«Puntiamo alla salvezza ma possiamo diventare la guastafeste»
Per il Seulo è buona la prima, Floris: «Vincere all'esordio fa sempre piacere, dovevamo dimenticare in fretta l'eliminazione dalla Coppa»
Archiviata la breve ma significativa parentesi con l'Abbasanta, Lello Floris si tuffa con il massimo dell'impegno nella nuovissima avventura targata Seulo: un progetto ambizioso, una vera e propria sfida che il giovane tecnico non poteva lasciarsi sfuggire. L'inizio tuttavia non è stato dei più dolci, con l'eliminazione dalla Coppa Italia, arrivata per mano dell'Idolo, che ha macchiato l'avvio di stagione dei bianco-rosso-blu, bravissimi però a riprendersi, soprattutto sul piano mentale, all'esordio del campionato, con il netto successo, 3 a 0 il finale, sul difficilissimo campo del Quartu 2000 (già al cambio della guida tecnica). Tre punti importanti che danno fiducia ad un ambiente giovane e profondamente rinnovato, con la squadra che punta ad una stagione importante e ricca di soddisfazioni.
«Dovevamo dimenticare in fretta il ko di Coppa – ammette Floris – anche se penso che per quanto fatto vedere nel doppio confronto, ai punti avremmo meritato di passare il turno; peccato perché ci tenevo tantissimo ad andare avanti, ma dobbiamo farcene una ragione. A livello logistico non sarebbe stato semplice per noi giocare il turno infrasettimanale a Bari Sardo o a Dorgali, queste gare però ti permettono di provare nuove soluzioni e dare spazio ai giovani, noi in rosa ne abbiamo tanti, dei talenti davvero interessanti. Gli impegni ufficiali ti aiutano a crescere sul piano mentale e fisico, in maniera maggiore rispetto agli allenamenti in cui alla fine riprovi sempre le stesse cose».
Massima concentrazione per il campionato dunque, con l'avvio che è stato praticamente perfetto. «Abbiamo iniziato piuttosto bene, è vero: la prima gara nasconde sempre tante insidie, non sai mai a che livello sei arrivato con la preparazione, lo stato di forma generale è sempre un'incognita». La partita è stata dura. «Giocare su un campo in terra battuta non ci agevola di certo, domenica era una giornata strana, molto calda ma con il cielo coperto. Ho visto un buon approccio alla gara da parte dei miei, non è mai facile vincere, ma credo che noi l'abbiamo fatto meritatamente».
Decisivo il contributo, come spesso capita, di Tore Boi, a segno con una doppietta. «Ancora non è al top della forma, può crescere tantissimo sul piano della condizione, ma si sta allenando molto bene. Purtroppo sta facendo i conti con qualche acciacco, proprio per questo cerco di centellinare il suo impiego. È un giocatore di altra categoria, lo conosco da quando era giovanissimo ma prima d'ora non avevo mai avuto la fortuna di allenarlo. È il classico attaccante che appena tocca palla può risolverti la partita, un discorso che vale anche per Marco Marcialis, che avevo incontrato da avversario diverse volte». Floris non nasconde l'entusiasmo per il bomber di Nurri. «Sono sorpreso per la dedizione al lavoro che mostra e per l'impegno; non è facile trovare degli atleti così professionali, considerando anche che ha 35 anni, così come Tocco. Sono i primi ad arrivare all'allenamento e gli ultimi ad andarsene, è bello vedere come si divertano ancora così tanto a giocare a calcio».
La società ha regalato al tecnico un organico di ottimo livello. «In estate ho avuto diverse richieste, ma il Seulo si è mosso per primo. Volevano stravolgere completamente il loro progetto, puntare forte sui giovani, soprattutto quelli della zona. Abbiamo cercato ragazzi promettenti nei vari paesi limitrofi: Villanovatulo, Nurri, Barumini, Genoni; non dimentichiamo che Seulo conta 800 abitanti, le risorse sono ovviamente limitate in questo senso. Proprio per questo dico che il direttore sportivo e il presidente hanno fatto un bellissimo lavoro, considerando il budget ridotto».
Per Floris si tratta di un ritorno in Promozione dopo la bellissima parentesi in Prima sulla panchina dell'Abbasanta. «Ci tengo a salutarli e ringraziarli pubblicamente: sono stato benissimo, un ambiente eccezionale; auguro a tutti loro di poter raggiungere presto il salto di categoria , ho conservato un ottimo rapporto con tutti, ci vogliamo un bene dell'anima. Per me quell'esperienza rappresenta un trampolino di lancio, se sono qui è anche grazie a loro». Dopo un mese di lavoro è già tempo di stilare un primo bilancio: le sensazioni, per il momento, sono assolutamente positive. «Un allenatore di solito è portato a dire che manca sempre qualcosa, io invece mi ritengo molto soddisfatto, soprattutto dei giovani: ci sono alcuni elementi, del '98 e del '99, che possono fare davvero grandi cose, negli ultimi anni si stavano un po' allontanando da questo mondo, il fatto di averli recuperati ci riempie di orgoglio».
