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Marco Cabeccia, difensore, Latte Dolce
«Il Lanusei è tosto e gagliardo, sarà una bella gara»

Latte Dolce, la prima volta da ex di Cabeccia: «Contro la Torres è stato un mix di emozioni, ci tenevamo a far bene»

Prima uscita ufficiale molto positiva per il Sassari Latte Dolce che, nel turno preliminare di Coppa Italia, ha prevalso 3-0 nel derby contro la Torres. Al Vanni Sanna hanno timbrato i giocatori d'attacco Sartor, Scognamillo e Palmas ma la squadra di Stefano Udassi ha retto molto bene in difesa. Proprio uno dei tre centrali, Marco Cabeccia, alla sua seconda stagione con la maglia biancoceleste, torna sul match di domenica: «Come ogni prima partita dell'anno ci tenevamo a fare bene, a mettere in campo una prestazione positiva. Abbiamo iniziato circa un mese fa a lavorare con il mister e lo staff. C'erano da inserire tanti giocatori nuovi e avevamo anche noi la curiosità di raccogliere i frutti del lavoro fatto, di vederli materializzarsi sul campo. Possiamo ritenerci soddisfatti per questo primo piccolo passo compiuto lungo il nostro percorso, in un derby contro un avversario forte davanti al suo pubblico. Una buona risposta da parte della nostra squadra».

 

Cabeccia ricorda il suo percorso in rossoblù: «Ho tutto fatto il settore giovanile e ho vestito quella maglia varie volte nel corso della mia carriera. Affrontarla da avversario, per la prima volta, è stato un mix di emozioni particolari e rispetto per l'avversario, bilanciato però dalla grande voglia di dare il massimo per il Latte Dolce per portare a casa la vittoria. Noi tutti, biancocelesti, siamo anche torresini ma la priorità e la voglia erano quelle di superare la squadra che avevamo di fronte. Lo abbiamo fatto, è andata bene». Udassi ha schierato la difesa a tre: «Il mister è molto bravo perché non ha uno schema di gioco unico e prestabilito, lavora assieme a noi per mettere a punto la soluzione ideale per fare meglio. Abbiamo fatto una prima parte di pre-campionato provando un assetto, più complici assenze e contingenze abbiamo provato anche altri moduli: quello a tre lo abbiamo testato, valutato e ci è piaciuto. Ci sono io, Antonelli, Patacchiola, poi Daniele Bianchi che può giocare dietro, tutte alternative valide che danno forma a soluzioni efficaci. Il mister vuole una squadra che si possa adattare, anche nel corso della partita, a vari sistemi di gioco. Così deve essere, così è stato e così dovremo fare in modo che sia all'occorrenza». Il difensore classe 1987 è tra i più esperti della rosa: «Siamo un gruppo giovane, in buona parte nuovo e guidato da uno staff tecnico tutto nuovo: alcuni di noi si conoscono, ma il mister oltre al calcio giocato ha lavorato molto sul gruppo, sull'attaccamento alla maglia, sull'aiutarci uno con l'altro, cose che stanno alla base della costruzione del gruppo e della squadra. A volte si abusa della parola gruppo, ma è il gruppo che può fare la differenza: noi remiamo tutti dalla stessa parte, i risultati arriveranno di conseguenza. Siamo agli inizi, serve cementare quello che stiamo facendo, consci che quando ci saranno i momenti difficili, e ci saranno, dovremo fare tesoro di questi insegnamenti e dimostrare di esserci anche come persone, come uomini. Siamo solo all'inizio, sul campo cercheremo di confermarci».

Già domenica prossima un'altra gara ufficiale di Coppa Italia che servirà ad affinare schemi e condizione in vista dell'inizio del campionato: «Il Lanusei è forte, gagliardo e tosto. Hanno cambiato allenatore e parte della rosa, sarà una bella gara, la affronteremo alla grande. Cercheremo di fare il massimo rispettandoli: loro hanno fatto un girone di ritorno molto buono l'anno scorso, noi dobbiamo pensare solo a noi e al nostro percorso, cercando di toglierci tutti i dubbi il prima possibile, lavorando sulle nostre certezze in prospettiva campionato e onorando la Coppa Italia, a partire dal prossimo turno».

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2018/2019