Per chi vince i playoff di serie D la spesa totale supera il milione di euro
Il Consiglio Federale stabilisce i criteri per riammissioni e ripescaggi, resta il contributo a fondo perduto
L'odierno Consiglio Federale della Figc presieduto da Gabriele Gravina ha stabilito, tra le altre cose, i criteri per riammissioni e ripescaggi nei campionati professionistici.
Per quanto riguarda le "procedure di riammissione Campionati Serie C ex art. 49 comma 5bis NOIF", qualora entro il 24 giugno 2019 si verifichi una delle situazioni previste dall’art. 49 comma 5 bis NOIF, così come approvato nello scorso Consiglio Federale del 17 aprile scorso, e cioè
a) dichiarazione di fallimento di una società partecipante al Campionato Serie C;
b) sanzione, da parte degli organi di giustizia sportiva, che comporti l’esclusione di una società dal Campionato Serie C;
c) sanzione, da parte degli organi di giustizia sportiva, che comporti il collocamento di una società all’ultimo posto in classifica del Campionato Serie C;
d) rinuncia da parte di una società a presentare domanda di iscrizione al Campionato Serie C successivo;
la riammissione è riservata alle sole retrocesse dalla Serie C stessa ed avverrà secondo una graduatoria stabilita in base al miglior punteggio secondo una serie di coefficienti inseriti per garantire l’omogeneità, visto il differente numero di squadre partecipanti nei tre gironi. Sono previste comunque una serie di preclusioni, legate a sanzioni per illecito sportivo e per mancati pagamenti nei termini prescritti.
Per quanto riguarda le norme per l’integrazione delle eventuali vacanze di organico nei campionati professionistici, sono stati fissati i criteri e le procedure di integrazione degli organici in caso di vacanza di posti dalla Serie A alla Serie C. Secondo quanto riportato nella nota, si prenderanno in considerazione la classifica finale 50%, la tradizione sportiva 25%, il numero medio spettatori ultimi 5 anni 25%. I club interessati al salto di categoria dovranno inoltre versare un contributo straordinario alla Figc, il cosiddetto fondo perduto, e una fidejussione a garanzia degli emolumenti. Restano in vigore alcune preclusioni: precedenti ripescaggi, sanzioni per illecito sportivo o per violazione del divieto di scommesse. Ulteriori informazioni riguardanti tutti i dettagli saranno emanate nei prossimi comunicati ufficiali della Federazione Italiana Gioco Calcio.
Perciò si dovrà capire se resta invariato quanto accadeva lo scorso anno con la precedenza per i ripescaggi data alle seconde squadre dei club di Serie A, composte da giovani Under 23, cui aderì solo la Juventus. Poi c'erano le squadre retrocesse che potrebbero avere ancora la precedenza rispetto alle vincenti dei playoff di serie D ma non devono aver ricevuto punti di penalizzazione per mancati pagamenti ai propri tesserati. Pro Piacenza e Matera sono fallite, il Fano sarebbe in regola per chiedere il ripescaggio, per chi deve disputare i playout sarà fuori gioco la perdente di Cuneo-Lucchese (entrambe penalizzate), in Rimini-Virtus Vecomp e Bisceglie-Paganese solo il Bisceglie è stato penalizzato. Le 9 squadre di Serie D vincenti i playoff, tra le squadre sarde in lizza ci sono ancora Lanusei e Latte Dolci che domenica disputeranno le semifinali playoff, entreranno nella graduatoria per ambire al ripescaggio in Lega Pro con la certezza che resta il fondo perduto e perciò, fino all'estate scorsa, l'impegno economico totale che un club di serie D doveva affrontare all'atto della presentazione della domanda di ripescaggio superava il milione di euro: 300mila euro di contributo straordinario da versare a fondo perduto alla Figc; 300mila euro, la fideiussione in favore della Lega Serie C a garanzia degli emolumenti dovuti ai tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo; 350mila euro di fideiussione per la domanda di iscrizione al campionato di Serie C; 105mila euro di tassa di iscrizione per le società provenienti da altra Lega.