Il derby che non ti aspetti: il Budoni guarda dall'alto l'Olbia

Da una parte la possibilità di agguantare un posto nei playoff, dall'altra la voglia di uscire dai playout. Budoni-Olbia è l'interessantissimo derby della bassa Gallura che presenta alle due squadre prospettive differenti e, per certi versi, sorprendenti. Alla 20esima giornata si pensava che dovessero essere i bianchi di Oberdan Biagioni a sostare nelle prime cinque posizioni mentre i biancoblù di Raffaele Cerbone si sarebbero dovuti guardare alle spalle per non cadere nel gruppo di chi cerca di evitare gli spareggi per non retrocedere. Un'inversione di obiettivi che dà merito al Budoni di aver svoltato la stagione mettendo in pista ben 11 risultati utili di fila e che penalizza il percorso dell'Olbia scivolato al sestultimo posto per via di una striscia negativa di sei gare nelle quali sono stati raccolti solo due punti. 

Perciò il derby di domani, posticipato di mezzora (si giocherà alle 15 e non alle 14.30), avrà comunque risvolti interessanti con il club di Filippo Fois, settimo con 28 punti, a guardare dall'alto verso il basso quello di Pino Scanu, sestultimo a quota 22. Sono infatti sei i punti di dfferenza che, al termine della gara, potrebbero restare tali se finirà in pareggio come all'andata, oppure dimezzarsi se vincerà l'Olbia o anche diventare nove se la spunterà il Budoni. Che, in quel caso, potrebbe soffiare anche la leadership tra le squadre sarde all'Arzachena che si trova al quinto posto a 30 punti - insieme con l'Aprilia - ma impegnata in casa della vice-capolista Viterbese. 

Sarà gara vera come all'andata anche se, nel frattempo, da quel 21 settembre le due squadre sono cambiate più o meno profondamente. Il centrocampo del Budoni non vedrà Giunta e Di Prisco, il loro addio polemico fece notizia a novembre, a dirigere il gioco ora c'è Monticelli che ha già messo a segno due gol pesanti. Fece l'esordio in porta Manis, uno dei grandi ex dell'incontro insieme con il tecnico Raffaele Cerbone che in Coppa Italia rovina sempre i piani dei bianchi e che un girone fa al Nespoli mise le prime crepe alla squadra di Pierluigi Scotto raggiungendola al 93' con la rete di Fontanella. L'Olbia, infatti, ha cambiato tecnico ma, soprattutto, tanti interpreti: in difesa giocarono Del Rio e Pinna, in attacco c'erano e segnarono Oggiano (doppietta) e Mastinu. Il primo è alla Viterbese, il secondo è fermo ai box per infortunio e, perciò, non farà ritorno al Comunale di Budoni coi tifosi biancoblù che potranno invece salutare Steri e Doddo.

Entrambe cercano la vittoria perché entrambe sono reduci da sconfitte ma un pareggio, dopo un po' di battaglia sul campo, potrebbe andar bene per ripartire. Anche se mister Cerbone non vuole ripetere il percorso della scorsa stagione quando, arrivato intorno a quota 30, si pensava che la salvezza fosse in pugno e si potesse guardare anche ai playoff quando poi una lunga battuta d'arresto riportò in basso i suoi ragazzi che mantennero la categoria solo vincendo lo spareggio con l'Arzachena. Il tecnico napoletano vuole fare tre punti perché dopo la sosta il calendario diventa problematico con le trasferte a Fondi, San Cesareo e Arzachena e le sfide casalinghe con le prime della classe Lupa Castelli e Viterbese. Il collega Biagioni si gioca molto in questa sfida, anche il suo futuro sulla panchina, perché il rendimento da dicembre in poi è da retrocessione. Ci vuole una scossa che solo una vittoria può dare, quella scintilla che accenda la rimonta in classifica dei bianchi precipitati nei playout dopo aver dichiarato di puntare alle alte sfere. Il potenziale c'è, la serenità non ancora, intanto ci sarà in porta Saraò, il portiere prima svincolato e poi ritesserato dopo l'infortunio di Sannino, dopodiché ci vogliono i gol (1 solo nella 3 gare del 2015) perché solo con quelli si vincono le partite.