede la retrocessione in Promozione anche per la vincente dello spareggio-playout nel caso in cui dalla Lega Nazionale Dilettanti dovessero retrocedere quattro squadre sarde. La penultima giornata di campionato giocata ieri lascia ancora intatta questa possibilità alla luce della sconfitta del Selargius in casa della Lupa Roma ma, soprattutto, del pareggio del S.Maria Mole Marino sul campo dell'Isola Liri. I laziali, sebbene siano stati staccati dall'Arzachena che è andata a vincere a Budoni, hanno agganciato proprio i selargini al penultimo posto.
Il Calangianus deve ora sperare che siano solo tre le squadre sarde a retrocedere in Eccellenza, una certezza che potrebbe aversi domenica prossima, oppure l'11 maggio oppure addirittura il 18. Vediamo perché. In serie D retrocedono direttamente le ultime due e le due perdenti dei playout, la classifica dice che il Porto Torres ha 7 punti ed è da mesi già retrocesso, penultimi a quota 32 ci sono Selargius e S.Maria Mole Marino, quartultima è l'Arzachena con 34 punti, poi ci sono Latte Dolce e Budoni a 40 già sicure di dover disputare i playout. In base al calendario dell'ultima giornata, l'Arzachena ospita la neopromossa Lupa Roma e potrebbe batterla dopo la settimana di festeggiamenti per l'approdo nella serie C unica; il Selargius ospita il già salvo Maccarese Giada e, vincendo, dovrebbe chiudere (il condizionale è d'obbligo) a quota 35; il S.Maria Mole Marino riceve la visita del Latte Dolce, e se contro i sassaresi dovesse pareggiare o perdere, a fronte di un Selargius vincente o che pareggi, allora i laziali sarebbero retrocessi direttamente insieme con il Porto Torres. Solo in questo caso il Calangianus potrebbe festeggiare la propria salvezza in Eccellenza già domenica prossima. Ma se il S.Maria Mole dovesse battere il Latte Dolce, sempre a fronte di un Selargius vincente contro il Maccarese Giada, oppure in caso di medesimo risultato di sconfitta e pareggio tra laziali e cagliaritani, entrambe arriverebbero a quota 35, 33 o resterebbero a 32 e si renderebbe necessario uno spareggio da disputarsi l'11 maggio: se in quella gara i laziali dovessero perdere, scatterebbe la festa del Calangianus; se invece i laziali dovessero vincere allora i galluresi dovrebbero aspettare l'esito della sfida secca dei playout che si giocherà il 18 maggio in casa o del Latte Dolce o del Budoni.
Valutare il caso dell'Arzachena che pareggi o perda contro la Lupa Roma aggiunge poco perché la certezza della salvezza del Calangianus nasce dalla retrocessione di una squadra non sarda e che potrebbe avere tre diversi step: direttamente già domenica prossima in caso di risultato diverso e sfavorevole del Mole Marino rispetto a quello del Selargius; oppure l'11 maggio in uno spareggio con arrivo a pari merito col Selargius, ma anche con l'Arzachena, in caso di arrivo a tre a quota 35 che premierebbe i cagliaritani nella classifica avulsa; oppure il 18 maggio nel caso in cui i laziali dovessero superare in classifica domenica prossima il Selargius o l'Arzachena o entrambe, battere l'11 i cagliaritani o i galluresi in un eventuale spareggio e poi perdere la sfida di playout in casa del Latte Dolce o del Budoni. Insomma, la retrocessione del Calangianus sarebbe una concomitanza di tanti risultati negativi delle squadre sarde ma è comunque una possibilità che può concretizzarsi e che non dà ancora la certezza di un traguardo raggiunto. I ragazzi di Franco Scano hanno però fatto il loro dovere vincendo nettamente la gara contro il Serramanna, ora manca solo il timbro per sigillare la salvezza che andrebbe a completare la grande impresa di Marini e compagni.