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Il Tonara risorge grazie ai gol di Cristian Sanna: «La doppietta al Valledoria? Bella, l'importante era vincere. A centrocampo come al Cagliari, ora mi diverto»
«Sento la fiducia di tutti, 6 gol non sono pochi»

Il Tonara risorge grazie ai gol di Cristian Sanna: «La doppietta al Valledoria? Bella, l'importante era vincere. A centrocampo come al Cagliari, ora mi diverto»

Prima un siluro da 25 metri all'incrocio dei pali, poi una punizione con palla piazzata sopra la barriera. Così Cristian Sanna ha messo la firma pesante nel ritorno alla vittoria del Tonara dopo 5 giornate nello scontro diretto col Valledoria. Due gol di rara bellezza conditi da una prestazione super, come da inizio campionato sta abituando il 23enne di Belvì cresciuto nelle giovanili del Cagliari con Sandro Loi, il suo primo maestro in rossoblù.

Cristian Sanna, doppietta al Valledoria e 6 gol in 10 gareSono tanti i piccoli segreti che stanno dietro il rendimento ottimale dell'attaccante-fantasista tornato al suo ruolo di centrocampista, a volte interno e a volte co-regista con Peppe Atzori. «Finalmente sto giocando nella posizione che avevo quand'ero al Cagliari - dice Sanna - ringrazio il tecnico Lello Floris che mi ha riportato nel ruolo dove mi sento di poter incidere di più in partita». Dopo la Primavera coi rossoblù l'esperienza in serie D col Progetto Sant'Elia. «Da esterno - ricorda - come sempre si fa con i fuoriquota. Al secondo anno di Sant'Elia, la mia miglior partita fu in casa della Casertana, quando giocai regista. Noi quasi retrocessi e loro secondi e in grande ascesa, il nostro 1-1 consegnò di fatto il campionato alla Torres. L'errore è stato che avrei dovuto continuare a fare il centrocampista, anche a costo di giocare meno». E così sono sfumate pure alcune ghiotte opportunità: «Potevo andare ad Ascoli o Tuttocuoio e avrei fatto la serie C. Se avessi avuto allora la testa di adesso... Ma nel calcio non si sa mai, io ci credo, spero di non infortunarmi e di continuare così. Poi fai una stagione da protagonista in serie D e puoi ritrovarti nei professionisti. D'altronde Virdis è tornato nei professionisti dopo il grande girone di ritorno fatto al Sant'Elia con l'arrivo di Mereu. Il calcio è strano, ci sono giocatori che sbocciano tardi, uno come me matura a 24-25 anni, prima esplodono solo i fenomeni».

 

Scorrendo la classifica cannonieri dell'Eccellenza, dopo i vari bomber come Borrotzu, Argiolas, Ibba, Falchi e Spano, a quota sei c'è proprio Cristian Sanna. Arretrando la posizione sta segnando come non mai: «Non li ho fatti nemmeno l'anno scorso in Promozione da mezzapunta, perché giocando spalle alla porta prendevo solo calci. Spero di arrivare almeno in doppia cifra, un bel traguardo da centrocampista». Ora diventa imprendibile quando si lancia dalla trequarti difensiva verso la porta avversaria: «Stando in mezzo al campo mi è tornata la voglia di giocare a calcio. Ora penso ad allenarmi, con grande voglia ma senza pressioni, quello che verrà verrà. Mi godo il fatto che i miei compagni sono contenti e mi danno importanza, mi scrivono messaggi e mi incoraggiano, sono cose che ti fanno piacere». Da centrocampista centrale ha giocato domenica scorsa così come nel turno precedente in trasferta con l'Atletico Uri. «In casa della capolista abbiamo fatto un grande primo tempo, se avessimo avuto una punta di ruolo avremmo segnato due o tre gol». Le assenze di Manca e Calaresu hanno portato il tecnico Floris a schierare un centrocampo in linea col doppio regista. «Io e Peppe Atzori in mezzo al campo recuperiamo sempre le seconde palle, siamo intelligenti e possiamo fraseggiare bene». Senza un vero interditore non è rischioso. «D'altronde - evidenzia Sanna - il mister ci dice che se la palla ce l'abbiamo noi diventa impossibile che ce l'abbiano gli avversari». Ma l'ex Nuorese attende il rientro degli attaccanti: «Calaresu ci dà profondità, Manca è bravo con le sponde, abbiamo fatto il settore giovanile al Cagliari, abbiamo l'intesa e si vedeva prima che si facesse male alla caviglia nella gara col San Teodoro. Ora sta riprendendo a correre, presto sarà di nuovo in campo. Ne gioverebbe anche Littarru, un ottimo '98, ma troppo solo in avanti nelle ultime due partite. Senza dimenticare Riccardo Sanna, bravissimo da esterno. Sono contento che abbia segnato col Valledoria, siamo amici, si sta riprendendo dopo un periodo non brillante anche perché ha più fiducia»

Cristian Sanna è cresciuto nel Cagliari, ha giocato con Sant'Elia, Nuorese e Selargius

Domenica scorsa col Valledoria è arrivata la doppietta nel gara in cui non avrebbe dovuto giocare. «Il giorno prima è morta mia nonna, ero legatissimo. Mister Floris mi ha detto: "Vai in campo, segna e dedica il gol a tua nonna". Ho giocato anche per dare un segnale alla squadra, attraversavamo un periodo difficile ed era uno scontro diretto. Nella ripresa, dopo il loro pareggio, stavamo rischiando, per fortuna ho fatto due gol. Nel primo avevo tanto rabbia che poi ho scaricato in quel tiro da 25 metri; sulla punizione, defilata sulla sinistra, ho chiesto a Peppe Atzori se me la lasciava battere. Ed è arrivato il 3-1». Il tutto frutto anche del lavoro fatto in palestra: «Per migliorare la forza esplosiva nelle gambe, un bel lavoro indirizzato dal prof Alessio Mameli, sento la gamba meglio». Un'altra gara da incorniciare. «Non avevo mai giocato così, sto bene fisicamente e ho la fiducia dei compagni, del tecnico, dei dirigenti, dei tifosi e cerco di ripagarla. Mi è tornata quella passione che avevo perso nell'ultimo periodo. E poi giocare nel mio ruolo è bello». All'orizzonte c'è il derby col Taloro che ha appena messo un piede in finale di Coppa Italia battendo 3-0 la Ferrini. «Non è facile, è una gara sentita, senza pronostico, Gavoi dista una trentina di chilometri da Tonara, loro sono tanti anni in Eccellenza, noi una matricola assoluta. Però non si sa mai, recuperiamo Calaresu dopo la squalifica e, forse, qualche infortunato. Possiamo dire la nostra e vincere». Perché la classifica ancora è precaria. «A dicembre ci rinforziamo, a Tonara nessuno vuole retrocedere. Da qui fino a Natale abbiamo tanti scontri diretti, dobbiamo fare punti anche senza la grande prestazione, basta ricevere i complimenti da tutti ma poi avere in tasca zero punti».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
10 Andata