Salta al contenuto principale
Cannonau Jerzu
«C'è tanta voglia di dimostrare quanto valiamo»

Jerzu, è sfida alla vetta, Guerriero: «A Cardedu con determinazione e umiltà»

Il Cannonau Jerzu riassapora il gusto della vittoria grazie all'1 a 0 rifilato alla Castor di Tortolì, nel turno infrasettimanale andato in scena lo scorso otto dicembre. Un successo prezioso, che arriva dopo il doloroso ko interno rimediato contro la Ferrini Quartu e dopo il pareggio pirotecnico maturato nel confronto d'alta quota contro la prima della classe Baunese. I biancoverdi continuano ad attraversare un momento d'oro, con il secondo posto in tasca, a quota 22, e la vetta distante appena una lunghezza.

Per mister Marcello Guerriero si tratta di una stagione entusiasmante, almeno sino a questo momento, ed i motivi sono molteplici; stando ai numeri raccolti dai biancoverdi, del resto, ci sono tutte le premesse per una seconda parte di campionato altrettanto buona. Il 2022 si chiuderà con il botto: l'ultima uscita dell'anno, infatti, vedrà Daniel Muceli e soci impegnati nel derby in casa dell'altra capolista del girone A, il Cardedu di Boi, che nelle ultime settimane ha innestato le marce alte.


«A dire la verità la nostra prestazione contro la Castor di Tortolì è stata pessima; abbiamo giocato molto male — ammette senza troppi giri di parole mister Marcello Guerriero — soprattutto per quanto riguarda il secondo tempo. Credo che dipenda dal fatto che cinque giorni prima avevamo fatto una partita sensazionale contro la Baunese, molto tirata sino all'ultimo secondo, dove siamo riusciti a passare dall'1 a 0 al 2 a 4, ma poi siamo stati raggiunti. È stata una gara decisamente impegnativa, sia sul piano fisico che su quello nervoso, un piccolo calo di tensione in questi casi ci può stare. Magari abbiamo preso un po' sottogamba i nostri avversari, i motivi possono essere tanti, l'unica cosa certa è che non ci siamo espressi sicuramente come ci è capitato di fare molto spesso in passato».

Il Cannonau Jerzu ha dimostrato di poter tenere ottimamente il campo anche contro un'autentica corazzata come quella guidata da mister Mereu.
«Siamo andati a Baunei proprio con quell'intento, nel corso della settimana ci siamo preparati per disputare una partita all'attacco ed è così che li abbiamo messi in grande difficoltà. Si, ero fiducioso che potesse venire fuori una bella gara e, soprattutto, una grandissima prestazione da parte nostra, anche perché ci eravamo allenati con tanta intensità. La Baunese, comunque, ci ha messo del suo: hanno giocato molto bene, non ci siamo sicuramente annoiati in quell'ora e mezzo».

L'allenatore dei biancoverdi applaude i suoi.
«Abbiamo tanta voglia di dimostrare quanto valiamo; i ragazzi sono molto coinvolti dal progetto del club, è una cosa positiva. Qui a Jerzu, del resto, viviamo in una sorta di paradiso: ho a disposizione un gruppo eccezionale, la dirigenza non ci fa mancare nulla e c'è un rapporto ottimo; con queste premesse è più facile lavorare bene. In un certo senso stiamo proseguendo con il discorso dell'anno scorso, quando una squadra di ragazzini ha chiuso al terzo posto in classifica. A dire la verità — precisa — ci è rimasto un po' di amaro in bocca, con il Barisardo che ha rimediato l'unica sconfitta della propria stagione a Galtellì, contro ogni pronostico; se le cose fossero andate diversamente saremmo stati ripescati in Promozione, da secondi in classifica, giusto per chiarire meglio l'impresa che abbiamo sfiorato».

