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Il Ploaghe sogna con Pulina: «Siamo a tre punti dalla vetta e ci proveremo, ai playoff penseremo più avanti»
Il bomber: «Non siamo inferiori al Muravera»

Il Ploaghe sogna con Pulina: «Siamo a tre punti dalla vetta e ci proveremo, ai playoff penseremo più avanti»

Tanti gol, 21, molti dei quali davvero belli. Come quello di domenica scorsa a Muravera che ha permesso al Ploaghe di riaprire la corsa al primo posto. Michele Pulina ha deciso il match sul campo della capolista con un sinistro secco e indirizzato all'incrocio dei pali che non ha lasciato scampo ad Arrus. «È stato un gol molto bello e importante - dice il 35enne bomber sassarese - un attaccante in area ha pochissimo tempo per pensare e deve sfruttare i pochi errori che gli avversari fanno e soprattutto squadre quadrate come il Muravera. Ci sono state due o tre occasioni per parte e noi ne abbiamo sfruttata una». Un gol da tre punti a coronamento di una prestazione senza sbavature dei biancoblù al cospetto di un Muravera che non perdeva da 20 giornate. «Siamo venuti a giocarci la partita più importante nella casa della prima della classe - osserva Pulina - e abbiamo dimostrato di non avere niente di meno rispetto alla capolista. Siamo contenti di questa vittoria perché eravamo consapevoli di essere una buona squadra e volevamo dimostrare quanto di buono fatto finora. Non dimentichiamoci che siamo una matricola e che stiamo giocando un grande campionato».

 

Michele Pulina (21 gol) ha messo ko il MuraveraLa vittoria del Ploaghe ha permesso al Castiadas di agganciare in vetta il Muravera. A tre punti dal duo di testa c'è proprio il club sassarese che insegue il primo posto ma deve conservare la terza piazza dall'attacco del Latte Dolce. «Fino a oggi - dice l'ex attaccante della Torres - alla griglia dei playoff non ci abbiamo mai pensato. Ci sono ancora tre partite e nove punti in palio, la matematica non ci dà per spacciati nella corsa al primo posto e siamo consapevoli di poterci giocarci questa piccola possibilità. Per i playoff c'è ancora da aspettare ma se saranno spareggi ci metteremo la stessa intensità e voglia di arrivare il più lontano possibile che abbiamo messo finora». Quei tre punti di distacco potrebbero essere cercati nei due recenti passi falsi contro Fertilia e Valledoria per non andare troppo indietro alla sconfitta di Alghero di inizio girone di ritorno. «C'è il rammarico per non aver sfruttato delle occasioni nel migliore dei modi - ammette Pulina - ma il calcio è questo, ti toglie e ti dà; se non avessimo fatto i piccoli passi non saremmo arrivati a questo punto. Dopo aver fatto quei due o tre passi falsi durante l'anno ci siamo detti che avremmo dovuto raggiungere il risultato massimo possibile e ci sta anche che come il Muravera sia stato avanti per molta parte del campionato ora si ritrovi a giocarsi il primo posto col Castiadas, con noi dietro a tre punti».

 

Grande stagione del Ploaghe e grande annata per Michele Pulina, autore di 21 gol senza calciare un rigore. Tante reti ma podio lontanto perché, prima dell'attaccante che in Sardegna ha vestito le maglie di Torres, Santa Teresa di Gallura, Tempio, Tavolara e Castelsardo, ci sono Stocchino (22), Figos (23), Nieddu (27), Nurchi (28) e Mesina (30): «È la prima volta che arrivo a questa quota e sono lontanissimo dal capocannoniere, questo dimostra che l'Eccellenza sarda offre attaccanti di valore. Io ho giocato tanti anni fuori dalla Sardegna, Mesina e Nurchi sono ragazzi giovani e meritano una chance nel calcio che conta». Per Pulina, che ha giocato in serie D con Frosinone, Casertana, Imperia, Uso Calcio, Cecina, Feralpi, Gavorrano, Viterbese, Borgo a Buggiano e Bogliasco, una condizione fisica intatta nonostante la carta d'identità dica 35 anni compiuto lo scorso 16 marzo. Il segreto di questa longevità? «La passione per questo sport perché, dopo aver fatto una scelta lavorativa, il calcio non dico che sia un hobby ma resta una passione che è stata in precedenza un mestiere. A Ploaghe poi c'è un grande gruppo, ci si allena in serenità ridendo e scherzando, tutto questo aiuta tanto nei momenti di difficoltà ad essere più leggeri. L'entusiasmo si crea anche con questo tipo di approccio al calcio».

In questo articolo
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Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
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