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Marcello Angheleddu, centrocampista, Samassi
«Monastir in salute, saremo concentrati al massimo»

Il Samassi in ripresa, Angheleddu: «Non ci facciamo illusioni, la strada è ancora lunga ed è prematuro parlare di playoff»

Il Samassi restituisce tre dei quattro schiaffi subiti nella gara di andata dallo Stintino, violando il campo dei biancocelesti di Udassi, fino ad ora imbattuto. I mediocampidanesi hanno costruito il loro successo per 1-3 nel primo tempo, per poi difenderlo con le unghie e con i denti nel secondo e sferrare così il colpo decisivo con Aru a venti minuti dalla fine. Per Marcello Angheleddu, faro del centrocampo samassese e per esigenza difensore centrale, è stato determinante l'approccio iniziale: «Per noi la partita si è incanalata subito sui binari favorevoli. Abbiamo trovato il vantaggio su rigore dopo nemmeno un minuto di gioco e al quarto d'ora circa, abbiamo addirittura raddoppiato potendo poi gestire il risultato. Lo Stintino è una squadra forte, così come l'avevamo lasciata nella gara di andata e la sua forza, è stata quella di rimettersi in carreggiata, riducendo le distanze col rigore trasformato da Doukar. La nostra bravura, invece, è stata quella di difenderci compatti e di sfruttare le ripartenze e una di queste per loro è stata letale. Quando mancavano circa venti minuti abbiamo messo al sicuro il risultato col gol di Aru, bravo a portare al termine, una bella azione di Nurchi».

 

Proprio Nurchi, è stato uno dei migliori in campo, doppietta e assist per il definitivo 1-3 di Aru. «Sergio è un giocatore formidabile – ammette Angheleddu – gioca molto sulla profondità e ha nella velocità e nella tecnica le sue armi migliori. Nel primo gol è stato freddo e preciso nel realizzare il rigore concesso dopo nemmeno un minuto. Nel secondo si è fatto trovare pronto a colpire di testa e a girare a rete l'angolo di Dessena. Nel terzo, quello segnato da Aru, c'è praticamente tutto il suo marchio di fabbrica». Angheleddu, causa forfait all'ultimo momento di Vignati, ha dovuto cambiare ruolo: «Fabio ha avuto un problema nel riscaldamento e sono scalato dietro, ricoprendo il ruolo di difensore centrale. Negli ultimi anni, l'ho fatto diverse volte. Cerco di arrangiarmi e adattarmi il più possibile, rendendomi sempre disponibile a qualsiasi cosa che il mister mi chiede di fare. Domenica, in coppia con Bruno Frongia, c'è stata un'intesa perfetta e alla fine è andato tutto bene».

 

I mediocampidanesi hanno messo alle spalle le difficoltà iniziali come conferma la quinta vittoria nelle ultime sette partite. «Abbiamo iniziato bene il campionato battendo Ghilarza e Orrolese, poi è subentrato un calo di risultati, dovuto ad una serie di infortuni coincisi tutti nello stesso periodo e che ci ha portato a giocare in situazioni di difficoltà e di emergenza, visto e considerato che non abbiamo una rosa lunga. Col recupero degli infortunati e l'arrivo di giocatori importanti per la categoria, ci siamo messi al passo anche se non ci facciamo illusioni, la strada è ancora lunga e bisognerà lavorare ancora tanto». Il Samassi ora sembra aver messo nel mirino il quinto posto. «Mi sembra prematuro parlare di playoff – frena l'ex Tortolì e Lanusei – non dobbiamo guardare la classifica ma dare il meglio gara dopo gara. Dobbiamo affrontare i problemi e le difficoltà con serenità ed equilibrio sia noi che andiamo in campo che il mister che ci guida dalla panchina. Alle spalle abbiamo anche una grande società che ha dimostrato una serietà esemplare, continuando a credere nel progetto. Ci ha chiesto grande impegno per fare un girone di ritorno dignitoso, non ci ha mai fatto pressioni sia per raggiungere playoff sia per stare davanti a tutti. Sono stati più gli addetti ai lavori a darci inizialmente l'etichetta di favoriti».

 

Nel cambio di rotta degli uomini di Busanca, sono anche stati fondamentali gli acquisti della finestra del mercato invernale: «Marco Manis, che è arrivato a ottobre, e Vignati sono due giocatori esperti che hanno un grosso impatto sia in campo che fuori. Inoltre Fabio ha fatto quattro gol in tre partite e per un centrale difensivo direi che non è male. Illario è un ragazzo del 96' che ha grosse doti, sia fisiche che tecniche e da quando è arrivato sta facendo molto bene. Per ultimi, ma non per ordine di importanza, per quanto riguarda i nuovi arrivati, vorrei citare anche Vieira Passoni, un brasiliano classe 97' di grande prospettiva e che domenica contro lo Stintino ha fatto un gran lavoro davanti e Mariano Atzeni, un secondo portiere di grande affidabilità, che ha portato molta energia positiva all'interno di tutto il gruppo». Il Samassi vuole continuare il suo trend positivo di risultati e domenica ritornerà nel suo impianto di via Togliatti ospitando la Kosmoto Monastir: «Finalmente dopo quattro lunghi mesi abbiamo ottenuto l'autorizzazione dall'Amministrazione Comunale e giocheremo per la prima volta in casa, dopo aver peregrinato in diversi impianti del circondario. Invito perciò tutti i nostri tifosi e simpatizzanti ad accorrere numerosi e a sostenerci, abbiamo bisogno anche del loro tifo e del loro calore. La Kosmoto Monastir, come noi d'altronde, sta attraversando un ottimo momento di forma e a dicembre si è rinforzata parecchio con gli acquisti di Cacciuto, Melis, Todde, Cocco e Chessa, tutti giocatori di gran valore. Loro in questo 2018 hanno ottenuto due ottimi risultati. Sarà una partita molto tosta e difficile, da affrontare con la massima concentrazione, viste le qualità e il momento di salute dell'avversario». Andrea Benenati

In questo articolo
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2017/2018
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