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Marco Cabeccia, difensore, Latte Dolce
«La classifica è invidiabile, con l'Albalonga ci vuole entusiasmo»

Latte Dolce, un pari di troppo, Cabeccia: «Col Ladispoli si è pensato più al risultato che alla prestazione, bisogna saper vincere le gare "sporche"»

I 25punti di differenza non si sono visti e, domenica scorsa, il Sassari Latte Dolce ha mandato a referto il suo secondo 0-0 di fila nella sfida interna contro il Ladispoli, avversario in lotta per la salvezza ma ostico come si era visto nel mancato pareggio a Lanusei col gol regolare annullato nel recupero. Il difensore Marco Cabeccia, alla seconda stagione in maglia biancoceleste, spiega le difficoltà incontrate nella gara del Vanni Sanna: «Il match contro il Ladispoli è stato molto duro, intenso e complicato, proprio come ce lo aspettavamo. Si dice spesso che non esistono partite facili e scontate: questa è stata la riprova. Obiettivamente non è stata una delle nostre migliori partite, penso sia dovuto sia ai meriti degli avversari che ai demeriti nostri, ma visto che mi piace guardare sempre e soltanto in casa nostra dico che già da martedì bisognerà metterci sotto per lavorare sugli aspetti che non hanno funzionato». Il centrale classe 1987 racconta il film della gara: «Siamo partiti bene, con il piglio giusto e creando qualche situazione molto pericolosa in aera avversaria. Poi però non siamo riusciti a imporre il nostro ritmo ad una gara che successivamente ha vissuto, da ambedue le parti, più di situazioni isolate e episodi sporadici. Credo che, per la prima volta nell’arco di questo campionato, abbiamo pensato più all'ottenimento del risultato che a concentrarci sulla prestazione, fattore invece imprescindibile per noi. Allo stesso tempo però, se si vuole alzare sempre di più l’asticella, bisogna anche cercare di venire a capo di partite “sporche” come questa. Non possiamo sempre pensare di giocare sul velluto, anche se nel percorso di crescita che stiamo portando avanti dallo scorso luglio è normale e fisiologico che si possano presentare situazioni del genere. Bisogna ascoltare alla lettera il mister, uno che in tema di motivazioni e di determinazione è un maestro».

 

Il Latte Dolce resta al terzo posto, ad un punto dal Trastevere e sei dalla capolista Lanusei. «Infatti guardiamo sempre il bicchiere mezzo pieno: siamo in una situazione di classifica invidiabile, ce la siamo guadagnata e dobbiamo difenderla con i denti senza porci mai limiti. La fame e la costante voglia di superarsi sono solo alcuni degli ingredienti che, per chi fa calcio, non devono mai mancare. Sono convinto che ognuno di noi a fine stagione potrà dire di essere migliorato come uomo, atleta e calciatore. Penso ai più giovani, che qui hanno una grossa opportunità di emergere: società top, staff di qualità che lavora 24 al giorno per noi, spogliatoio unito. Poi però bisogna iniziare a volare da soli e lo dico perché credo molto nei miei compagni di squadra, anche in quelli più giovani, considerato che domenica siamo scesi in campo praticamente con sei fuoriquota dal primo minuto».  La prossima sfida è in casa dell'Albalonga, staccato 5 lunghezze dai playoff: «Sarà tosta come tutte le altre del resto. Andremo a sfidare un avversario di alta classifica e lo faremo con l’umiltà e il rispetto che ci contraddistinguono da inizio anno puntando ad ottenere il massimo. Parola d’ordine: entusiasmo». 

In questo articolo
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2018/2019