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Nicola Lazzaro, attaccante, Carbonia
Il Carbonia batte in rimonta il Sant'Elena e mette in cassaforte i play-off; vittorie salvezza per Idolo e Villasor

Il La Palma si prende il primo posto con il 2 a 0 al Seulo; la San Marco scivola ancora: Monteponi da applausi, doppietta per Curreli

Dopo una rincorsa a dir poco estenuante, il La Palma piazza il sorpasso decisivo, sfruttando al massimo il ko interno dell'ormai ex capolista San Marco, battuta dall'autentica mina vagante del girone Monteponi Iglesias, e soprattutto grazie ai tre punti raccolti nella sfida casalinga contro il Seulo, sconfitto con un secco 2 a 0. Ora i cagliaritani si trovano, meritatamente, è giusto sottolinearlo, al primissimo posto in classifica, con un vantaggio di due lunghezze sui diretti rivali, quando mancano appena quattro giornate al termine. Riparte di slancio anche il Carbonia, che affina la condizione in vista dei play-off, ieri è arrivata anche la certezza matematica in questo senso, e brilla nel confronto con il Sant'Elena, strapazzato con un largo 5 a 1 finale. Il Villamassargia difende il quarto posto dal vero e proprio assalto della Monteponi, battendo con un sontuoso 5 a 2 il Gonnosfanadiga. In chiave salvezza, spiccano i successi dell'Idolo, 2 a 1 sull'Arborea, dell'Andromeda, corsaro, come da pronostico, sul campo del Carloforte, e del Villasor, che passa all'ultimo secondo contro il Selargius e schizza al terzultimo posto in compagnia del Seulo, con un vantaggio minimo di una lunghezza nei confronti del Vecchio Borgo Sant'Elia, che torna indietro con un buonissimo punto dalla complicata trasferta contro l'Orrolese.

I primi segnali di allarme si erano intravisti già nella sfida precedente, in casa del Seulo, risolta all'ultimo, e soltanto grazie ad un calcio di rigore; la conferma che qualcosa non stia girando per il meglio è arrivata ieri, anche se perdere contro la rinnovatissima e lanciatissima Monteponi Iglesias è una cosa che ci può assolutamente stare. Mister Spini non fa drammi ma ci sarà da correre ai ripari, affinando ulteriormente, magari, attenzione e concentrazione, aspetti che nell'ultimo periodo stanno venendo un po' a mancare, soprattutto nei momenti chiave delle sfide. Così arriva la seconda sconfitta di fila tra le mura amiche: dopo l'1 a 3 ad opera dell'Arborea un altro schiaffo che costa, tra l'altro, la leadership del girone. Fanni e soci ora sono chiamati al riscatto, già a partire dalla prossima sfida contro l'Orrolese in trasferta, gara tutt'altro che agevole, ma per oggi, si può soltanto applaudire l'avversario, che si è dimostrato se non più forte, sicuramente più freddo e cinico. Gli ospiti partono con il turbo: dopo appena 6' infatti Mura si incunea in area di rigore, Porcu cerca di fermarlo ma commette fallo; l'arbitro non ha dubbi e fischia il calcio di rigore che bomber Curreli trasforma alla perfezione. La San Marco, colpita a freddo, si affida a Mancosu, ma la sua conclusione dal limite non gode della necessaria fortuna e si perde sul fondo. La Monteponi però non sta a guardare: Curreli ci prova da distanza siderale, con Mattana bravissimo a rifugiarsi in angolo. La partita entra nel vivo: squillo di Piras, da una parte, con una conclusione murata in angolo da Mattana, sull'altro fronte invece Palmas rischia di complicare la domenica dei suoi intervenendo in maniera non proprio impeccabile su una palla vagante in area; sul successivo corner Rubbiani mette una pezza sul tentativo a botta sicura di Porcu. Poco prima del riposo, la San Marco trova il pari: discesa caparbia di Fanni che poi serve Mancosu, la difesa avversaria riesce a scamparsela sul primo tentativo ma la palla torna ancora sui piedi del forte ed esperto attaccante che non sbaglia con una rasoiata precisissima. Il finale di frazione, così come l'inizio della ripresa mette in luce una San Marco propositiva e vivace, ma dopo 10' di gioco i minerari trovano il nuovo sorpasso: tiro velenoso di Curreli dalla distanza, Mattana non riesce ad intervenire ed i leoni sono nuovamente costretti ad inseguire. Flumini sale in cattedra ma la sua incornata viene neutralizzata in angolo dall'ottimo Rubbiani, senza esito anche la punizione calciata da Fanni. L'estremo difensore ospite si ripete alla grande con un intervento prodigioso sul piazzato battuto da Piras. Il finale è rovente: Ballocco lascia i suoi in 10 uomini, la San Marco tenta il tutto per tutto negli ultimi cinque minuti, ma la difesa della Monteponi regge più che bene agli assalti di Fanni, Porcu e Flumini.

