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Castelsardo
«Il club va riportato nelle categorie che merita»

Il Castelsardo riemerge, Riu: «Centrato l'obiettivo della Prima, stagione straordinaria»

In casa Castelsardo stavano aspettando soltanto l'ufficialità, ovvero la certezza aritmetica del salto in Prima categoria anche se, a dire il vero, la vittoria del campionato non è mai stata davvero in discussione, con i biancorossi che hanno disputato una stagione a dir poco strepitosa, lasciando alle rivali le classiche briciole. Troppo netta la forza della compagine allenata da mister Emanuele Riu, che ha messo in piedi numeri da urlo: miglior attacco, con ben 74 reti all'attivo, e miglior difesa, 20 reti appena al passivo, al pari del Sorso. A Fraoni e soci ora non resta che affrontare l'ultima trasferta dell'anno, in casa del Palau, per la classica passerella d'onore.

«La prima cosa che mi è venuta in mente, dopo il triplice fischio della partita contro la Calangianese, è stata quella di essere entrato ufficialmente a far parte della storia di questa gloriosa società — dichiara mister Emanuele Riu con l'orgoglio, giustamente, alle stelle — che in passato ha affidato le chiavi della panchina ad allenatori del calibro di Bernardo Mereu, giusto per citare uno dei più importanti. Per me è un onore, mi fa enormemente piacere, insomma, aver contribuito a tirare in piedi una stagione a dir poco straordinaria, considerando che il nostro è, in assoluto, il miglior attacco, con 74 reti, anche se manca ancora una giornata e i numeri potrebbero lievitare ancora in questo senso. La cosa più importante, comunque, era centrare gli obiettivi stilati dalla società ad inizio stagione».
Quella del Castelsardo è stata una cavalcata a dir poco incredibile.
«Abbiamo fatto davvero un lavoro importante, la società è sempre stata presente e vicina, in estate sono riusciti ad allestire una rosa composta da ragazzi di qualità, giocatori molto disponibili con cui è stato possibile lavorare e prepararsi al meglio per raggiungere un'ottima organizzazione di gioco. I risultati, è chiaro, sono una diretta conseguenza e di solito ti ripagano per tutti i sacrifici fatti».

Nella seconda parte della stagione i biancorossi hanno saputo ulteriormente aumentare i giri del proprio motore.
«Non abbiamo mai mollato di un centimetro, ad eccezione della partita contro il Santa Teresa, a cui ci siamo presentati con uno zero spaccato sotto la voce sconfitte. È venuta fuori una partita strana, potevamo vincerla, ma alla fine la spunta chi la butta dentro, che è l'aspetto che fa la differenza».
Le grandi squadre, si sa, sanno capitalizzare al massimo anche i passi falsi.
«Paradossalmente, quel ko ci è servito per trovare il giusto slancio per la partita contro la Calangianese, dove abbiamo raccolto i tre punti che ci mancavano per la certezza matematica del salto in Prima categoria. A conti fatti, neppure vincendo con il Santa Teresa saremmo riusciti a chiudere il discorso; era scritto nel destino, insomma, che Calangianus fosse la nostra meta finale».

A dispetto di quello che si può pensare guardando la classifica,la concorrenza non è mancata.
«Per noi si è trattata di un'annata piuttosto impegnativa: tutti venivano a giocare contro di noi con il coltello tra i denti; il girone gallurese, del resto, era uno dei più difficili, a detta anche delle altre squadre. Mi fa piacere aver vinto, come è stato bello ricevere i complimenti delle nostre rivali, che ci hanno apprezzato anche per il nostro comportamento fuori dal campo, sempre serio e rispettoso. È una cosa che non può che riempirci di orgoglio».
Mister Riu ha più di un motivo per ritenersi soddisfatto.
«Sono alla mia primissima esperienza come allenatore, le cose non potevano andare davvero meglio di così. Il mio compito, comunque, è stato agevolato dal fatto che il gruppo ha assimilato presto tutte le mie indicazioni, interpretando le partite nel migliore dei modi, con automatismi che si sono consolidati nel tempo e che di fatto hanno fatto la differenza».
La soddisfazione è tanta.
«Anche e soprattutto per quello che siamo riusciti a regalare alla città: è stato importante far riavvicinare la gente alla squadra; il nostro obiettivo è quello di riportare il Castelsardo nelle categorie che merita; il prossimo anno ripartiamo dalla Prima, puntiamo già a disputare un campionato importante, con l'intento di ritrovare presto un palcoscenico prestigioso come la Promozione, che un club così blasonato merita assolutamente».

