Lentini: «I miei gol per la D». Giglio: «Siamo un buon gruppo»
Il Castiadas cresce vincendo, Prastaro: «I campionati si vincono con gli organici e non coi singoli»
Due su due. Il Castiadas rispetta i pronostici prima col Monastir (3-0) e poi in casa del Sant'Elena (1-3), e ora mette nel mirino il Porto Rotondo ancora a quota zero. Ma i sarrabesi, che stanno inseguendo amalgama e condizione essendo partiti il 6 settembre scorso, sanno che le insidie sono dietro l'angolo, come ha dimostrato la gara di mercoledì coi quartesi, battuti in rimonta dopo lo svantaggio all'intervallo.
Il tecnico Antonio Prastaro è soddisfatto: «La gara col Sant'Elena era difficile e, alla fine del primo tempo, difficilissima. Siamo stati bravi a non perdere la calma per poi trovare la chiave per mettere la gara a nostro favore. È venuta fuori la volontà, la forza e lo spirito di gruppo ma anche un po' di strategia perché ci siamo adattati in un campo in cui non si può giocare a calcio e bisogna toccare la palla tante volte per farla stare giù. Abbiamo un buon gruppo ma siamo ancora pochi e qualcuno arriverà, siamo partiti in ritardo però abbiamo grande spirito di sacrificio, infatti chi è entrato ha fatto benissimo come Mattia Zinzuli. I campionati si vincono con gli organici e non coi singoli. Ora stiamo trovando la condizione fisica giocando, non abbiamo molto tempo per lavorare e siamo in cerca di qualche variante al modulo, ma intanto dobbiamo ringraziare che si possa giocare, dobbiamo adattarci a questa nuova situazione».
L'attaccante palermitano Antonio Lentini (1996) ha avviato la rimonta: «Col Sant'Elena è stata una partita tosta, non era facile vincere in un campo in terra. Al primo tempo eravamo un po' molli, loro hanno gestito meglio la palla, ma nella ripresa ci siamo messi a giocare a calcio. Il nostro obiettivo? Vincere sempre, personalmente sono contento di aver fatto due gare e due gol, l'attaccante vive per il gol, spero di farne sempre di più e salire in serie D col Castiadas. Siamo una squadra nuova, piano pano ci stiamo conoscendo, andando avanti così faremo un ottimo campionato».
Il difensore brindisino Gianmarco Giglio (1999) ha chiuso il match con un perentorio stacco di testa: «Una partita difficile, sotto 1-0 all'intervallo, nella ripresa abbiamo preso le misure al campo in terra e, fortunatamente, dopo 10' è arrivato il pareggio, poi il vantaggio e, infine, il mio gol. Potevamo anche segnare il quarto e quinto gol ma va bene così. Siamo un gruppo contato ma una buona squadra. Domenica aveva fatto col Basualdo, poi io e spero che domenica tocchi a Carbone, con Cristiano ci conoscevamo già essendo brindisini entrambi. Mi sto trovando bene coi compagni, dirigenza e mister, sono stato un anno fermo, volevo smettere di giocare, poi quest'anno mi è tornata voglia e sono più carico che mai».