La nuova stagione è incominciata con qualche dubbio.
«Legato, principalmente, alla forza delle squadre impegnate nei vari gironi: le compagini del cagliaritano, di solito, hanno un tasso tecnico più alto rispetto a quelle ogliastrine e a quelle del centro Sardegna, dunque c'era un po' la paura di non essere in grado di affrontare al meglio la situazione, invece stiamo dimostrando tutta la bontà del nostro progetto: quello che abbiamo fatto l'anno scorso non è stato un caso e non è dipeso dalla debolezza degli avversari».

Il Cannonau Jerzu sta viaggiando forte, con grande continuità nei risultati.
«Peccato solo per il ko rimediato contro la Ferrini, in casa: nei primi 10' abbiamo subito due tiri e incassato due gol; ci abbiamo provato ma non siamo riusciti a raddrizzare il match, anche per merito del loro portiere, che ha disputato una partita eccezionale. Dobbiamo mettere nel conto che non siano perfetti e, soprattutto, che non spetta a noi vincere tutte le partite».
Il 2 a 2 piazzato nel match contro il Calcio Pirri, alla quinta giornata, ha dato una bella iniezione di fiducia a tutto l'ambiente.
«Contando poi che abbiamo fallito un calcio di rigore a 10' dal termine, forse anche meno; però in quella circostanza ci siamo davvero resi conto di potercela giocare con tutti. Detto questo, dobbiamo stare attenti a non perdere di vista il nostro obiettivo: non pensiamo alla vittoria del campionato, ma a fare bene settimana dopo settimana, un allenamento per volta, una partita per volta. Solo così possiamo sperare di andare avanti».

Per quanto riguarda il mercato di riparazione, il club ha concluso due operazioni importantissime in entrata.
«Sono arrivati Labagnara e Laconi, due elementi di gran qualità, oltre che due persone eccezionali sul piano umano; i dirigenti hanno fatto un grossissimo sforzo in questo senso, ora cercheremo di far integrare al meglio i nuovi arrivati con il resto del gruppo e la sosta capita nel momento giusto in questo senso».
 
All'orizzonte, intanto, c'è la super-sfida d'altissima quota contro il Cardedu di mister Boi.
«Sono curioso di vedere se riusciremo a tenere botta; servirà tanta determinazione e la giusta dose di umiltà e concentrazione, in caso contrario non andremo lontani, anche perché le delusioni lasciano un segno profondo».
I biancorossi sono probabilmente il peggior cliente da affrontare in questo momento.
«In più si tratta di un derby — ricorda Guerriero — un confronto sempre molto sentito da parte delle due squadre. Loro stanno andando a mille, è naturale che abbiano tanta benzina, tanto entusiasmo da mettere in campo».
Guerriero traccia la rotta: «Noi dobbiamo pensare soltanto a fare bene, se poi il Cardedu si dimostrerà più forte, tanto di cappello. Non scenderemo di certo in campo armati di fucile; vogliamo prepararci al massimo e cercare di esprimere le nostre qualità. Certo, un risultato positivo ci permetterebbe di chiudere l'anno nel migliore dei modi e affrontare la pausa con il morale alto»

Tra i giocatori più in forma tra le fila dello Jerzu c'è sicuramente Roberto Serra, una delle rivelazioni più grandi di questo torneo.
«È stato convocato per giocare nella Rappresentativa e, se non ricordo male, si tratta dell'unico fuoriquota che gioca in Prima Categoria; evidentemente ha attirato l'attenzione e se lo merita. Parliamo di un ragazzo eccezionale, che l'anno scorso è stato un po' limitato nel rendimento da diversi problemi fisici: ha dovuto saltare la preparazione ed è rientrato in squadra solo a fine campionato, però ha avuto una media gol mostruosa, con un sei-sette reti nelle ultime sei uscite. Aveva già dimostrato, dunque, tutto il suo valore e quest'anno si sta confermando ad alti livelli».
Guerriero poi aggiunge: «A dire il vero, nell'arco della partita non è continuo con le sue giocate, ma vive di folate improvvise da vero fuori classe. A Baunei, ad esempio, ha realizzato due gol da cineteca, davvero incredibili. Credo che abbia un grandissimo potenziale, fisicamente è un po' leggerino ma in realtà nel calcio di oggi è questa la struttura ideale. È assolutamente devastante nell'uno contro uno, oltre ad essere molto generoso e freddissimo davanti al portiere; è il classico attaccante dal gol facile, uno di quelli che riesce a rompere gli equilibri in qualsiasi momento della gara; per noi è un elemento fondamentale e credo che sia uno dei ragazzi migliori che ci sono in tutto il panorama della Prima Categoria, almeno per quello che ho potuto vedere sino ad ora; ha numeri da autentico fuori-classe. A volte ci fa arrabbiare un po', come è successo giovedì scorso ad esempio, quando avrebbe potuto servire la palla del raddoppio ai compagni, ma con tutto quello che si inventa lo perdoniamo sempre».

