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Seconda categoria
"Non condivido la regola dei fuori quota"

La Stella Smeralda ha conquistato la salvezza ma mr. Sau promette: "Contro Fulgor SS e Tergu giocheremo al massimo"

Il girone H è sicuramente uno dei più equilibrati della seconda categoria: in vetta alla classifica troviamo, a tre giornate dalla fine, San Giorgio Perfugas e Tergu, a quota 59 punti.
In coda invece, sono 4 le squadre che lottano per guadagnarsi la salvezza: il Funtanaliras Monti, a quota 17, la Fulgor SS con 22 punti, il Tula con 23 e l'Azzanì, che dall'alto dei suoi 28 punti è la formazione che sta sicuramente meglio ma che non può assolutamente permettersi di rilassarsi, visto che con 9 punti in palio la situazione potrebbe cambiare radicalmente.
La Stella Smeralda, salita a quota 36 punti in classifica dopo la vittoria ottenuta per 3 a 1 contro il Golfo Aranci, si trova ad essere, in un certo senso, l'arbitro di questo campionato: nelle ultime due gare affronterà infatti la Fulgor SS e il Tergu, che dovranno assolutamente guadagnare punti per centrare i rispettivi obbiettivi.
Con l'allenatore della squadra, mr. Antonello Sau, abbiamo analizzato il campionato sin qui disputato dai suoi ragazzi e abbiamo cercato di capire quale sia lo stato di forma attuale dello Stella Smeralda in vista dei prossimi, decisivi, due impegni.

 

Mr. Sau, penso sia doveroso partire dalla tragica fatalità che sabato pomeriggio ha colpito Piermario Morosini. Secondo Lei, è stato giusto fermare tutti i campionati?
«Si, si, più che giusto. Sono assolutamente d'accordo.»

 

La Stella Smeralda ha centrato la salvezza con quattro giornate d'anticipo. E' soddisfatto del campionato disputato dalla sua squadra? Puntavate ad un risultato migliore? Quali erano i piani della società ad inizio stagione?
«Sono molto soddisfatto, soprattutto se si considera che la nostra società non può permettersi di rimborsare le spese ai calciatori e proprio per questo fatto non si può pretendere più di tanto dai ragazzi che, tra le altre cose, sono tutti locali. Ciò che ci permette di andare avanti è solo la passione per questo sport.
La nostra rosa è composta da ottimi giocatori, tutti molto seri e disponibili; probabilmente, viste le nostre potenzialità, avremmo potuto fare meglio ma, ripeto, non si può pretendere di più: se ad un ragazzo dai un rimborso spese, questo diventa in un certo senso un tuo dipendente e tu, come un datore di lavoro, puoi giustamente richiedere una disponibilità maggiore. La situazione della Stella Smeralda in questo senso è differente: per farti un esempio, durante le feste natalizie, abbiamo cercato di fare un richiamo di preparazione atletica ma non tutti sono riusciti a liberarsi dai propri impegni; è una cosa comprensibilissima e ci tengo ancora a precisare che i ragazzi si sono comportati in maniera seria e hanno rispettato al meglio l'impegno preso con la società.»

 

Mr. Sau, secondo lei cosa è mancato maggiormente alla sua squadra in questo campionato?
«Forse un po' di fortuna, e sicuramente la continuità di risultati.
Il San Giorgio Perfugas in questo senso, ha fatto della continuità la sua arma migliore e sta tenendo testa al Tergu, che secondo me è la squadra più forte.
Anche l'Oschirese (imbattuta da 14 partite, con 13 vittorie ed un solo pareggio n.d.r.) sta facendo molto bene dal punto di vista della continuità: sono tutte squadre fortissime e molto, molto compatte.»

