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La verità di Serventi: «L’Asseminese cancellata perché senza campo e contributi»
Il presidente: «Al Comune soldi già deliberati»

La verità di Serventi: «L’Asseminese cancellata perché senza campo e contributi»

L’Asseminese cancellata dal panorama calcistico isolano dopo 11 anni di Promozione ma il presidente Bruno Serventi non vuole passare per colui che ha voluto staccare la spina per il debito di circa 30mila euro derivante dalla causa promossa da un'altra società di Assemini, la Giesse, per l’utilizzo improprio del logo e del nome del torneo internazionale giovanile di Pasqua. Una causa nata quando Serventi non aveva rilevato la società guidata da Ignazio Cocco. «I veri motivi perché non ho iscritto la squadra sono due - dice Bruno Serventi - l’Asseminese era senza un campo d'allenamento e il Comune non ha mai dato i contributi per le società sportive deliberati e accantonati per gli anni 2010 e 2011. Non è possibile che noi che eravamo la società che disputava il più importante campionato ad Assemini non avessimo un impianto per fare gli allenamenti. Il Santa Lucia era a disposizione solo la domenica, la prima squadra si allenava ai campi del Casic, che non avremmo avuto per questa stagione, la Juniores traslocava a Decimoputzu, le giovanili erano nel sintetico di via Oslo. Il Comune non può trattare così una società che da 11 anni fa il campionato in Promozione».

 

Il debito. «L’ostacolo del debito, sebbene quasi 30mila euro sono molti, si poteva superare iscrivendo la squadra al 16 luglio e guadagnando altri due mesi di tempo prima che dell’inizio del campionato per mettere le cose a posto. Se il Comune avesse dato i soldi già deliberati, non per la prossima stagione ma per le due precedenti, avrei anche aggiunto qualcosa di tasca per non far sparire la società. Erano soldi già accontonati e nessuno al Comune ha schiacciato invio per l’accredito. Perciò non me la sono sentita di anticipare anche quest'anno altri 7mila euro».

Mancata protagonista. «Il rammarico c’è ed è enorme, la squadra dell’anno scorso guidata da Marco Piras con tre o quattro innesti, visto anche l’aumento di un fuoriquota, poteva vincere il campionato, si sarebbe così avverato un mio sogno, quello di portare Assemini in Eccellenza».

Non tutto è azzerato. «Non mi lascio portar via tutti i ragazzi che avevo all’Asseminese. L’anno scorso avevamo 200 bambini iscritti, numeri veri che si possono controllare in Federazione, tenteremo di trattenerli tutti perché faremo una nuova società, si chiamerà Assemini Calcio e si occuperà solo di settore giovanile. Faremo tanti investimenti e realizzeremo un qualcosa che non si è mai visto, fiore all’occhiello del paese. Avremo tutte le squadre fino agli Allievi, con almeno quattro istruttori laureati Isef».

In questo articolo
Allenatori:
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2011/2012
Tags:
Girone A