Il Tempio dietro le battistrada, vince l'Iglesias, Alghero in salvo al 90'
Il Monastir respinge l'attacco dell'Ossese, Budoni da rimonta col Villasimius, la Ferrini torna al successo
In coppia nelle sconfitte e nelle vittorie. Monastir e Budoni proseguono insieme la marcia nella vetta dell'Eccellenza ma se una settimana fa l'addio all'imbattibilità delle due leader aveva riportato sotto Ossese e Tempio, la 13ª giornata ha ricacciato indietro l'inseguitrice più vicina, la squadra bianconera (a -2 dalla vetta) che ha perso lo scontro diretto in casa con i campidanesi di Angheleddu mentre i galluresi di Cerbone hanno dovuto ribaltare il match con l'ostico Villasimius vincendolo su rigore. Perciò il Tempio, dopo aver battuto di misura il Budoni, si concede il bis a Gavoi e resta a -4 dal primato. Il Calangianus non può accorciare sull'Ossese perché la propria gara col Carbonia è stata sospesa dopo 30' per infortunio all'arbitro e sui galluresi non può operare il sorpasso la Nuorese, sconfitta dalla Ferrini che rianima la propria corsa salvezza in cui il Ghilarza ottiene il primo punto esterno pareggiando ad Alghero, superato al settimo posto dall'Iglesias dopo il tris calato al Barisardo ultimo in classifica. Pareggio movimentato nello scontro diretto tra Li Punti e San Teodoro coi sassaresi ad inseguire la prima volta i galluresi ed essere raggiunti dagli stessi dopo il sorpasso mantenendo però i due punti di margine di sicurezza dalla zona playout.
Dal Walter Frau poteva arrivare uno sconvolgimento in vetta dopo che l'Ossese aveva preso la scia del Monastir sconfitto in casa dal Calangianus. E, invece, se i bianconeri hanno confermato l'ottimo momento sul piano del gioco, amalgama e autostima, i biancoblù hanno dato la risposta da grande squadra, soffrendo nel momento di grande pressione dei padroni di casa, sbloccando la gara anche con fortuna (autogol) e difendendo con forza e compattezza il prezioso vantaggio nell'ultima metà della ripresa giocata con l'uomo in meno. La classifica e il momento delle due squadre faceva capire un po' l'andamento del big-match con l'Ossese a caccia del gol già al 14’ con il siluro mancino di Gueli che Daga toglie da sotto l’incrocio dei pali deviando la palla in angolo. La squadra di Demartis attacca dalle fasce e, sul cross di Tuccio, l'intervento di Madero a chiusura in angolo per poco non si trasforma in autogol. Superata la metà frazione ci prova anche Saba in rovesciata. I ragazzi di Angheleddu si fanno notare alla mezzora con l'angolo di Naguel e il colpo di testa di Porru ben parato da Carboni.
Ad inizio ripresa il pubblico di casa viene ulteriormente gelato dall'episodio che decide il match: al 2’ bel cross dalla fascia destra di Pinna, nel groviglio delle coppie a centroarea Fancellu tocca di testa in anticipo su Cocco e manda la palla nell’angolo alla destra di Carboni. La reazione dei padroni di casa c'è, al 10', Saba viene atterrato ai sedici metri, ma se per i bianconeri e i tifosi il contatto è avvenuto già all'ingresso in area, senza il VAR a decidere sono arbitro e assistente che scelgono la punizione dal limite. Sfuma l'occasione del pari come quella del capocannoniere Franchi che, al 34', stacca bene di testa ma manda la palla a centrare in pieno il palo. Lo 0-1 rimanda ma non boccia l'Ossese che arrivava da cinque vittorie di fila e la qualificazione alla finale di Coppa Italia, nel contempo fa ripartire la capolista con la solita difesa di ferro che era stata bucata settimana scorsa dopo 1000'.
Anche il Budoni riprende la corsa in vetta ma il successo contro il Villasimius è sudatissimo e arriva con un calcio di rigore fortemente contestato dai sarrabesi. La capolista deve districarsi nel mercato di dicembre tra arrivi (quello di Bringas dall'Iglesias) e possibili partenze (stoppata quella di Spano verso Tempio). I gialloblù di Manunza, con qualche defezione di troppo, giocano un primo tempo accorto e concedono un'occasione a Piassi, col brasiliano che spedisce fuori la sponda di Mesina, un tiro a fil di palo di Spano e la parata di Arrus su Piassi messo in moto dal colpo di testa di Barboza. Ad inizio ripresa gli ospiti affondano il colpo con l'incornata di Arnaudo sugli sviluppi di un angolo. A quel punto mister Cerbone fa ricorso alle forze della panchina e gli ingressi di Bringas (esordio) e di Anane diventano fondamentali. Al 20' traversone di Scioni e perfetto colpo di testa di Barboza. Al 33' l'episodio chiave col rigore da tre punti trasformato da Piassi sotto le vibranti proteste dei gialloblù.