 

State già pianificando le strategie in vista del prossimo anno? Dove crede possa migliorare la Stella Smeralda?
«Uno degli obbiettivi principali è sicuramente quello di inserire qualche altro giovane nella rosa e di fargli acquisire un po' di esperienza, come per altro stiamo già facendo da qualche partita: la nostra posizione in classifica mi permette di poter impiegare qualche ragazzo proveniente dal nostro piccolissimo vivaio che ha così la possibilità di crescere senza grosse pressioni.
Io mi occupo, fra le altre cose, del settore giovanile dell'Arzachena, che disputa attualmente il campionato di serie D: in quella realtà non tutti i giovani riescono ad approdare in prima squadra così cerchiamo di dare loro lo spazio che meritano qui alla Stella Smeralda, al Palau ed al Luogosanto in prima categoria.»

 

Secondo Lei, quale è stato il pregio più grande della sua squadra quest'anno?
«Sicuramente il gruppo, dei ragazzi davvero eccezionali, è giusto ammetterlo. La nostra forza sono stati loro.»

 

Mr. Sau, c'è una gara in particolare che se avesse la possibilità, rigiocherebbe? Una partita che avrebbe magari potuto cambiare sensibilmente l'esito di questo campionato?
«Il match di andata contro il San Giorgio Perfugas (finita 2 a 1 per il Perfugas n.d.r): vincevamo per uno a zero sino a pochi minuti dalla fine, poi abbiamo commesso due errori fatali e ci hanno preso la partita. C'è rammarico perchè probabilmente è stata una delle più belle partite che abbiamo giocato quest'anno, per di più in trasferta.»

 

Nelle ultime partite di quest'anno affrontate la Fulgor SS in trasferta, impegnata per non retrocedere, e il Tergu, in casa, che si giocherà la vittoria finale del torneo. Come affronterete questi impegni? Come ci si sente ad essere, in un certo senso, arbitri del campionato?
«Affronteremo queste due squadre nello stessa maniera con cui abbiamo affrontato sabato il Golfo Aranci; conosco personalmente l'allenatore e molti dei loro ragazzi, poteva essere tranquillamente una partita da torneo estivo. Ci siamo invece impegnati al massimo e abbiamo segnato tre reti; così sarà per la Folgore e così sarà per il Tergu, anche e soprattutto per una questione di rispetto nei confronti delle altre squadre: non è bello andare molli solo perchè non abbiamo più nulla da chiedere al campionato, è una cosa che non condivido, che non fa parte della mia mentalità sportiva.»

 

Chiudiamo questa intervista con una curiosità: c'è qualcosa che proprio non le piace del calcio dilettantistico?
«Nella nostra categoria non c'è qualcosa in particolare che mi sento di segnalare, penso che le cose tutto sommato vadano abbastanza bene: non ho intenzione di parlare degli arbitri perchè loro sono come i giocatori e possono sbagliare; è inutile accanirsi.
Dalla prima categoria in su invece non condivido la questione riguardante i fuori quota: da istruttore di giovani calciatori nel settore giovanile posso dire che quando un ragazzo è bravo e quindi mostra di avere doti e talento ha la possibilità di giocare e di mettersi in evidenza; con la regola dei fuori quota c'è in un certo senso l'obbligo di schierare in campo il ragazzo, che puntualmente viene sistemato in una zona del terreno di gioco dove può fare, per così dire, meno danni.
In questo modo si rovina il calciatore che passa, da un anno all'altro, dalla condizione di intoccabile della squadra, ma solo per una questione anagrafica, all'essere un elemento inutile, da scaricare.
Questa è una regola che non riesco a condividere, al pari di molti miei colleghi, e faccio questa affermazione nonostante l'Arzachena vanti un buon settore giovanile; allo stesso tempo però non ci riesce di far crescere al meglio i nostri ragazzi e dobbiamo paradossalmente cercare i calciatori altrove. Ripeto: se il ragazzo ha delle doti e delle qualità interessanti ha tutte le carte in regola per poter emergere, questa forzatura insomma mi sembra inutile.»

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2011/2012
Tags:
13 Ritorno
Girone H