Morale opposto, è ovvio, in casa La Palma, che chiude l'undicesima giornata dall'alto del primissimo posto in classifica, grazie al secco 2 a 0 rifilato al Seulo: domenica da incorniciare per Madau e soci, che continuano ad alimentare un autentico sogno con l'ennesima prestazione di spessore, sia per quanto riguarda il gioco che, come evidenziato del resto anche otto giorni fa nella vittoria sul Vecchio Borgo, sul carattere. L'approccio alla gara dei cagliaritani è praticamente perfetto, con due grandi occasioni che capitano rispettivamente sui piedi di Siddu e Ligas, che non riesce a trasformare in gol il bell'assist di Sarigu soltanto per la prodezza di Onnis, che tiene a galla i suoi. Il Seulo, comunque, conferma immediatamente di non voler regalare nulla agli avversari, e i tentativi di Fadda, ben controllato da Sanna, e di Contu, sono il messaggio più chiaro. Il La Palma comunque quando attacca riesce ad essere sempre pericolosissimo: alla mezz'ora Ligas mette in mezzo una palla d'oro ma la combinazione perfetta con Siddu salta all'ultimo per una questione di centimetri, con l'attaccante che nella circostanza rimedia pure una botta e sarà costretto ad abbandonare il campo. Al suo posto Loi, che dopo pochi minuti si prende la scena: scambio spettacolare ad altissimo coefficiente di difficoltà con Sarigu che scocca la conclusione vincente per il vantaggio. Il finale di tempo è a dir poco pirotecnico: ghiotta occasione per Sanna, che non è abbastanza freddo da ottima posizione, sull'altro fronte Boi sfrutta al meglio una disattenzione della difesa di casa e si presenta a tu per tu con Sanna che salva i suoi con un vero e proprio miracolo.
Nella ripresa, complice anche il gran caldo, i ritmi si abbassano: il La Palma deve solo aspettare il momento giusto per sferrare la zampata letale: dopo una bellissima conclusione di Sanna, che colpisce in pieno la traversa, la sfera giunge dalle parti di Ligas che piazza il raddoppio. Il Seulo a quel punto esce definitivamente dal match, con i cagliaritani che sfiorano addirittura il tris con lo scatenatissimo Loi.

Domenica decisamente più agevole, almeno stando al risultato, per il Carbonia che grazie al 5 a 1 maturato al termine del confronto con il Sant'Elena consolida ulteriormente il terzo posto in classifica: per l'accesso ai play-off, con ben dodici punti di vantaggio sul Villamassargia, ormai è fatta: le prossime quattro sfide insomma serviranno soprattutto ad affinare la condizione in vista di un finale di stagione che si annuncia già densissimo. Eppure il pomeriggio incomincia davvero nel peggiore dei modi per i minerari, che dopo sette minuti si trovano già in svantaggio, a causa di un brutto scivolone difensivo, e Farci ne approfitta per portare i suoi in avanti, con un gol facile facile. Il Carbonia reagisce ma non punge, con gli avversari, che poco prima del riposo si presentano ancora, e pericolosamente, dalle parti di Bove con Mulas. Nella ripresa però il copione è decisamente diverso: passano appena due minuti infatti e Lazzaro trasforma il calcio di rigore che vale per il pari, poi lo stesso serve il raddoppio poco dopo su assist di Casu. Al quarto d'ora, l'episodio che determinerà, in negativo la gara del Sant'Elena: Farci viene steso in area di rigore, ma Mboup fallisce il penalty. Da quel momento in poi, il Carbonia conquista metri e mette alle corde gli avversari: l'incursione di Casu vale per l'allungo sul 3 a 1, su assist brillante di Konatè. Alla sagra del gol partecipa anche Nicolò Agostinelli con un tocco morbidissimo da posizione quasi impossibile; spetta ancora a Lazzaro piazzare la ciliegina su una torta sontuosa, per lui arriva dunque la tripletta che vale per il tredicesimo centro in stagione.

