«Distrutto un patrimonio di giovani talenti»
Il fallimento della Fulgor Senorbì nelle parole amare di Porru: «Un fulmine a ciel sereno»
Nessuno si aspettava un epilogo di questo tipo per la Fulgor Senorbì, cancellata con un colpo di spugna dal panorama calcistico isolano. Dopo una salvezza ottenuta brillantemente, merito anche e soprattutto del lavoro di mister Porru, che ha saputo far rendere al massimo, probabilmente oltre le più rosee aspettative, un gruppo di giovani di valore e dal futuro brillante, il club non è riuscito ad iscriversi al campionato 2014\2015 regalando un enorme dispiacere ai suoi tifosi ma soprattutto a tutti gli addetti ai lavori, che negli ultimi anni avevano dimostrato, con grande impegno sul campo e fuori, grande attaccamento alla maglia e al progetto.
Il tecnico non nasconde la sua grande amarezza - «I grossi sacrifici, ci tengo a precisare che eravamo la squadra più giovane di tutta la prima categoria, che tutti noi abbiamo fatto l'anno scorso per raggiungere la salvezza sono risultati purtroppo vani. Le difficoltà economiche sono state letali per il futuro della Fulgor».
Il campanello d'allarme stava suonando già da tempo - «La società – continua il mister - aveva dei problemi a garantire i rimborsi, una situazione che si è trascinata ancora oggi e che riguarda, oltre che diversi giocatori, anche il sottoscritto.
A dicembre, alcuni ragazzi hanno deciso di abbandonare la squadra, ma siamo stati bravi, con la grinta e la determinazione, a sopperire alla loro mancanza».
Il rammarico è grande - «Io penso che si sarebbe potuto e dovuto puntare sui nostri giovani che, aspetto importante, potevano contare su un anno di esperienza in più alle spalle; in questo senso, allestire una squadra avrebbe comportato spese minime.
La nostra situazione è ben diversa da Samassi e Su Planu ad esempio, in cui oltre ai costi di iscrizione bisogna tenere conto di altri parametri, perchè i programmi sono di altro livello, almeno rispetto al nostro.
Avevamo la fortuna di poter contare sulle grandissime risorse offerte dai ragazzi locali, proprio per questo è una decisione incomprensibile».
Porru spezza una lancia nei confronti del suo ex presidente - «Bisogna dargli merito del grande sforzo che ha fatto per tenere in piedi il club: i pochi soldi che arrivavano, ci tengo davvero a precisarlo, erano frutto esclusivo del suo impegno; nessuno l'ha mai aiutato, probabilmente questa 'solitudine', passami il termine, a lungo andare ha pesato nell'economia delle sue decisioni».
La non iscrizione al campionato è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno - «Nessuno di noi poteva immaginarsi un finale così amaro; dopo la fine del campionato, ci siamo subito messi al lavoro per pianificare la nuova stagione. Io mi ero messo a disposizione, ero davvero convinto che si sarebbe potuto fare benissimo.
Abbiamo appreso la notizia, in maniera rocambolesca, a pochi giorni dalla scadenza della presentazione delle domande; i più delusi sono i giocatori, è ovvio».
Ma il tecnico, in questo senso, non è sicuramente da meno - «Mi dispiace, perchè ho rifiutato diverse proposte, ma ero convinto di continuare la mia avventura a Senorbì.
Ormai è tardi, gli sviluppi di questa situazione mi hanno inevitabilmente spiazzato; fa parte del gioco, bisogna avere pazienza».