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Marco Piras, allenatore, Arbus
«Non possiamo allenarci in una sola metà campo»

L'Arbus col freno a mano tirato, Piras: «Per alzare l'asticella ci vogliono diverse componenti: rosa, società e impianti»

Da un lato ha ritrovato la squadra e un risultato positivo, dall'altro ha scoperchiato la pentola mettendo in evidenza le problematiche che sta vivendo l'Arbus. Marco Piras è un tecnico che non si tira indietro e non usa mezze parole, prima elogia la squadra per l'1-1 di Coppa Italia contro il Carbonia e poi elenca le difficoltà che incontra durante la settimana da ottobre in poi: «Il pareggio mi soddisfa tantissimo, ho fatto i complimenti ai ragazzi per la grandissima gara. Venivamo da tre sconfitte, le prime due meritate e la terza no, subire il gol dopo 8' avrebbe ammazzato un toro ma abbiamo valori importanti visti anche al cospetto dei più forti dell'Eccellenza. Se siamo al completo siamo una squadra con una certa portata ma se manca qualcuno paghiamo e non è una scusante. Non possiamo fare a meno di giocatori come D'Agostino, Viani e Scioni».

Il tecnico spiega anche il perché aveva cercato di dare obiettivi più importanti poi venuti meno con le tre sconfitte di fila: «Sono un ambizioso che vuole sempre alzare l'asticella e l'ho fatto per responsabilizzare tutti ma, per far questo, ci vogliono tante componenti: la rosa, la società e gli impianti. E qui tocchiamo un tasto dolente, perché siamo un mese e mezzo che non ci alleniamo più come all'inizio, sia nel campo in erba per l'illuminazione che in quello in terra dove abbiamo una sola metà e non possiamo provare nulla. Una squadra di Eccellenza non si può allenare in una sola metà campo».

Domenica si ripropone la sfida col Carbonia ma in campionato: «Giocheremo in trasferta, incontreremo sempre la squadra più forte e soffriremo, ma abbiamo qualche valore. I punti varranno tantissimo, sarà una gara diversa per entrambe e con qualche altro attore. Preoccuparmi per un'eventuale quarta sconfitta? Sono altre cose a preoccuparmi, il fatto di non potermi allenare e che di punto in bianco mi sono mancati due giocatori, Floris e Massa. La classifica non mi spaventa, ho vissuto situazioni più drammatiche e pericolose. E certe sfide mi piacciono».

In questo articolo
Squadre:
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2019/2020
Tags:
Coppa Italia