Il tecnico: «Ci sono tante riconferme in ballo»
Il Castiadas non è in ferie, Piras: «Contenti per la salvezza ma a Nuoro vogliamo far risultato»
Le 200 panchine festeggiate con una vittoria per 4-0 contro il Tempio, Marco Piras si gode così la salvezza aritmetica del suo Castiadas e si prepara alla gara in casa della Nuorese non con l'intento di partecipare ad una festa per la promozione in serie D. Il tecnico cagliaritano allena dalla stagione 2006/07 quando, all'esordio, portò la Nuova Monreale in Eccellenza. Poi ha spesso guidato squadre in corsa ereditando situazioni molto complicate di classifica e migliorandole di parecchio come è accaduto con Carloforte, Barisardo e Asseminese. Col Quartu 2000 fece i playoff per accedere all'Eccellenza (perse ai rigori in casa della Dorgalese) mentre in Eccellenza ha allenato il Muravera (si dimise a febbraio per contrasti con la società con la squadra in scia alla capolista Porto Torres), l'anno scorso prese il Castiadas a dicembre (era settimo) e lo portò fino al secondo posto, dietro l'imprendibile Olbia, poi un finale di stagione sfortunato (1 punto in 4 gare) compromise l'accesso ai playoff che il Latte Dolce potè annullare. Quest'anno la nuova società (il patron Cenzo Zaccheddu e il presidente Pierpaolo Piu) l'ha riconfermato sulla panchina dei sarrabesi ed è stato centrato l'obiettivo di inizio stagione, una salvezza ottenuta a tre giornate dal termine dopo un girone d'andata tribolato. «Il nostro campionato l'abbiamo vinto - dice il 47enne tecnico cagliaritano - se pensiamo che alla 14esima giornata, dopo il 4-0 in casa del Taloro, eravano nei playout, al quart'ultimo posto e ora siamo 10 punti sopra la zona spareggi non posso non fare un plauso ai miei giocatori, per il grande girone di ritorno (vedi la classifica), e ringraziare la società che non ha mai fatto mancare il proprio apporto e rinforzato la squadra a dicembre quando eravamo in difficoltà con l'organico».
Perciò mister siete già in vacanza oppure avete ancora qualcosa da dire al campionato?
«Chiariamo subito che non c'è nessun "rompete le righe" a tre giornate dal termine, siamo a due punti dal sesto posto che è una posizione migliore dell'attuale ottavo posto, la società ci tiene, io ci tengo e i giocatori pure. Poi so benissimo che nel calcio le motivazioni contano tanto ma anche la serenità mentale ha i propri benefici»
Insomma, la Nuorese non può ritenersi di essere già in serie D
«Ma non credo che lo facciano, ho troppo rispetto per la società di Artedino, per mister Mereu e per i suoi giocatori per pensare che loro ritengano di avere già vinto prima di entrare in campo. Hanno tante motivazioni e lo sappiamo ma non per questo contro la Nuorese non daremo il massimo così come abbiamo fatto contro Porto Corallo e Fertilia, le nostre uniche due sconfitte del girone di ritorno. Vogliamo fare un risultato positivo, non ci si alza alle sei del mattino per fare una gita, al Castiadas ci sono tante riconferme in ballo e ai giocatori ho detto che non avrei convocato chi non si sentiva mentalmente pronto per fare una gara vera»
Quanti ne ha convocato?
«Diciotto. Mi dispiace solo non avere a disposizione Martinez, Porcu e Grandulli per squalifica, Boi e Perra per infortunio, torna però Zuccolilli e riusciamo perciò a mettere in campo una buona squadra che possa creare difficoltà alla Nuorese. Floris è un attaccante che non si accontenta di aver raggiunto la doppia cifra nella classifica marcatori, Lantieri è un ex e ci tiene a ben figurare, così come Pilleri, Congiu, Meloni e il portiere Cinus che sono in un periodo di grande forma. Poi nostri giovani si giocano la convocazione in Rappresentiva. Ci sarà un gran pubblico che spingerà la Nuorese ma se non sbloccano la gara subito poi in loro subentrerà del nervosismo»
All'andata vinse la Nuorese 2-0 ma il primo tempo fu equilibrato
«La gara di domani sarà totalmente diversa anche perché il Castiadas è cambiato negli uomini ma anche loro hanno qualche pedina in più. Lì perdemmo Fabio Boi per infortunio, uno dei '93 più forti in Eccellenza; nella ripresa, dopo il loro vantaggio con Sias, Floris colpì subito la traversa, poi furono bravi a raddoppiare»
Il Castiadas del girone di ritorno ha un passo da playoff, siete rammaricati del fatto che potevate ambire a traguardi più importanti ancora?
«Ci accontentiamo del fatto che abbiamo raddrizzato una stagione che non prometteva bene, a volte pensi di rinforzarti e, invece, peggiori le cose. A Castiadas sono arrivati giocatori scontenti che sono stati bravi a riscattarsi come Zuccolilli, Meloni, Martinez e Mastromarino. I numeri fino a dicembre parlavano chiaro, avevamo un attacco che segnava poco e una panchina composta prevalentemente da '95 e '96 al primo anno d'Eccellenza, poi hanno inciso in negativo gli infortuni di Boi, Congiu e Pilleri. Difficile dire con l'attuale rosa che campionato avremmo potuto fare, dico solo che nel girone di ritorno ho potuto fare scelte, assorbire meglio le assenze e aggiustato i numeri dopo il 4-0 di Gavoi perché la differenza reti da -8 è passata a +10 e nel ritorno siamo il sesto miglior attacco e la quarta miglior difesa»
Numeri da difendere e migliorare
«Certamente, siamo a 2 punti da San Teodoro e Muravera che, ad inizio stagione, venivamo indicate tra le squadre in lotta per il vertice, perciò c'è la possibilità di arrivare sesti e dare una gratificazione alla società e ai nostri tifosi»