Il Cannonau Jerzu può migliorare ancora tanto.
«Come posso migliorare io, in prima persona — precisa Guerriero tra una risata e l'altra — altrimenti si rimane indietro. Certo, possiamo crescere tanto, a partire dalla difesa, considerando che ultimamente ci sono mancati i tre centrali, a partire da Deiana, che doveva scontare una squalifica, sino ad arrivare a Federico Serra e Piras, che ho potuto utilizzare pochissimo a causa di un problema fisico. In questo senso, gli inserimenti dei nuovi arrivati potrebbero risultare fondamentali per il proseguo della nostra stagione».

Gli ogliastrini aspettano di recuperare anche un altro pezzo pregiato della rosa.
«Penso a Daniel Muceli, che è un punto di riferimento in campo così come nello spogliatoio, la nostra guida. Purtroppo ha subito un brutto infortunio, che l'ha costretto a saltare già una partita: credo che dovrà stare lontano dai campi per altre cinque-sei settimane e dunque per altre tre o quattro gare. Quando riavremo tutti a disposizione potremo pensare a continuare nel nostro percorso di crescita; con la squadra al completo aumenterà il tasso tecnico e credo proprio che ci potrà essere più continuità e più qualità nelle giocate, nelle soluzioni finali in avanti».

Guerriero sta affrontando l'ennesima stagione da allenatore con il pieno di entusiasmo, come al solito: gli anni sembrano non passare mai in questo senso.
«Non riesco proprio a vedermi lontano dalla panchina (ride); io mi farei da parte, ci ho provato anche quest'anno ma evidentemente non ci sono riuscito. È vero, comunque, che qui a Jerzu si è creato qualcosa di particolare, un rapporto che va al di là degli aspetti tecnici e dei ruoli, molto più profondo. Forse abbiamo unito le anime. Sto vivendo il periodo migliore della mia carriera, non solo sul piano tecnico ma anche per quanto riguarda i rapporti umani, e tutto questo a prescindere dai risultati, che passano davvero in secondo piano. Le bellissime sensazioni che provo non cambiano se non vinco il campionato; per me si tratta di una storia irripetibile, e il merito va a i giocatori che ho a disposizione e alla società. Ho imparato più cose in questi ultimi tre anni che in tutti gli altri ventisette, o ventisei, non ricordo di preciso quanti sono».

Il tecnico spende parole d'oro per i suoi più stretti collaboratori.
«Devo per forza di cose citare il mio vice, Pierpaolo Cannella, che svolge un ruolo importantissimo; senza di lui la crescita continua della squadra non sarebbe stata possibile. Rispetto all'anno scorso abbiamo cambiato qualcosa, con l'inserimento di diversi ragazzi di Jerzu che arrivano dalla squadra degli Amatori, che milita nel campionato di Seconda Categoria. Quindi ora la nostra rosa è composta principalmente da giocatori locali. I meriti per i risultati che stiamo ottenendo vanno divisi in parti uguali, perché sono il frutto del lavoro svolto dalla società, dallo staff tecnico e, ovviamente, dai giocaotri, che poi sono quelli che scendono in campo. Il tutto è ben sostenuto e supportato dal resto della comunità, a partire dall'amministrazione comunale. Non esagero: qui ho trovato un vero e proprio paradiso calcistico».

 

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2022/2023
Tags:
Prima Categoria
Girone A