Anche il Villamassargia si gode la cinquina di giornata, rifilata tra le mura amiche al Gonnosfanadiga, sempre in lotta a caccia di punti salvezza, ma i ragazzi di Incani sono costretti a tornare a casa a mani vuote. Murru e soci si confermano tra le realtà più sorprendenti e brillanti del torneo, con il quarto posto che resiste nonostante il vero e proprio assalto della Monteponi, che insegue staccata appena di una lunghezza. Il punteggio si sblocca a metà della prima frazione con Milia che piazza la rasoiata vincente dal limite dell'area; la replica degli ospiti però non si fa attendere: passa un minuto e Deidda riporta tutto in parità. Per il Villamassargia però si tratta di una sbandata passeggera, perchè Corona, sugli sviluppi di un corner, e Caddeo mandano in play il nuovo sorpasso. Nella ripresa il Gonnosfanadiga torna a galla con Pinna ma il neo entrato Davide Piras mette i tre punti in cassaforte con una doppietta da applausi, su assist di Corona e Iesu.
Ottava vittoria stagionale per l'Idolo di mister Piras che di fronte al proprio pubblico ha la meglio sull'Arborea, sconfitto di misura per 2 a 1: gli ogliastrini salgono così a quota 32, a +6 dalla zona caldissima della classifica, ma spuntarla ieri non è stato affatto facile, con i locali alle prese con diverse assenze. A partire meglio sono proprio gli ospiti che dopo 6' trovano il punto del vantaggio grazi al diagonale di Cicu. Dopo alcuni minuti di smarrimento, l'Idolo manda i primi incoraggianti segnali di risveglio, con Masia e Giolitti che cercano di mettersi in spalla la squadra. Al 25', il pari è cosa fatta: Stochino serve in profondità Bonicelli che fulmina con una saetta Petucco. Il portiere si salva poco dopo, seppur con qualche affanno, sul nuovo tentativo dell'esperto attaccante di casa.
Nella ripresa l'Idolo si butta in avanti a caccia dei tre punti: dopo i tentativi andati a vuoto, seppur per un soffio, di Boi e Caredda, ci pensa Masia, in pieno tempo di recupero, a trovare la zampata che fa scoppiare la festa in campo e sugli spalti.
Successo al fotofinish anche per il Villasor di mister Cossa, che si prende tre punti pesantissimi per la propria corsa alla salvezza nel match casalingo contro il Selargius, che ha ormai poco da chiedere al campionato, con la salvezza matematica ormai ad un passo. Discorso diametralmente opposto per i sorresi, che non potevano assolutamente sbagliare, ma per avere la meglio sull'avversario, che si è comunque dimostrato ostico come al solito, è servito un autogol, in pieno tempo di recupero. I locali però, durante tutto l'arco dei 90', hanno fatto comunque vedere ottime cose: la prima occasione parte dai piedi di Becciu, il Selargius risponde con il colpo di testa di Maccioni, che si spegne sull'esterno della rete. Mingoia cerca di dare una scossa ai suoi, ma Casti e soci reggono all'urto. Poi ci prova Mura, per ben due volte, ma manca un pizzico di precisione. Sull'altro fronte, Piras innesca la progressione di Tuveri, ma Palla chiude tutto. Nella ripresa il copione non cambia: campidanesi ancora all'attacco con Jatta e Mingoia, con quest'ultimo che non chiude la combinazione per un nulla; Casti sarà provvidenziale poco dopo sul tentativo di Mura. Il Selargius non sta di certo a guardare: conclusione a botta sicura di Piras, Abachisti è provvidenziale a chiudere proprio sulla linea di porta. Tutto bloccato però sino al 93', quando Becciu trova il varco giusto per battere Casti, con la forte complicità di Monni che devia la traiettoria della sfera e beffa il suo compagno.

Il Vecchio Borgo Sant'Elia torna a casa con un buon punto dopo una delle trasferte più impegnative dell'anno: l'Orrolese è sempre un cliente scomodo e i ragazzi di Falco l'hanno confermato anche ieri, con i cagliaritani però che dovevano assolutamente smuovere la classifica per continuare a sperare nella salvezza e per un attimo hanno anche accarezzato l'idea del colpo grosso. I bianco-rossi di casa si portano immediatamente in vantaggio grazie alla discesa straripante di Vitellaro; la partita entra subito nel vivo, con Placentino che prova a mettersi in spalla i suoi ma la difesa dei padroni di casa si chiude bene; dall'altra parte Nascimento spedisce fuori bersaglio una bella conclusione. Alla mezz'ora ancora Placentino grande protagonista, ma la sua staffilata scheggia la traversa, non va meglio poco dopo a Floris, con Uccheddu che non si fa sorprendere dalla velenosissima conclusione dell'attaccante avversario. Nella ripresa però il Vecchio Borgo trova la forza per reagire: da un'incursione di Placentino nasce l'assist d'oro per Murgia che di testa spedisce la sfera in fondo al sacco. Il sorpasso arriva a cavallo del 20', con Floris scatenato in area di rigore avversaria, difesa nel panico e azione che si conclude in maniera magistrale, cannonata che non lascia scampo a Uccheddu e raddoppio servito. L'Orrolese però rimedia alla mezz'ora, con il calcio di rigore trasformato da Nascimento. A quel punto il match si infiamma: Serreli entra duto su Vitellaro e guadagna gli spogliatoi anzi tempo; l'ultimo brivido per la porta difesa da Berosi arriva su una sortita di Nascimento, ma il punteggio non cambierà più.
L'Andromeda rispetta in pieno il pronostico della vigilia e si prende i tre punti in palio nel confronto con il Carloforte: ennesima tappa importante per il cammino dei giallo-neri, che continuano così a navigare in acque tranquille. Pronti via e Olla sblocca immediatamente il risultato, ma Cimmino impatta alla mezz'ora sugli sviluppi di un calcio di rigore. Poco dopo l'Andromeda avrebbe l'occasione per il nuovo vantaggio, ma Olla sciupa un penalty. Tutto rimandato alla ripresa dunque: è il 60' quando Diop trova il sorpasso, poi Olla si regala la sua personalissima doppietta chiudendo di fatto il discorso a 20' dalla fine.

 

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Stagione:
2018/2019
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Promozione
Girone A