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L'Eccellenza a 16 squadre sarà equilibrata, parte la caccia all'Olbia
La stagione aperta da Castiadas-Tempio

L'Eccellenza a 16 squadre sarà equilibrata, parte la caccia all'Olbia

Ciak si gira. Torna in campo l'Eccellenza, la serie A del calcio sardo dilettantistico. Nuovo giro e nuova corsa, tutti ad inseguire l'Olbia che, fallito l'aggancio alla serie D prima sul campo (eliminata nella finale playoff) e poi sul tavolo (niente ripescaggio), prova a sbaragliare una folta concorrenza. L'anno scorso la Torres l'ha fatta da padrona, i galluresi hanno resistito fino a quattro giornate dal termine e poi si sono inchinati alla forza dei sassaresi, ora vogliono prendersi lo scettro dei sassaresi ma non sarà così facile. Il campionato è tornato a 16 squadre, con parsimonia ed oculatezza tutti si sono rinforzati, non si scorge all'orizzonte una squadra materasso come hanno dimostrato l'antipasto della Coppa Italia e la forza delle matricole Samassi, Latte Dolce e Porto Corallo. Perciò, la lotta-salvezza e quella per i playoff sarà legata da un filo sottilissimo, le differenze sono minime e anche il discorso fuoriquota è stato metabolizzato da club e allenatori che hanno cercato di trattenere i più bravi e scovarne di altrettanto forti.

 

Marco Manis dell'OlbiaL'Olbia favorita, l'Alghero a ruota  - I bianchi sono un po' cambiati ma l'ossatura è immutata. L'Olbia ha confermato Manis, Melino, Masia, La Rosa, Di Gennaro, giocatori di spessore e poi c'è bomber Siazzu, 37 gol l'anno scorso. Sono arrivati innesti di valore come Saliou, Lartey e Pozzebon e rimasti i giovani di valore come Varrucciu, Pala, Capuano e Malesa. Non è detto che faccia subito il vuoto anche se la dirigenza punta dritta alla serie D confermando Massimo Mariani in panchina dopo gli sfortunati playoff. L'avversario numero uno per l'Olbia è l'Alghero 1945 di Antonello Calvia. L'anno scorso la matricola giunse quarta smantellando l'organico in corsa, quest'anno riparte dalle certezze Zani, Peana, Mattiello, Urgias e Serra e ha fatto grandi innesti come Tedde, Piras e Pierotti. 

 

Le ex rivelazioni alla conferma - Fertilia, Taloro e Calangianus provano a ripetere e, possibilmente migliorare, la scorsa stagione. A vario titolo sono state le rivelazioni. I giuliani avevano perso il blocco che poi ha stravinto con la Torres (mister Giorico e i big Manzini, Tedde, Piras e Sanna) e puntato sui giovani e sul tecnico Massimiliano Paba che conosceva bene i giocatori del vivaio. Il risultato? Bel gioco e terzo posto. L'organico è quasi immutato: via Luca Carboni e dentro Martinez, oltre che Palmisano e Piga. I gavoesi sono al 13° campionato di fila in Eccellenza: ogni anno si parla di miracolo ma dietro c'è la passione e l'organizzazione di una società che cerca di mantenere inalterata la forte identità tra squadra e paese. Il tecnico Ivan Cirinà ha perso Marchi, Delogu e Puddu, ben sostituiti da Nieddu, Piredda e Cherchi. Il Calangianus ha cambiato strategia: niente più programmazione ad una settimana dal via ma continuità nel lavoro del tecnico-giocatore Tore Mamia. Rosa aggiustata bene: via Secchi, Zaccheddu, Sias e Fraschini, dentro Fortuna, Carrucciu, Tusacciu e Castricato.

 

Patrick Ferreira del Porto CoralloLe matricole possono stupire - Le tre matricole sono pronte a dar fastidio a tutti ed inserirsi nei quartieri alti. Il Porto Corallo ha fatto una grandissima campagna acquisti: sono arrivati due bomber come Ibba e Ferreira, tre difensori di categoria superiore come Nnamani (Budoni), Giorgio Piras (Selargius) e Carlo Sedda (Sant'Elia), più il ritorno di Delogu. Riconfermati Mancini, Massessi, Dettori, Meloni e Nuvoli, se mister Marco Cossu riuscirà a ricreare quella miscela esplosiva e un gioco spettacolare visti negli ultimi due anni può arrivare anche ad insidiare Olbia e Alghero. Il Latte Dolce vuole essere l'altra squadra di Sassari: programmazione, niente follie di mercato, cura del vivaio e un tecnico-manager come Pierluigi Scotto che ha fame di affermarsi in categorie superiori. In Coppa ha eliminato il Fertilia con lo stesso organico che aveva in Promozione e l'aggiunta del solo Ivan Del Rio. Il Samassi dei record in Promozione prova a ripetersi. Nunzio Falco ha chiesto e ottenuto la conferma di quasi tutta la rosa, via Erriu, Christian K., Placentino e Stocchino sostituiti da Lantieri, Deriu e D'Agostino. Con il bomber Trogu, Milia, Falciani e Romita si può vincere e divertire.

