Il portiere: «Garantiremo impegno e sacrifici»
L'Alghero sceglie Pippo Zani: «Onorato e orgoglioso di poter allenare la squadra»
Niente Marco Sanna e niente ritorno di Antonello Calvia, l'Alghero ha optato per la soluzione interna affidando la squadra al 38enne Pippo Zani dopo le dimissioni del tecnico Gigi Nuoto. La dirigenza giallorossa ha chiesto dunque all'esperto portiere di condurre la squadra alla salvezza che, a 9 gare dal termine, si fa difficile con i catalani inchiodati a 18 punti dopo 21 giornate e 10 lunghezze dalla salvezza diretta. «Per me è un grande onore e un orgoglio che la società abbia chiesto a me di prendere la squadra - dice Zani - e devo ringraziare tutti i miei compagni che sono rimasti perché il rischio che tutti andassero via era concreto». Non ci sarà il solo Roberto Orlandi, l'attaccante romano rientrato nel capoluogo. Quanto tengo al gruppo Zani lo fa capire dalla prima decisione presa come tecnico, cioè togliersi la fascia di capitano per darla a Fabrizio Serra: «Lui è il nostro bomber ed è un trascinatore, ho bisogno all’interno del gruppo di una figura come la sua per questo sarà il nuovo capitano».
Il doppio ruolo invece sarà portato avanti?
«Per il momento sì, se poi i portieri che ho in rosa faranno vedere di potersela giocare in Eccellenza allora starò in panchina. Il ruolo di allenatore mi è sempre piaciuto e ci pensavo già da due anni quando presi il patentino a Coverciano»
Questa perciò potrebbe essere l'ultima stagione da giocatore di Zani?
«Può darsi, perché penso che si riesca a fare bene una sola cosa, due no. Io credevo di poter giocare ancora qualche anno perché mi sento bene fisicamente poi vediamo come andranno le cose. Sebbene fare l'allenatore sia molto difficoltoso io ho la fortuna di poterlo fare in un ambiente che conosco benissimi e con giocatori dei quali conosco ogni particolare»
Cosa cambia da portiere-capitano ad allenatore?
«Aumentano le responsabilità, prima giocando da ultimo uomo ed essendo capitano incitavo i miei compagni ora devo organizzare tutto e pensare bene come sistemarli in campo»
Vedremo un Alghero con qualche novità?
«Non penso di fare tanti cambiamenti, non c’è il tempo per scelte radicali. Di sicuro lavoriamo per eliminare le lacune mostrate finora e cioè di un attacco che segna poco e lo fa quasi interamente con Serra e di una difesa che subisce molti gol, 40 sono troppi»
Perché l'Alghero si trova così in basso in classifica?
«Il fallimento di questa squadra non è stato nella mancanza di risultati ma nel fatto che non abbiamo mai fatto la prestazione. Perciò dico, prima iniziamo a fare la "partita" e poi i risultati verranno di conseguenza»
Per ottenere la prestazione cosa dovrà fare Zani con la squadra?
«Innanzitutto lavorare sulla testa dei giocatori, la tenuta psicologica è importante. Noi abbiamo perso gare prendendo 3 o 4 gol perché poi si mollava. Questo non dovrà più accadere. Poi è chiaro che gli infortuni hanno inciso in tutto questo, mister Gigi Nuoto ha potuto avere la squadra al completo solo contro il Taloro e lì abbiamo fatto una grande gara anche se nei minuti finali abbiamo rischiato di prendere due o tre gol proprio per quei problemi di tenuta. Lo stesso dicasi di Samassi, in vantaggio 2-0 siamo stati raggiunti nella ripresa e abbiamo rischiato di perdere»
La salvezza è lontana 10 punti cosa può promettere Zani?
«Dobbiamo essere realisti, è impensabile adesso avere l'obiettivo di una salvezza diretta. Io posso solo garantire che la squadra metterà in campo grande impegno e sacrificio per tutti i 90' poi alla fine tireremo le somme»
L'esordio in panchina non è certo di quelli soft
«Tutte le gare sono difficili ma domenica incontreremo un Castiadas fortissimo che ha un attacco incredibile con l'argentino Viani e Mirko Onano, giocatori capaci di decidere le partite da soli. Se penso poi che la gara successiva è in casa della capolista Olbia siamo a posto. Ma noi, in ogni caso, non dovremo fallire i tanti scontri diretti che poi avremo da qui alla fine del campionato»