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L'Arzachena ritenta l'assalto al vertice, Zucchi: «La squadra vista con l'Olbia è da playoff ma non farli non sarà un dramma, di per sé è già un'annata straordinaria»
Il ds smeraldino: «Sarà un finale incandescente»

L'Arzachena ritenta l'assalto al vertice, Zucchi: «La squadra vista con l'Olbia è da playoff ma non farli non sarà un dramma, di per sé è già un'annata straordinaria»

Prima ci ha provato nel recupero contro il Lanusei, poi ci ha ritentato nella gara contro l'Olbia ma i due pareggi di fila in casa non hanno permesso all'Arzachena di riconquistare un posto nei playoff, sempre avuto in mano in tutta la sorprendente stagione condotta in prima linea dalla squadra di Mauro Giorico. Il direttore sportivo degli smeraldini Antonello Zucchi analizza così i due derby che lasciano i biancoverdi ad una sola lunghezza dal quinto e quarto posto occupati da Torres e Olbia, e tre dal terzo posto occupato dal Grosseto sconfitto a Ostia nel turno pre-pasquale: «Sono state due gare diverse, che presentavano motivazioni diverse, giocate contro avversari diversi e affrontate con squadre diverse. Contro il Lanusei lamentavamo assenze pesanti, non che chi abbia giocato sia stato da meno ma quando sei senza Branicki, Brack, Atzei, Petrone, Castaldi e il mister è costretto a dei cambiamenti mettendo giocatori non nel proprio ruolo è chiaro che qualcosa la paghi. Mentre contro l'Olbia mancava ancora Petrone e gli squalificati Manzini e Fideli ma abbiamo tenuto testa alla squadra che attualmente reputo sia la più forte e completa del girone, avendo anche la concreta possibilità di vincere dopo aver giocato un ottimo calcio contrariamente a quanto dicano altri. Speriamo sia stato solo rimandato questo nostro ritorno nella zona playoff».

 

Il diesse Antonello Zucchi e il capitano Danilo BonacquistiC'è quindi ancora spazio per rientrare tra le prime cinque?

«Credo proprio di sì, specie se l'Arzachena gioca con lo stesso spirito e la stessa cattiveria vista contro l'Olbia. Così riusciremo a toglierci delle altre soddisfazioni. Inoltre, il ko del Grosseto ha rimesso un po' in discussione altre posizioni per i playoff, senza dimenticare il pareggio che aveva fatto la Torres in casa dell'Astrea, questo fa sì che sarà un finale incandescente perché il calendario riserva tanti scontri diretti come quelli a partire dal recupero Viterbese-Rieti, proseguendo per Grosseto-Albalonga, la nostra gara a Rieti e gli incroci di Torres e Olbia contro squadre in cerca della salvezza come Castiadas e Cynthia»

Contro il Rieti che gara sarà?

«Difficile dirlo adesso perché molto dipenderà dall'esito del posticipo che loro giocheranno mercoledì 30 a Viterbo. Sono convinto la capolista sfrutterà il turno casalingo e incrementando il proprio vantaggio a 7 punti porterà il Rieti ad affrontare la gara contro di noi con uno spirito dverso. Posso dire che giocheremo con determinazione per cercare il massimo dei punti, se ripeteremo la prova vista contro l'Olbia non sono preoccupato, la squadra poi si è allenata bene in queste settimane ed è motivata per strappare un risultato positivo. In questo momento, poi, è meglio evitare le squadre che devono salvarsi e sono in zona playout» 

La classifica dell'andata diceva primo posto con 23 punti dopo 11 giornate, quella del ritorno fa vedere un'Arzachena 11esima con 14 punti. Cosa è cambiato?

«Rispetto all'andata la squadra ha subito una flessione solo come numeri ma non come prestazioni, l'impegno è sempre stato massimo e tra i giocatori non ho visto alcun appagamento. Si sa che il girone ritorno è sempre differente, di fatto sono cambiati gli avversari, in molti si sono rinforzati mentre noi siamo rimasti quelli che eravamo, perché era giusto confermare la squadra che era stata capace di imporsi sulle blasonate del girone. Viterbese, Rieti e Olbia si sono rinforzate molto, così come per salvarsi hanno fatto Castiadas e Budoni»

L'obiettivo dell'Arzachena qual è?

«Abbiamo una grande opportunità di centrare i playoff ma non sarà un dramma qualora non ci riuscissimo. La stagione finora è stata uno spettacolo, verrà ricordata come la migliore fatta in serie D. Conquistare un posto nei playoff sarebbe un premio al lavoro fatto dal tecnico Giorico, dai giocatori e dalla società, quale simbolo di un'annata straordinaria»

Qual è stata, finora, la soddisfazione più grande?

«La conferma di una tendenza iniziata lo scorso anno e che vede l'avvicinamento della gente allo stadio in un numero in costante aumento. La cosa che colpisce è l'affetto particolare che i nostri tifosi hanno verso i giocatori, molti dei quali riconfermati, e quanto stanno dando per la maglia. Un affetto peraltro contraccambiato e che porta ad avere un rapporto più stretto tra giocatori e tifosi che è uno dei motivi che ci stanno portando ad avere un rendimento in casa tra i migliori del girone»

Il ds Zucchi in un cambio e in panchina tra il vice-presidente Altana e Giorico

Che Arzachena vedremo nel prossimo futuro?

«L'obiettivo della società è di far crescere il proprio settore giovanile, l'auspicio è che si possa essere un punto di riferimento sportivo non solo per Arzachena ma anche per la Gallura. Io sono già impegnato nella programmazione per la prossima stagione, che ci porterà ad essere sempre più organizzati nell'ottica di poter fare meglio»

Ma sempre con Giorico in panchina?

«Quando contattammo per la prima volta Giorico, ed eravamo prossimi al ripescaggio ma non ancora certi, si parlò di un progetto triennale, i numeri delle due stagioni con lui alla guida dell'Arzachena parlano da soli. Presumibilmente la società porterà avanti questa scelta e, ovviamente, dipenderà anche dal tecnico se vorrà continuare con noi. In ogni caso mi vien difficile trovare una sola parola per poter parlare male di lui come uomo, sul lato tecnico ci confrontiamo spesso con grande serenità e correttezza»

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2015/2016
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Sardegna
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Girone G