 

Andrea Mura del CastiadasIn cerca di rilancio - Possono ambire ai playoff Carbonia e Tempio, due piazze blasonate che hanno conosciuto la serie C e che vengono da percorsi differenti. I minerari vogliono continuare la strada tracciata lo scorso dicembre con gli arrivi di Concas, Puggioni e Cau, da lì in poi il tecnico Graziano Mannu ha risollevato la squadra e nel girone di ritorno ha perso soltanto la prima partita. La squadra è identica, ha perso solo il capitano Giandon ed è arrivato Mirco Carboni. I galletti di nuovo in Eccellenza dopo sei anni, un'esclusione dalla Lega Pro e una difficile ripartenza tra Prima categoria e Promozione. Il ripescaggio insperato non ha permesso una campagna acquisti sfavillante (Rusani e il ritorno di Lorico) ma non manca entusiasmo e voglia di stupire nel gruppo allenato da Gianni Mureddu coi big Nativi e Savinelli. Da tenere d'occhio il Muravera ben costruito dal diesse Angelo Farci che ha puntato sulla voglia di riscatto di mister Giampaolo Zaccheddu. Stravolta la rosa: via Zanda, Cadelano, Martella, Nuvoli, Melis, Martinez e Podda, arrivi eccellenti come Toro, Marci, Ferraro, Piludu, più le scommesse Erriu e Corona. Due anni fa erano in serie D ma, dopo un anno tribolato, faranno molto bene Sanluri e Castiadas che ripartono da Antonio Prastaro e Andrea Piccarreta. I mediocampidanesi hanno fatto acquisti mirati (Zanda, Giandon, Mancusi, Nicola Lai e Puddu) e confermato il bomber Fanni, i sarrabesi in poco tempo hanno riassemblato la squadra che ha perso Bergese, Dessena e Argiolas ma trovato Porcu, Mura e, soprattutto, Christian Viani, trascinatore del Porto Corallo (33 reti) e pronto a ricostituire la coppia-gol con Mirko Onano che tre anni fu determinante per la promozione in serie D.

 

Riccardo Spini tecnico del PulaLe sorprese dopo le rivoluzioni - Puntano alla salvezza ma non sono certo tra le predestinate benché Pula, San Teodoro e Castelsardo abbiano stravolto i propri organici. Il Pula ha dimezzato il budget e rivoluzionato la rosa (via Galasso, Lantieri, Erriu, Porceddu) ripartendo dai soli Berlucchi, Dentoni, Uccheddu e bomber Floris. Gran lavoro per il diesse Luca Pilo che per la panchina ha pescato in Promozione prendendo Riccardo Spini (ex Serramanna). Dallo scomparso Atletico Elmas presi Salis, Boi e i giovani Sartorio e Soro. Il San Teodoro ha vissuto male la retrocessione, una delusione lenita dall'imprevisto ripescaggio. Torna in panchina e a centrocampo Giovanni Pittalis che due anni fa salvò i viola ai playout. Squadra rifatta quasi per intero e grandi acquisti: Medda, Milia, Maniero e Degortes, più il ritorno di Mascia dopo la parentesi in Lituania. Il Castelsardo non vuole recitare il ruolo di Cenerentola. Iscrittasi all'ultimo momento e promosso in panchina Claudio Gazzano dopo aver fatto da vice a Marco Asara, i rossoblù hanno mostrato in Coppa Italia di avere in squadra giovani bravi e affidabili ai quali sono stati aggiunti gli esperti Pierangeli e Zaccheddu. In arrivo altri anziani per giocarsela a viso aperto con tutti.

 

La prima giornata - Domani l'anticipo Castiadas Tempio (ore 16). Le gare di domenica (ore 16): Calangianus-Latte Dolce, Fertilia-Olbia 1905, Porto Corallo-Sanluri, Pula-Castelsardo, San Teodoro-Alghero 1945, Samassi-Muravera, Taloro Gavoi-Carbonia

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Sardegna
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