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Il Lanusei si aggrappa alla serie D, il presidente Arras: «Orgogliosi del lavoro fatto, la salvezza darebbe ulteriore spinta ai nostri progetti, il Castiadas è forte ma siamo motivati anche noi»
«Senza tifosi sarrabesi un grave danno al calcio»

Il Lanusei si aggrappa alla serie D, il presidente Arras: «Orgogliosi del lavoro fatto, la salvezza darebbe ulteriore spinta ai nostri progetti, il Castiadas è forte ma siamo motivati anche noi»

In tre stagioni ha saltato un ostacolo sempre più alto, vincendo un campionato di Promozione - dopo che il quarto posto era stato il risultato più alto della sua storia - poi ha ottenuto il salto di categoria al primo anno di Eccellenza e ora da matricola potrebbe festeggiare una importantissima salvezza in serie D. Il Lanusei è pronto all'ennesima sfida, giocarsi la gara da dentro o fuori con il Castiadas per evitare il ritorno nel campionato regionale. Il presidente Daniele Arras, in questi giorni fuori dalla Sardegna per ragioni di lavoro, è in continuo contatto col resto della dirigenza e ha il polso della situazione in vista della sfida di sabato al Lixius: «So che c'è la concentrazione giusta, i ragazzi sono orientati a dare il meglio in occasione della partita decisiva per le sorti della stagione, hanno la giusta considerazione dell'importanza dell'evento». La tappa di avvicinamento alla gara contro i sarrabesi è stata movimentata dalla notizia del divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Cagliari che impedirà al Castiadas di godere del supporto dei propri tifosi. «Ci è stato notificato il decreto prefettizio - dice il presidente Arras - che vieta l'ingresso ai tifosi sarrabesi e ai quelli del Cagliaritano, ci dispiace tantissimo perché con il club del presidente Piu non abbiamo mai avuto nessun problema negli ultimi due anni e possiamo riterenerci due società amiche. È un grave danno per noi e una cosa negativa per il calcio, non si capisce perché una gara di rilevanza regionale per tutti gli appassionati del Sud della Sardegna, che offrirà uno spettacolo interessante, venga privata di una completa cornice di pubblico».

 

Il presidente del Lanusei Daniele ArrasCosa rappresenta questa sfida per Lanusei?

«Una sfida importante per quella che è la visibiltà di Lansuei paese e della sua societa sportiva, un'associazione di volontari e di tutto ciò che ruota intorno fino al settore giovanile. Una realtà come la nostra che ha avuto diverse attenzioni fuori dalla Sardegna, un territorio che sta crescendo dal punto di vista sportivo e sociale che va al di là dell'aspetto strettamente calcistico. A questa sfida stiamo dando il giusto peso, spero che il risultato sia favorevole affinché il nostro percorso in serie D non possa concludersi in un solo anno, salvarsi per migliorare e crescere nelle relazioni con le altre realtà della serie D e con gli sponsor, abbiamo fatto degli investimenti importanti per il primo anno e troveremmo molto lavoro già fatto, continueremo con i progetti di sviluppo e promozione del territorio, stiamo creando un'applicazione per i turisti, tutta una serie di iniziative senza la serie D non avrebbero quel peso e perderebbero di potenzialità. Ma questi sono i ragionamenti del dirigente, poi sarà il campo a dare i suoi verdetti»

Che insidie può apportare il Castiadas?

«Tutte quelle che può dare una squadra molto forte, con elementi di categoria superiore, con una rosa importante e un allenatore di provata esperienza e capacità. Nel Castiadas c'è un gruppo di giocatori che sicuramente ha una grossa voglia di rivalsa dopo esser partito in una posizione diffiicile e che vuole chiudere il cerchio di una faticosa corsa alla salvezza. Tutte cose che abbiamo anche noi, da tradurre in campo con maggior rabbia anche se sappiamo che la componente motivazionale quando si traduce in termini di nervosismo fa la differenza»

Può condizionare il vostro approccio alla gara potendo contare sul doppio risultato?

«Nel calcio tutto può succedere, preferisco comunque averlo il vantaggio di salvarci con un pareggio nei 120' ma se ciò deve costituire un elemento di appagamento allora non va bene. Confido nel mister Loi e nel gruppo nel quale ci sono elementi esperti che quest'aspetto sanno bene che non potrà costituire un problema, non sarà quella ila nostra nsidia ma la forza del Castiadas squadra»

Che risposta vi aspettate dal pubblico?

«Penso che sentiremo il calore di tanta gente di Lanusei e degli appassionati dei paesi vicini, è una gara importante e un po' tutti gli ogliastrini, di sicuro quelli dei paesi limitrofi, credo desiderino che il Lanusei resti in serie D»

Vale il detto che comunque andrà sarà pur sempre un successo o il rammarico sarebbe tanto?

«La sconfitta è sempre una sconfitta, noi siamo molto orgogliosi del lavoro fatto, consapevoli di aver lavorato bene, mantenuto gli impegni con tutti e costruito un qualcosa di importante. Perdendo la gara col Castiadas parte di questo lavoro andrebbe perso, rimarrebbe però l'esperienza e la possibilità di migliorare nel farla un altro anno ma la sconfitta non sarebbe un dramma, è una componenente che accompagna le attività umane specie quelle aleatorie e la accetteremmo senza problemi, andrebbe poi gestita e analizzata. Ma preferisco pensare al lato positivo, siamo sereni e comunque orgogliosi di aver lottato per poter mantenere la categoria»

Cosa è mancato al Lanusei per poter essere salvo diretto?

«Non me la santo di apportare delle critiche a nessuno, ci è mancato qualche risorsa in più per essere all'altezza del budget di altre squadre ed è mancato un pizzico di fortuna, sono tanti i punti salvezza visti passare ad un palmo dal naso. Ma non mi piace pensare alla stagione con rammarico ma agli aspetti positivi e ai nostri successi che tanto bene hanno fatto, la classifica lo dimostra visto che siamo arrivati ad un passo dalla salvezza diretta»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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