«Addio di Usai? Ci serviva a tempo pieno»
Il San Vito è convalescente, ma Padiglia vede la luce: «Puntiamo sulla difesa, sono convinto che i gol arriveranno»
Le difficoltà in casa San Vito non mancano di certo, dopo 540' infatti la casella delle vittorie mette in mostra un inequivocabile 0, ma mister Padiglia, che l'anno scorso ha condotto i suoi ad una clamorosa promozione, demolendo senza mezzi termini la concorreza, vede il bicchiere mezzo pieno ed analizza con spiccato buon senso il momento dei suoi, che nell'ultima uscita stagionale hanno portato a casa un punto dalla delicata trasferta contro il Sant'Elena.
«E' una squadra molto giovane che si è affacciata per la prima volta in questo campionato. In rosa ci sono diversi elementi all'esordio nella categoria, ed è normale pagare un po' sul piano dell'esperienza».
I problemi maggiori, almeno sino a questo momento, riguardano i gol all'attivo, soltanto 2, davvero pochi.
«L'infortunio di Sanna – spiega Padiglia - è stata una vera e propria mazzata, puntavamo tantissimo su di lui, considerato che si trattava dell'unico attaccante di ruolo presente nell'organico. Temo che la sua stagione sia ormai compromessa, dovremo farcene una ragione. C'è stato poi il taglio di Usai, una seconda punta, che in pratica ci ha costretto a rinunciare definitivamente agli uomini più rappresentativi nel reparto offensivo».
Il tecnico si sofferma sui motivi che hanno portato all'addio con il forte ed esperto bomber.
«Il giocatore non si discute: è stato scelto personalmente dal sottoscritto perchè ammiro tantissimo le sue qualità. Purtroppo ha diversi impegni, tra il lavoro e la famiglia, che lo condizionavano pesantemente.
A noi serviva un ragazzo che fosse sempre presente agli allenamenti e alle partite, lui faticava a garantire questo aspetto, almeno è quanto emerso nelle prime cinque gare. Non potevamo permetterci il lusso di tenere in squadra un giocatore part-time; non è stata assolutamente una scelta tecnica, anzi».
La società è stata costretta a correre ai ripari:
«Sono stati rimpiazzati con dei giovani, che stanno sicuramente facendo bene sul piano dell'impegno, ma in Promozione spesso questo fattore non basta. Costruiamo molto più di quanto poi effettivamente viene realizzato».
Il tecnico ha però già le contromosse da adottare, almeno a livello tattico.
«Sto lavorando particolarmente sui movimenti con Luca Padiglia, Davide Cuccu e Fabio Melis, quest'ultimo veniva da diversi mesi di stop forzato a causa di diversi acciacchi. Mi porto dentro la convinzione che potranno darci un contributo importante.
Abbiamo tempo sino a dicembre – precisa -: se continueranno nel loro processo di crescita e dimostreranno, aspetto più importante, di poter reggere il peso di questa responsabilità, sarà tanto di guadagnato, altrimenti cercheremo di piazzare qualche colpo nel mercato di riparazione.
Quello che ci serve è un attaccante che sappia far salire la squadra e occupare bene l'area avversaria».
Il club non può permettersi, tra le altre cose, grossi investimenti a livello economico.
«Il San Vito ha scommesso quasi totalmente sui giovani locali, ad esclusione di tre ragazzi che arrivano da Cagliari. Per noi è un vanto, ci fa immensamente piacere. Il primo obbiettivo è lavorare di pari passo con il nostro paese».
Se l'attacco tentenna preoccupantemente, lo stesso non si può dire per la retroguardia, capace di esprimersi ad altissimi livelli.
«Per il momento -conferma - facciamo grande affidamento sulla nostra difesa, la migliore del torneo.
Gli uomini che compongono il nostro pacchetto arretrato sono gli stessi che hanno dato ampie garanzie nella passata stagione. Il nostro cammino al momento è questo, inutile nascondersi».
C'è da dire che la fortuna non è sicuramente dalla vostra parte:
«All'appello ci mancano 5 punti: domenica scorsa ad esempio al 90' abbiamo fallito un clamoroso gol a porta vuota, il pareggio è sicuramente il risultato più giusto, ma si sa, nel calcio contano gli episodi; in quell'occasione siamo stati sfortunati, mentre contro il Guspini, in pieno recupero, ci è stato annullata la rete del 3 a 2 a parer mio regolare, solo il guardalinee la pensava diversamente, considerando che l'arbitro lo aveva convalidato. Nella partita precedente con il Sant'Elia ci siamo letteralmente divorati un'occasione limpidissima, sempre a porta vuota».
L'unica sconfitta è stata quella rimediata contro la capolista.
«Probabilmente abbiamo fatto la partita più bella del campionato, concedendo pochissimo ai nostri avversari, se si esclude un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo».
La beffa si è materializzata nel finale, al 96' .
«Su un'uscita sfortunata del nostro portiere, la Monteponi ci ha punito in maniera cinica; va così, lo sappiamo».
Domenica affronterete il Siliqua, una squadra ferita e presumibilmente rabbiosa dopo aver perso la vetta della classifica
«Sono sereno: non vestiremo i panni della vittima sacrificale di turno. Ci presenteremo alla sfida, però, nel momento peggiore: Floris, il centrale difensivo ed uno dei perni assoluti del San Vito, sarà squalificato, idem Locci. Fontana, uno degli elementi di maggior esperienza, ha rimediato un brutto stiramento nell'ultima uscita e non sarà, quasi certamente, della partita».
Tra tanti imprevisti, c'è spazio anche per una bella notizia.
«Probabilmente faremo l'esordio nel nostro campo, a San Vito, con il terreno completamente rinnovato, in erba naturale».
Padiglia carica i suoi:
«L' intenzione è quella di fare un bel regalo ai nostri tifosi; troveremo comunque una compagine importante, decisamente più attrezzata di noi, costruita per vincere il campionato.
Rispetteremo gli avversari, ma senza paura: se non giochi con personalità e con determinazione, i punti non arrivano».