La stagione è iniziata da appena novanta minuti ma il livello generale del torneo sembra essere altissimo. «Anche se sono giovane è ormai da diversi anni che seguo tutti i campionati regionali e penso proprio che quest'anno ci sia un incremento della qualità media delle squadre, discorso che riguarda anche il girone del nord. Ci sono tante compagini ben attrezzate, l'abbassamento del numero di fuori quota da schierare obbligatoriamente ha liberato diversi spazi, così molti giocatori sono scesi dall'Eccellenza, che comunque è sempre una categoria molto impegnativa, alla Promozione». L'obiettivo del Seulo è chiaro. «Cercheremo di salvarci il prima possibile, poi magari ci ritaglieremo un ruolo da guastafeste. Molti ci danno tra le favorite, non è una questione di scaramanzia ma posso dire che non siamo una squadra costruita per vincere. Prima dobbiamo seminare, una realtà piccola come la nostra altrimenti non avrebbe futuro, e aspettare che i nostri giovani talenti sboccino e maturino. Con il passare del tempo, se ci saranno le condizioni e le risorse, proveremo a rifondare il settore giovanile: sono convinto che sia l'unica strategia da adottare per abbattere i costi di gestione di un club».
Per la vittoria finale, i nomi sono i soliti. «Dico Siliqua e Carloforte su tutte, già dopo la prima giornata i valori in questo senso stanno uscendo fuori. Ci sono tante formazioni interessanti e competitive: penso all'Idolo, al Barisardo di Cannas che nonostante il gruppo rinnovato sta già facendo registrare cose importanti. Ho visto all'opera anche il Gonnos e l'Arbus e mi hanno sorpreso in positivo, ma è troppo presto per sbilanciarsi in certi pronostici. Quelle che ho citato comunque partono davanti a tutte nella corsa al titolo».
Nel prossimo turno, Boi e soci affronteranno l'Arborea, che si presenterà al “Comunale San Giuliano” di Villanovatulo con il dente avvelenato dopo il ko rimediato all'esordio contro il Siliqua di Cacciuto. «Li conosco molto bene, compreso il loro allenatore: l'anno scorso abbiamo dato vita ad un testa a testa avvincente, davvero una bella sfida sportiva. Domenica avevano molte assenze, il fatto che abbiano perso di misura contro un'autentica corazzata, tra le più serie candidate alla vittoria finale, dovrebbe darci l'idea dell'avversario che andremo ad incontrare. Non sono spaventato, ma sono consapevole del loro valore: una società seria, un tecnico valido e competente e un parco di giocatori che vanta diverse esperienze in questi palcoscenici». Per conquistare i tre punti servirà fare il massimo. «Non sarà una partita semplice, noi vogliamo fare bella figura all'esordio in casa, di fronte al nostro pubblico; ci aspettiamo che i tifosi siano sempre più numerosi: Villanovatulo, dove peraltro ci alleniamo, occupa una posizione centrale, più facile da raggiungere per le persone del circondario». Floris vuole mantenere alta la concentrazione dei suoi. «Ai ragazzi l'ho già detto: mancano 29 partite, concentriamoci su un passo alla volta».
L'allenatore è fiducioso in vista della prossima sfida. «Come ti dicevo prima, sono assolutamente soddisfatto del lavoro fatto sino ad ora, il bilancio è molto positivo, stiamo bene, non abbiamo accusato particolari infortuni durante la preparazione, che in fondo è la cosa che più mi interessa. Ho quasi tutti i ragazzi a disposizione se si esclude qualche acciaccato, che ad inizio stagione ci può stare. La condizione generale non può essere al 100%, qualcuno è più avanti, qualcun altro raggiungerà il top tra due mesi, ma le cinque sostituzioni a disposizione permettono di coinvolgere un po' tutti. Per il resto, c'è tanto lavoro da fare, e in fondo siamo qui proprio per questo. Quando cambi molto, come è successo a noi, rischi di pagare qualcosa, sia in campo che nello spogliatoio: le partenze di Trogu, Milia, Aresu e Palmas potevano lasciare strascichi pesanti, noi ci siamo mossi in tempo e abbiamo fatto tutte le mosse giuste in questo senso».