Il tecnico evidenzia il momento più importante della stagione.
«Quella contro il Sorso è stata una delle partite che abbiamo interpretato meglio, esprimendo tutto il nostro potenziale, seppur in inferiorità numerica per circa un'ora di gioco. Alla mezz'ora infatti hanno espulso il nostro portiere, con il conseguente calcio di rigore. Per fortuna siamo riusciti a ribaltare la situazione, andando sul 2 a 1, fino al loro pareggio, arrivato in pieno tempo di recupero, al 91'. Poco male però, considerando che siamo riusciti a mantenere il distacco invariato».

I protagonisti sono stati tanti: Riu spende parole importanti per i più giovani.
«Abbiamo dato la possibilità a dei ragazzi del 2002 di mettersi in luce; per alcuni di loro era la prima volta in una squadra assieme ai grandi, se mi passi il termine. Credo comunque che tutto il gruppo sia stato straordinario, anche e soprattutto per come è riuscito ad esprimersi per quanto riguarda il gioco e le varie possibilità tattiche: chi veniva a vedere le partite si sarà sicuramente divertito; noi del resto, cercavamo di prediligere le verticalizzazioni e la fase di attacco. Siamo riusciti a trasferire sul campo, la domenica, tutto quello che provavamo durante gli allenamenti della settimana». Poi Riu aggiunge: «C'è stato il riscatto di tanti ragazzi che negli anni passati erano finiti un po' nell'ombra; altri si sono confermati ad altissimi livelli. Molti dei nostri talenti sono finiti nel mirino di diverse società di Serie D, che stanno già cercando di allacciare i primi contatti. Vuol dire che il nostro lavoro è stato fatto bene e ha dato i suoi frutti».

Fraoni in avanti è stata la solita garanzia, Cirotto una delle sorprese più belle.
«Cirotto è uno dei ragazzi che ha fatto vedere le cose migliori: è bravo, umile, ascolta molto, che è una cosa che fa la differenza quando sei giovane. Ha un bagaglio tecnico importante, è veloce e molto rapido; credo che potrebbe già dire la sua anche in categorie superiori. Fraoni invece, dal canto suo, si è confermato un attaccante da venti gol a stagione; un ragazzo serio, in gamba, sono molto contento per lui».
L'allenatore ci tiene però a citare anche un'altra pedina fondamentale per il suo scacchiere.
«Mario Abozzi è un elemento importantissimo per il nostro centrocampo, ci tengo che venga menzionato anche lui; si tratta di un giocatore di categoria superiore, un castellanese doc che ha sposato questo progetto con il massimo dell'entusiasmo. Per tutto il campionato è stato il nostro metronomo, un atleta veramente forte e bravo tecnicamente».

Per quanto riguarda il proprio futuro, Riu ha le idee piuttosto chiare.
«L'obiettivo è quello di cercare sempre di migliorarmi e fare bene ogni qualvolta sarò chiamato in causa; certo, mi piacerebbe proseguire la mia avventura con il Castelsardo, ma ci sarà tempo per discuterne».

Si chiude, al solito, con le dediche e i ringraziamenti di rito.
«In particolar modo, sicuramente, dedico questo successo a mio figlio Leonardo, al paese stesso, alla società, partendo dal presidente Pier Filippo Denicu, sino ad arrivare a tutti gli altri dirigenti, che si sono rivelate persone serissime».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2021/2022
Tags:
Seconda Categoria
Girone H