La domanda entro il 26 luglio con 700mila euro
Lega Pro, con 12 posti vuoti l'Olbia scala la graduatoria e verrà ripescata al primo giro, al club di Marino manca solo l'ufficialità che verrà data il 4 agosto
Per l'Olbia in Lega Pro manca solo l'ufficialità, che ci sarà il 4 agosto con i nomi delle squadre ripescate. Nel Consiglio Federale, che oltre all'ufficializzazione del nuovo ct degli Azzurri Giampiero Ventura doveva decidere in merito ai ricorsi per la mancata concessione delle Licenze Nazionali per l’ammissione ai Campionati Professionistici 2016/2017, non sono state rilevate criticità per quanto concerne le iscrizioni in serie A mentre, per la serie B e Lega Pro, esaminato i pareri della COVISOC, sono stati accolti all’unanimità i ricorsi di Pisa, Casertana, Lucchese, Maceratese e Robur Siena (tutte escluse in prima istanza) mentre è stato votato a maggioranza per il non accoglimento del ricorso della Paganese, che così dice addio alla Lega Pro anche se la società campana è intenzionata a fare ricorso e si rivolgerà al Collegio di Garanzia. Di conseguenza, con la mancata iscrizione di Sporting Bellinzago e Martina Franca, con il mancato ricorso di Pavia, Rimini e Virtus Lanciano e con il ritorno al format da 54 a 60 squadre dai 6 posti disponibili si è passati a 12 per essere ammessi alla terza serie. Di fatto, però, i posti liberi effettivi sono 11 perché in sostituzione dello Sporting Bellinzago, che ha rinunciato dopo la promozione, ci va una squadra di serie D e sarebbe dovuta essere la Caronnese, prima in graduatoria tra le vincenti dei playoff, che però ha rinunciato e il cui posto dovrebbe andare alla seconda in graduatoria, il Lecco, che non dovrà versare i 250mila euro per il fondo perduto.
A questo punto ci si affida alle graduatorie, tra i club retrocessi dalla Lega Pro e quelli vincenti i playoff con l'Olbia che parte dall'ottavo posto (leggi l'articolo) e, nella logica dell'alternanza, la società di Marino dovrebbe essere la sesta della sua graduatoria. Con due posizioni (ma saranno anche più) che vengono subito guadagnate proprio per l'assenza di Caronnese (sicura dopo la rinuncia) e Lecco (che deve esprimersi ma non sborsando i 250mila euro un pensierino lo farebbe). Il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, nei giorni scorsi è stato esplicito quando ha detto che «è stato pubblicato dalla Figc un comunicato ufficiale e ne abbiamo pubblicato uno il 15 luglio. Lì ci sono sia le condizioni da rispettare per partecipare e sia il doppio elenco, uno di società di Lega Pro e uno di società di Serie D, che hanno diritto al ripescaggio». Tra le retrocesse dalla Lega Pro dell’ultimo campionato non rientrano nell'elenco delle ripescabili Pro Patria, Aquila, Savona e Ischia perché penalizzate per illecito sportivo (le prime tre) e illecito amministrativo, hanno invce manifestato la volontà di chiedere la riammissione il Melfi, la Lupa Roma e l'Albinoleffe, sebbene quest’ultima avendo già usufruito del ripescaggio lo scorso anno tornererebbe in gioco solo in un secondo giro nel caso di un organico ancora incompleto. La Racing Roma, fino all'anno scorso Lupa Castelli Romani, ha sì inoltrato la domanda di ammissione ma ha il problema gravoso dell’indisponibilità di un impianto sportivo a norma. Nella documentazione, il club ha indicato come sedi quella dell'Astrea (non è a norma) o Aprilia (a norma). Al Cuneo il patron Marco Rosso deve ancora decidere se versare la somma a fondo perduto. Tra le vincenti dei playoff di serie D, in base alla graduatoria la già citata Coronnese (1ª) si è sfilata, il Lecco (2ª) verrebbe ammesso di diritto al posto dello Sporting Bellinzago, il Campodarsego (3ª) ha un impianto sportivo non a norma, perciò si partirebbe con il Fano (4ª), poi Fondi (5ª), Cavese (6ª, che spera non si guardi alla penalizzazione di due anni fa in Lega Pro per inadempienze amministrative, le stesse che metterebbero fuori l'Ischia) e l'Olbia (7ª).
Di fatto le ripescabili in prima battuta potrebbero essere 8 - Cuneo, Melfi, Lupa Roma e Racing Roma tra le retrocesse della Lega Pro e Fano, Fondi, Cavese e Olbia tra le vincenti dei playoff di serie D - con 4 posti ancora liberi (o 3 se consideriamo il Lecco in sostituzione della Caronnese) per tornare al format a 60 squadre. In quel caso si attingerà tra le restanti ripescabili delle retrocesse dalla Lega Pro (solo l'Albinoleffe) e dalla graduatoria tra le formazioni che hanno perso i playoff di serie D, se hanno i requisiti (con Lavagnese, Forlì e Seregno in pole position), altrimenti si andrà in terza battuta con tutte quelle squadre non inserite in nessuna graduatoria ma che presenteranno domanda (Reggina, Vibonese, Taranto, Grosseto, etc). Le domande per il ripescaggio vanno presentate entro il prossimo 26 luglio (scadenza ore 19) e devono essere corredate dal versamento di 250 mila euro di fondo perduto, 45mila di tassa di iscrizione e 50mila di associazione alla Calcio Servizi Srl, più una fidejussione bancaria di 350mila per un totale di quasi 700mila euro. Poi passeranno al vaglio della CoViSoC e il 4 agosto il Consiglio di Lega ufficializzerà i nomi delle squadre ripescate.