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Serie D
Il tecnico: «Fuori dalla crisi stando tutti uniti»

La sosta ferma un Porto Torres in gran forma, Pinna: «Peccato, ma ripartiremo bene a Caserta»

Fermarsi sul più bello non è il massimo ma la sosta anche per il Porto Torres ha i suoi lati positivi, cioè il recupero degli acciaccati e la crescita di condizione di giocatori importanti come Michele Fini. Il tecnico Sebastiano Pinna fa buon viso a cattiva sorte: «Veniamo da due vittorie e sarebbe stato meglio non fermarci però la sosta ti permette sempre di recuperare gli infortunati, uno su tutti Fini, assente 5 mesi e utilizzato part-time nelle ultime gare. Spero si arrivi al suo pieno recupero perché i "grandi" in squadra non sono molti e la loro presenza in questo momento topico del campionato è basilare. Certo, noi sapevamo chi eravamo quando ci siamo fermati e ora non sappiamo come ripartiremo ma, siccome mancano 12 giornate alla fine, dovremo farlo nel modo migliore e con un'attenzione massima».

 

Cosa è successo nelle ultime due gare vinte di fila?

«Il calcio è questo, a volte giochi bene e raccogli poco, il nostro momento-no è durato molto e alla fine è normale che si guardino i risultati con qualcuno che già malignava. Noi siamo rimasti uniti e parlo di giocatori, staff tecnico e società, abbiamo insistito fino a cambiare la tendenza, tirandoci un po' fuori dai bassifondi con queste due vittorie. Ora dobbiamo continuare così, in queste 12 gare non ci si può distrarre perché basta poco per ritrovarti nuovamente sotto»

Il 4-0 sul campo del Palestrina ha sorpreso ma era importante tornare a vincere anche in casa come avete fatto poi contro l'Isola Liri

«Col Palestrina è stata una vittoria eccezionale perché ottenuta avendo in campo tre ragazzi del '95, due del '94 e uno del '93 ma è stato fondamentale vincere in casa perché è lì che abbiamo perso tanti punti, dove abbiamo offerto prestazioni piatte e con poca cattiveria. Ma c'è servito da lezione e lo si era visto già in casa contro la Turris quando abbiamo acciuffato il pareggio al 92'»

Se poi i risultati arrivano con tanti giovani in campo la soddisfazione è enorme

«E lo è per me e la società ma è qualificante per i ragazzi stessi. In Sardegna la serie D deve essere un trampolino di lancio per i giovani, da noi ci sono talenti ma, a differenza di altre realtà del Continente, dove possono attingere dai settori giovanili di squadre professionistiche, da noi bisogna lavorarci di più, avere pazienza e saperli aspettare, coltivandoli ed insegnando loro l'educazione tattica e comportamentale all'interno di un gruppo che vuole raggiungere certi obiettivi. Noi stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato sette mesi fa e il fatto che in prima squadra giochino tanti fuoriquota deve essere il biglietto da visita del programma societario che punta alla valorizzazione dei giovani»

Che possono crescere al fianco dei giocatori esperti che avete in rosa

«La loro disponibilità nella crescita dei nostri giovani è fondamentale per questo è importante per noi ritrovare in squadra un giocatore come Fini»

Uno dei giovani è il portiere Fracassi che sarà titolare a Caserta vista la squalifica di Tore Pinna

«Contro il Palestrina Alessandro ha fatto una partita super ma il difficile è sempre confermarsi, ora deve superarsi. Lui è un ragazzo avanti per l'età che ha, è maturo e già un ometto, disciplinato e rispettoso delle regole. Ha un maestro importante come Tore Pinna che lo sta facendo crescere a vista d'occhio così come il preparatore Pintauro»

Contro la Casertana per?

«Per fare punti, non ci si può fermare neanche contro uno squadrone che a dicembre si è rinforzato ulteriormente e che punta al primo posto reputando la gara contro di noi fondamentale per questo obiettivo. Noi non giocheremo per fare le barricate ma col piacere di fare calcio perché solo così potremo fare risultato»

Facendo magari un aiuto indiretto alla Torres

«Noi giochiamo ovviamente per noi stessi e per fare i punti che ci servono alla salvezza se poi dovessimo fare un favore anche alla Torres, da sardo e da ex rossoblù, è ancora meglio. Noi tutti facciamo il tifo per la Torres affinché torni in Lega Pro perché vorrebbe dire offrire maggiori opportunità di sbarcare nei professionisti ai giovani giocatori sardi»

Il Porto Torres si sta avviando alla salvezza, qual è l'auspicio di mister Pinna per il resto della compagnia sarda?

«Che ci si salvi tutti quanti e le possibilità non mancano nonostante la concorrenza agguerrita di squadre che a dicembre si sono rinforzate mentre noi non abbiamo fatto alcun movimento di mercato. Il Selargius è un gruppo ottimo di giocatori non ha grandi pressioni e in classifica è messo meglio del Sant'Elia che però possono contare su Bernardo Mereu che reputo uno dei migliori tecnici, se non il migliore, in Sardegna. Può ripetere i risultati dell'anno scorso quando salvò la squadra nei playouti»

Il tutto aspettando l'Olbia, favorita alla vittoria finale in Eccellenza

«Io già speravo che i galluresi ce la facessero l'anno scorso vincendo i playoff, ora mi sembra ben avviata per tornare in palcoscenici che più le competono. Sarebbe il massimo se la Sardegna, con la Torres in Lega Pro, confermasse tutte le altre squadre in serie D, più l'aggiunta dell'Olbia e, magari, anche l'altra squadra che in Eccellenza farà gli spareggi nazionali»

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2012/2013
Tags:
Sardegna
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