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Stefano Udassi, allenatore, Latte Dolce
«Guardiamo anche al mercato sardo, possibili ritorni»

Il Latte Dolce fa tris con Udassi, Fresu: «È parte integrante del progetto triennale»

Stefano Udassi siederà per il terzo anno di fila sulla panchina del Sassari Latte Dolce. Una conferma che appariva scontata anche dalle parole spese dal presidente Roberto Fresu durante il lockdowne ribadite con fermezza ora: «L'ho detto più volte in questo scorcio finale di questa strana primavera: con Stefano Udassi due anni fa abbiamo cominciato un percorso, avviando un progetto triennale che guarda al futuro e che vogliamo rispettare. Progetto che lui ha sposato con grande entusiasmo e di cui è parte integrante. È il nostro allenatore e, con lui, continuiamo a costruire il nostro presente e il nostro futuro. Cambierà qualcosa nello staff, e su questo torneremo appena tutto sarà definito».

 

Fresu inquadra la prossima stagione che, allo stato attuale, coi ripescaggi da fare, i gironi da formare e i protocolli non ancora esistenti per il calcio dilettantistico, nasconde molte incognite: «Non abbiamo pressioni, vogliamo fare le cose con la giusta attenzione e la necessaria calma. Nessun proclama e sguardo proiettato verso l'orizzonte, in modo da non farci trovare impreparati e senza mai farci prendere dalla frenesia e dal panico. L'emergenza sanitaria ha lasciato uno strascico di incertezze che mi auguro il tempo, unitamente alle decisioni di chi deve decidere per il mondo del calcio dilettantistico, aiuterà a trasformare in concreta realtà. Me lo auguro, perché non è certo la voglia di fare calcio quella che manca. C'è da capire come ci faranno giocare, per questo ci approcciamo con prudenza ed allo stesso tempo lungimiranza alla stagione che verrà».

 

Il mercato dei biancocelesti deve entrare a regime: «La squadra prende forma e prenderà forma in base alle scelte societarie in condivisione con il mister. Guardiamo al mercato sardo, e non solo. E restiamo vigili, su tutta la linea. Ci saranno delle conferme, e ci saranno degli addii, come accade al termine e all'inizio di ogni campionato. Saluti carichi di riconoscenza e un benvenuto carico di entusiasmo per chi torna o si appresta a vivere la sua prima esperienza biancoceleste».

 

I giovani restano al centro del progetto Latte Dolce. «Sono una delle colonne su cui poggia l'idea biancoceleste. Quelli del vivaio, certo. E quelli che hanno fatto parte e faranno parte del progetto serie D. Le regole sui fuoriquota, che a detta del presidente Sibilia dovevano rimanere per così dire “frizzate”, seguiranno invece il loro percorso. Questo comporta che il coltivare in casa le risorse è strategia che può premiare. Risorse che a volte devono fare esperienza proprio lontano dalla casa madre per maturare e per crescere, ma che impegnandosi possono conquistare la chance di tornare in società e provare a convincere mister Stefano Udassi a dare loro l'opportunità di indossare la maglia della prima squadra. Qualcuno tornerà a casa, e ci darà una mano: lo annunceremo a breve, e sarà bello riabbracciarli. Poi spetterà a loro dimostrare di essere all'altezza, fiducia massima e parola che spetterà al campo e alle scelte del mister».

In questo articolo
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2019/2020