Il tecnico: «Col La Palma è dura però ho fiducia»
Il Lanusei rallenta, Loi: «Imbattuti e in semifinale di Coppa ma ora troppe assenze, tra un mese di nuovo al top»
Due pareggi e una sconfitta, seppur indolore in Coppa Italia, sembrano il segnale di un appannamento del Lanusei appena agganciato in vetta al campionato di Eccellenza dal Ploaghe. Ma, guardando a fondo gli ultimi risultati della squadra di Francesco Loi, si deve notare che gli ogliastrini sono stati fermati a Castelsardo al 91' dall'1-1 di Di Maggio, col Castiadas hanno rimontato la punizione-gol di Emiliano Melis dopo 2' pur non vedendo convalidati due reti apparse regolari e nel derby di Coppa Italia a Tortolì sono stati sconfitti 3-2 dal gol di Ladu al 93' quando ormai la conquista delle semifinali era già in tasca visto il rassicurante 3-1 dell'andata.
Ciò che il tecnico dei biancorossoverdi teme maggiormente non è il contraccolpo della mancanza di vittorie quanto la mancanza di giocatori. «Ci hanno fatto il malocchio - dice con ironia il tecnico Loi - Sto contando più assenti che giocatori in campo». Poi aggiunge: «È innegabile che siamo in grandissima emergenza, dobbiamo stringere i denti tutti ma resto fiducioso. Tra un mese staremo sicuramente meglio e posso dire che non interverremo sul mercato perché siamo in linea con l'obiettivo di fare un campionato senza pressioni, facendo crescere i nostri giovani e divertendoci». Pur avendo in squadra giocatori importanti mister Loi ricorda: «Abbiamo una bella difesa e un bel centrocampo ma in avanti siamo contati. Non siamo l'ammazza campionato come sento dire, favoriti per vincere ce lo dicono gli altri che guidano squadre attrezzate quanta la nostra. Poi è chiaro che cerchiamo di vincere ogni gara e, per ciò che abbiamo visto finora, non siamo inferiori a nessuno, in attesa di incontrare Muravera e Ploaghe, quella che ora sta meglio di tutti. Ma facciamo crescere i giovani tenendo d'occhio pure i '98 bravi degli Allievi, vedremo se questa politica paga. Siamo imbattuti in campionato e in semifinale di Coppa, cioè oltre le nostre aspettative, mercoledì abbiamo perso a Tortolì senza però soffrire contro con una signora squadra, al completo e con un organico importante». I cugini ora sono in zona playout: «Risaliranno presto la classifica, ora hanno pagato un po' qualche episodio negativo e un calendario difficile, domenica scorsa hanno incontrato il Ploaghe che sta andando a mille, se poi becchi gol dopo 3' lo paghi».
Loi analizza più approfonditamente il ko in Coppa: «Ci mancavano 7 giocatori, 5 grandi e 2 fuoriquota. Abbiamo giocato con cinque giovani di cui tre '96 e tanti giocatori fuori ruolo, per di più Angheleddu era a mezzo servizio e Cordeddu aveva appena recuperato da un risentimento muscolare. Siamo partiti bene creando due occasioni, poi Figos ha segnato l'1-0 e lì ci siamo chiusi troppo, loro erano al completo e con una buona reazione hanno ribaltato la gara. Nel secondo tempo ci siamo rimessi in carreggiata e, una volta segnato il 2-2 con Pistis, la gara è finita perché loro poi avrebbero dovuto fare altri 3 gol ed erano con due uomini in meno. Il gol subìto al 94', su ripartenza, non ci cambiava niente, l'obiettivo per come eravamo messi, era quello di passare il turno. Sono soddisfatto perché potevamo uscire tranquillamente, il rischio era forte, invece festeggiamo la terza semifinale in Coppa Italia di fila». Il trofeo sfuggito in finale lo scorso anno col Tonara fa gola, ora ancor di più che la manifestazione è per squadre d'Eccellenza. «Mi piacerebbe vincere la Coppa - ammette il 39enne tecnico di Loceri - ora ci aspetta la semifinale col Castiadas, un'ottima squadra ben allenata da Zaccheddu».
La squadra sarrabese riporta alla mente la sfida di domenica scorsa, l'1-1 ha portato con sé qualche polemica: «Purtroppo abbiamo pagato la giornata un po' così dell'assistente, che ha fatto annullare due gol e ancora non ne capiamo il perché, si parla di un fuorigioco inesistente e di un presunto fallo di Figos. Sul rigore fischiato a nostro favore, invece, c'era pure l'espulsione di Porcu per fallo da ultimo uomo. Per noi va bene anche l'1-1, proprio per come ci siamo arrivati. Se vado a vedere la prestazione sono soddisfatto, abbiamo costruito 4-5 palle-gol e concesso un solo tiro in porta al Castiadas che aveva fatto 17 gol nelle tre gare precedenti». I sarrabesi, però, non escono ridimensionati: «Loro sono forti e costruiti per vincere il campionato, il nostro pareggio ci sta anche se dispiace aver fatto due gol regolari e non vederli convalidare. Tanto di cappello a loro, forse gli ha fatto male segnare subito e la nostra è stata una gran reazione, Asunis è stato bravo a sbarrare la porta e anche noi poco cinici, ma siamo stati all'altezza del Castiadas, una macchina da gol, di fronte al nostro pubblico tanto numeroso che mai si era visto al Lixius se non nei derby d'Ogliastra».
Per il Lanusei c'è ora la trappola La Palma. «Sarà difficile a Cagliari - osserva Loi - troppe assenze per noi e tutt'e assieme che si possono pagare in un campo difficile e contro una squadra che fa molto bene, perché ritengo Antinori uno dei tecnici più preparati in Sardegna, bravo nel leggere le gare e prepararle in settimana, mi piace anche come persona e si vede la sua impronta come allenatore. Mi mancheranno Vignati, Placentino, Mattia Floris, Viani, Angheleddu, Mandas e De Martino, siamo contati però andremo a fare la nostra gara e una buona squadra la schiereremo comunque in campo». I tanti infortunati in questo periodo hanno una semplice spiegazione: «È impensabile in Eccellenza giocare 11 gare in 40 giorni, neanche in serie A lo fanno. Sono stati molto superficiali nel creare un calendario di campionato e Coppa così compresso; non è normale chiederci questi sforzi, un '96 non può reggere, infatti non so come faccia da noi Pistis. Si voleva arrivare a rose poco numerose ma giocando così tanto servono molti giocatori». L'allarme-infortuni durerà per alcune settimane: «Adesso avremo 20 giorni pesanti, incontreremo avversari che stanno bene e senza grandi pressioni ma cercheremo di non perdere troppi punti in questo periodo».