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Luis Oliveira, allenatore, Muravera
«Niente più carota, solo bastone. Con la Ferrini noi scandalosi»

Il Muravera delude e "taglia" giocatori, Oliveira: «Via El Hadji e Legname, Diaz non so ancora. Basta brutte figure, chi è rimasto giochi per la squadra»

lncompatibilità col resto del gruppo, scarso rendimento e scelta tecnica. Un po' tutte queste motivazioni hanno portato alla drastica decisone del Muravera di "tagliare" due, o forse tre, giocatori importanti della propria rosa all'indomani della sconfitta interna contro la Ferrini che allontana i gialloblù dalla corsa playoff. Il club sarrabese, infatti, ha rispedito a casa l'attaccante Cris El Hadji Gueye (foto nel riquadro in alto), giunto a dicembre dal Calangianus, e l'ala francese Ugo Legname (foto nel riquadro in basso), giunto oltre un anno fa per giocare il girone di ritorno in serie D ed ancora fuoriquota essendo classe 1997. Per l'esterno sinistro argentino Baltazar Diaz (foto nel riquadro al centro), arrivato ad inizio stagione dopo che non aveva trovato l'accordo col Castiadas, il "taglio" non si è ancora concretizzato.

L'allenatore Luis Oliveira si assume la responsabilità di una decisione non facile da prendere: «Non ho neanche dormito per una notte, non mi è mai successo di arrivare a prendere una decisione così forte, ho provato un dolore immenso. Ho parlato coi ragazzi e ho spiegato la situazione. È una scelta tecnica che ho fatto anche per mandare un segnale al resto del gruppo: qui non scherziamo più, basta essere troppo gentili e generosi, la società sta pagando regolarmente e fa tanti sacrifici, chi non rende più verrà tagliato, a costo di giocare con la Juniores».

 

Quando è maturata questa decisione?

«Nell'intervallo della gara contro la Ferrini dopo aver visto un primo tempo giocato in modo scandaloso. Ho detto che avrei mandato via tre giocatori se non si cambiava registro»

Ma una presa di posizione così forte credo che non nasca per 45' giocati male

«Ho lasciato in panchina un giocatore come Marco Boi per dare ad altri una ulteriore possibilità di guadagnare la mia fiducia, così non è stato e allora ho deciso che ora non serve più dare solo la carota ma occorre il bastone. Io cerco sempre di parlare con i giocatori, li aspetto ma se non fanno quello che dico io allora mi portano a diventare "cattivo"»

El Hadji è arrivato a dicembre, Legname c'era dall'anno scorso e Diaz è arrivato da agosto, perché per gli ultimi due non prendere questa decisione col mercato aperto? 

«Perché sono calati molto con l'impegno dopo le vacanze natalizie. Cris l'ho visto nel Calangianus e l'ho voluto io, per me è un grandissimo giocatore che può fare categorie superiori. Conoscendo la qualità l'anno prossimo farà bene ma da noi è arrivato con qualche infortunio che probabilmente non ha voluto dire. Non era al 100% e non ha fatto la differenza ma non è stato neanche aiutato dal gruppo. Nella mia esperienza da calciatore ho trovato compagni che mi hanno aperto la porta dello spogliatoio, ai giocatori che sono rimasti dico di pensare solo a fare i calciatori e non continuare con le brutte figure. L'allenatore farà il suo e la società idem. Ugo l'ho visto lo scorso anno in serie D e ha fatto benissimo, all'inizio della stagione ha anche segnato gol importanti ma ultimamente non mi è piaciuto l'atteggiamento dopo che ha fatto qualche panchina e tribuna. Quando mi mettevano in panchina, già dal martedì in allenamento mi impegnavo per far vedere al tecnico che stava sbagliando. Baltzar, quando non ho potuto avere Totò Bruno in difesa, l'ho schierato esterno sinistro avendo spostato Lampis al centro, mi è piaciuta la sua disponibilità nell'accettare un ruolo non suo ma che stava svolgendo bene. Appena è uscito dagli undici titolari ha perso un po' la testa e non vedevo quella voglia di riconquistarsi il posto. La mentalità di lasciarsi andare se uno non gioca è sbagliata ma Diaz potrebbe ancora restare»

Nel girone di ritorno sono arrivati anche due ex Tortolì come Nieddu e Floris, ma il Muravera ha ancora l'obiettivo playoff? 

«Ora voglio vedere la squadra pedalare, non pensiamo più a niente visto che domenica, prima della gara con la Ferrini ho detto: "Se vinciamo oggi andiamo a 4 punti dalla seconda". I giocatori evidentemente avevano il cotone nelle orecchie. Ora guardiamo partita per partita e domenica per domenica, siamo partiti per cercare di tenere l'Eccellenza, abbiamo iniziato male facendo 2 punti nelle prime 4 giornate, poi ci siamo ripresi e abbiamo chiuso il girone d'andata al quinto posto. Nel ritorno abbiamo fatto 6 punti in 7 gare, credo siamo terzultimi nel 2018, peggio di noi hanno fatto solo Tonara con 5 punti e Taloro con 2. Anche la gente che viene al campo e paga non è soddisfatta, io non dico che bisogna vincere sempre ma almeno lottare fino alla fine sì e non fare un primo tempo scandaloso come quello contro la Ferrini. Perché altrimenti è meglio schierare la Juniores, sai già che i giocatori hanno dei limiti»  

Che Muravera aspettarsi domenica a Gavoi?

«Il Taloro è in grande difficoltà e noi pure. Se non lottiamo e ci mettiamo grande sacrificio, se ripetiamo la prestazione di domenica allora perdiamo anche a Gavoi. I miei giocatori devono farmi vedere che giocano per il Muravera e non per se stessi. Incontriamo un avversario assetato di punti per la salvezza, se perdiamo è perché gli altri sono più forti di noi ma voglio vedere carattere e lotta, non tollero più niente»

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2017/2018
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7 Ritorno