L'Arzachena ne fa tre ma Giorico ricorda: «Abbiamo sofferto la pressione del Piacenza, tutti hanno fatto una grande partita»

Sembra tutto perfetto e tutto facile dopo un 3-0. Ma la vittoria dell'Arzachena sul Piacenza ha la lettura che Mauro Giorico dà riconoscenza la forza di un avversario emersa soprattutto nel primo tempo: «Il risultato finale non dà la giusta misura della sofferenza che abbiamo patito per portare a casa questo successo. Avevamo davanti un’ottima squadra che ci ha messo in difficoltà soprattutto nel primo tempo esercitando una pressione palpabile. I ragazzi sono stati davvero bravi a mantenere la massima concentrazione riuscendo a sventare tutte le opportunità create dagli avversari. È stata una grande partita da parte di tutti quelli che sono scesi in campo. Si sono fatti trovare pronti dando il massimo e svolgendo al meglio il compito affidato loro. A me piace la squadra che lotta e non si arrende mai». Sognare è bello ma il tecnico algherese tiene i piedi per terra: «Abbiamo un solo obiettivo, la salvezza. Tutto il resto sono chiacchiere. Ci manca ancora più di un terzo dei punti che abbiamo conquistato. L’obiettivo è quota 42». Giorico spiega il mancato utilizzo di Curcio, la sostituzione di Vano e la bontà del mercato di rafforzamento: «Ho preferito non rischiare Curcio (risentimento muscolare alla coscia, ndr) preservandolo per il proseguo del torneo. La squadra è stata brava ad ovviare alla sua mancanza con una prestazione di alto livello. Vano sono stato costretto a farlo uscire poichè lo stavano provocando in continuazione. Sono atteggiamenti che non hanno nulla a che vedere con lo sport. È entrato Musto, lo conoscevo dai tempi della Torres e nei pochi allenamenti svolti in gruppo ho valutato le sue qualità. Ci tornerà sicuramente utile. Ora posso disporre di due giocatori per ruolo. Ho il delicato compito di fare le scelte valutando l’impegno e le condizioni di tutti durante la settimana».