Il Tempio si riprende il ruolo di prima inseguitrice della coppia di testa andando a vincere anche a Gavoi. Il ritorno in campo di Lemiechevsky dopo tre turni di assenza si fa notare perché alla mezzora l'ariete azzurro incorna perfettamente la palla calciata dalla bandierina da Olivera e batte Fadda. Il Taloro reagisce e sfiora il pari con Fadda ma, soprattutto, con Mura fermato dal palo sull'assist di Mereu. Nella ripresa i barbaricini spingono alla ricerca del pari, il peso offensivo aumenta con gli innesti di Falchi e Mele ma la difesa gallurese regge l'urto e piazza il sesto successo su sette trasferte con l'unico neo rappresentato dal ko nel derby di Calangianus.
Non è il vento, non è la pioggia e nemmeno una combinazione di entrambi gli eventi atmosferici che stanno colpendo la Sardegna a fermare il match tra Calangianus e Carbonia. Dopo neanche mezzora di gioco si infortuna l'arbitro Succu, l'intervento dei sanitari non elimina il problema muscolare del direttore di gara della sezione di Nuoro e il match viene congelato sul punteggio di 0-1 per i sulcitani col gol di Tocco al 5'. Poi Moreno sfiora il raddoppio mentre i galluresi si avvicinano al pareggio con Carlander e Ciganha. Al 28' lo stop definitivo della sfida che potrebbe riprendere per l'ora mancante mercoledì 18 dicembre.
La Nuorese non coglie l'occasione per riprendersi il quinto posto e cade in casa della Ferrini che può così festeggiare la prima vittoria della gestione Antinori e il ritorno al gol dopo quattro turni grazie a Camba, di rientro dopo la parentesi al Villasimius e subito a segno nell'esordio casalingo. In un match equilibrato fin dai primi minuti sono le occasioni non sfruttate ad essere determinanti. Cagliaritani vicini al gol dopo 4' col sinistro incrociato di Dore, clamoroso l'errore successivo di Cocco che alza sopra la traversa la palla sfilata sul secondo palo e calciata dal numero dieci da dentro l'area piccola. Nella ripresa il vento soffia alle spalle dei padroni di casa e Dore impegna subito Trini, che si ripete in modo strepitoso su Montisci liberato al tiro da Camba, che poi non sfrutta a dovere una palla filtrante in area. Ma all'82' l'attaccante si riscatta battendo Trini in un'azione fotocopia con la palla che, questa volta, finisce in fondo al sacco.
Un gol di Baraye al 90' salva l'Alghero dalla terza capitolazione casalinga e fa saltare il colpo esterno del Ghilarza che, in ogni caso, ottiene il primo punto lontano dal Walter Frau. I giallorossi di casa partono bene e al 6' segna Marco Carboni ma inutilmente per la posizione di fuorigioco del numero 10, che ci riprova con un sinistro dal limite ma centra la traversa, sul rimbalzo la palla tocca la linea ma non la oltrepassa. I guilcerini impegnano severamente Piga con la conclusione ravvicinata di Guaita poco prima dell'intervallo. Nella ripresa la squadra di Giandon riprende la caccia al gol ma, all'82', Kamana stende in area Orro che trasforma il calcio di rigore. I catalani si buttano a capofitto a caccia del pari che, dopo il miracolo di Matzuzi sul neoentrato Monti, agguantano con la giocata in area di Baraye che sfrutta al meglio l'assist di Marras per il terzo pari di fila degli algheresi.
Riprende a marciare l'Iglesias che, dopo le tre sconfitte di fila, torna al successo calando il tris al Barisardo. L'ultima della classe tiene bene per tutto il primo tempo ma, nella ripresa, i minerari la sbloccano subito con Capellino sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Alvarenga. Passa un quarto d'ora e il raddoppio porta la firma di Brailly, a segno di testa sulla punizione battuta da Alvarenga. Gli ogliastrini di Ruggeri non si arrendono e, trascorsi 4', riaprono la gara con il colpo di testa di Vara. Match in bilico per altri 15' fino all'espulsione ospite di Martin Pereyra e il rigore al 39' trasformato da Alvarenga, più che mai decisivo nel ritorno al successo dei rossoblù.
Quattro gol e un punto a testa nella sfida diretta per la salvezza tra Li Punti e San Teodoro. I galluresi tentano per primi il colpaccio ma il vantaggio di Ruzzittu a metà primo tempo viene stoppato al 40' da Oggiano. Ad inizio ripresa l'allungo è dei sassaresi con Castigliego ma, 5' dopo, ci pensa Mauro a fissare il punteggio sul 2-2. La squadra di Salis mantiene i due punti di vantaggio su quella guidata da Malu.