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La serie D vista da Affuso: «Arzachena e Porto Torres da vertice, salvezza per Sant'Elia e Budoni, il Selargius soffrirà»
Il tecnico è fermo ai box: «Come dopo Castelsardo»

La serie D vista da Affuso: «Arzachena e Porto Torres da vertice, salvezza per Sant'Elia e Budoni, il Selargius soffrirà»

Senza panchina ma con la competenza qualificata per parlare di serie D e dell’esordio delle cinque squadre sarde, compreso quel Porto Torres che ha guidato per quasi tre anni conquistando un campionato di Eccellenza, due Coppe Italia e due Supercoppe regionali. Rosario Affuso, tecnico campano ma sardo d’adozione (ha appena sposato una cagliaritana) resta fermo ai box nonostante sia tra i migliori tecnici in circolazione nell’Isola e fosse il primo nome nella lista qualora la Villacidrese non fosse fallita. «Sì è vero, leggevo di un interessamento del club campidanese – dice Affuso – ma non ho mai intavolato una trattativa. Comunque, stare fermo già mi capitò dopo il biennio a Castelsardo con la conquista della serie D ed un secondo posto l'anno successivo alle spalle dell'Isola Liri».

 

Mister, sarà una stagione di sofferenza per le cinque squadre sarde?

«Penso di sì, magari non quanto quella appena conclusa nella quale abbiamo pagato dazio con tre retrocessioni. Ora sembra un pelino più abbordabile con due o tre squadre laziali in crisi»

Il primo posto è affare solo del Salerno?

«Sembrerebbe di sì, hanno sfiorato la serie B e ripartono dalla D, faranno 10mila spettatori per le gare in casa ma il campo potrebbe dire cose diverse. Vede molto bene il Pomigliano, ha investito molto e ha appena preso un attaccante importante come Giovanni Cipolla (ex Grosseto, Livorno e Pistoiese, ndr), è una piazza calda ed esigente più di Bacoli che ha tenuto una buona squadra anche se non penso riuscirà a confermarsi sui livelli dell'anno scorso dove ha rischiato di vincere»

C’è qualche speranza per l'Arzachena?

«Ha allestito un organico forte, con questa squadra avrebbe potuto vincere lo scorso torneo. Lotterà comunque per il vertice, Virgilio Perra è un ottimo tecnico e ha fatto un’ottima campagna acquisti: Emiliano Melis è un risolutore unico, i difensori Porcu è Pinna sono un lusso per la serie D, ha preso l’attaccante Cappai e i centrocampisti Di Prisco e Nuvoli che si uniscono ad altri grandi giocatori riconfermati come Angheleddu, Figos e Bonacquisti. Aveva giovani di valore, Paride Pinna e Mastinu, ed ha preso Federico Melis e Pitta»

Gli smeraldini hanno fatto un salto di qualità a livello organizzativo

«Indubbiamente, anche in altri campionati avevano creato budget importanti ma ora hanno imparato dagli errori facendo i passi per tempo, centrando subito i colpi di mercato e facendo un pre-campionato senza lasciare nulla al caso»

Come vede il “suo” Porto Torres?

«Ha fatto due innesti fondamentali. In attacco è arrivato Borrotzu, un grande finalizzatore capace di segnare 18 gol col Tavolara inguaiato tutto l’anno e retrocesso direttamente, se l'anno scorso con Falchi avessi avuto anche lui avremmo centrato di sicuro i playoff che, fino a 5 giornate dal termine era in mano nostra. Poi in difesa è stato preso Demartis, ha quasi 37 anni ma resta un grandissimo giocatore, darà più esperienza al reparto arretrato che ha perso un po’ di prestanza fisica perdendo Nnamani. Le lacune sono state colmate e può ambire al 5° posto, obiettivo dichiarato del presidente Enrico Piras»

Come vede le altre tre squadre sarde?

«Il Sant'Elia è una neopromossa che deve familiarizzare con la categoria, se vuole disputare un campionato da protagonista come vuole il suo ambizioso presidente Cardia ha ancora bisogno di fare mercato per reggere l'urto della serie D. Il Budoni in difesa ha compensato ampiamente la perdita di Pinna con gli arrivi di Palazzo e Nnamani, il centrocampo è sempre buono mentre deve completare l'attacco per poter raggiungere una tranquilla salvezza. Resta comunque la società che più investe nei giovani, ci crede e dà loro il giusto spazio. Il Selargius sa già che sarà durissima senza più giocatori del calibro di Emiliano Melis, Porcu, Di Prisco, Nuvoli e Fedeli. Ora come ora, necessita di tre acquisti, uno per reparto. Un miracolo se eviterà i playout»

Parliamo della prima giornata, due derby e trasferta per il Selargius

«L’Arzachena è favorita sul Budoni, ha fatto un ottimo pre-campionato e vuole partire subito con una vittoria. Non sarà facile però, perché sul sintetico Pau e compagni rendono la vita difficile a tutti. Vedo nettamente avvantaggiato il Porto Torres sul Progetto Sant’Elia, gioca in casa, la quasi totalità della rosa conosce già la categoria mentre i cagliaritani hanno subito troppi infortuni. Il Selargius a Pomigliano non dovrebbe avere scampo ma si sa che chi non ha nulla da perdere può sovvertire ogni pronostico, qualsiasi cosa otterranno i granata da questa trasferta sarà tanto di guadagnato»

Mister, in definitiva quando si potrà riavere una squadra sarda nei professionisti?

«È dura, eccetto l'Arzachena, non sembra ci siano squadre così organizzate per sbarcare in Seconda Divisione. Dobbiamo augurarci che piazze nobili come Sassari e Olbia ritrovino la forza economica per approdare di nuovo in Lega Pro. C’è da dire poi che le difficoltà aumentano se per il campionato di Eccellenza si prendono decisioni in controtendenza col resto d’Italia»

Intende l’aumento a quattro del numero dei fuoriquota in campo?

«Esattamente. Così si sta abbassando di molto il livello del campionato, la trovo una inutile forzatura, un errore clamoroso della Figc che non ha ascoltato chi lavora direttamente sul campo. E se regioni con un bacino d’utenza nettamente più ampio come Lombardia e Campania l'obbligo è ancora di 2 giovani sarà difficile conquistare la serie D attraverso i playoff nazionali così come ha fatto il Selargius o andando in finale di Coppa Italia come feci io a Castelsardo»

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2011/2012
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Girone G
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