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Simone Patacchiola, difensore, Latte Dolce
Un sogno quasi impossibile per Lanusei o Latte Dolce

Lega Pro, ecco l'ordine, i criteri e le procedure per l’integrazione dell’organico, ma quanta concorrenza per il ripescaggio e serve 1 milione di euro

La Figc ha diramato il comunicato ufficiale con tutte le decisioni assunte nel Consiglio Federale durante la riunione dello scorso 16 maggio 2019. Per quanto concerne l’integrazione dell’organico del campionato di Serie C per la stagione 2019/20, il dato più importante riguardava l'ordine con il quale si procederà ai ripescaggi: una Seconda squadra di società di Serie A, una società che abbia disputato il Campionato Nazionale Serie D ed una società retrocessa dalla Serie C (privilegiando i club virtuosi). L'altro dato è stato quello di stabilire, attraverso l'allegato "A", i criteri e le procedure per l’integrazione dell’organico del campionato di Serie C e che riguarda le società retrocesse dalla Serie C e quelle che hanno disputato il Campionato Nazionale Serie D. Per quest'ultime il Consiglio Federale ha approvato i testi del Regolamento L.N.D. che manda in graduatoria le vincenti dei playoff dei nove gironi e, per quello G, vedrà domenica la finale Lanusei-Latte Dolce. Ma per ogliastrini o sassaresi un eventuale ripescaggio sarà difficile e comunque oneroso.

 

Prima di vedere come è strutturato l'allegato "A" bisogna ricordare che lo scorso 30 gennaio 2019 il presidente della FIGC Gabriele Gravina, ex numero uno della stessa Lega Pro, annunciò quanto deciso dal Consiglio Federale sulle modifiche, solo per la stagione che si sta concludendo, circa il numero di promozioni e retrocessioni: in serie B vengono promosse 5 squadre anziché 4 (le tre vincenti dei gironi più le vincenti delle due finali playoff), per consentire al torneo cadetto di tornare al format di 20 squadre, mentre le retrocessioni in Serie D vengono ridotte da 9 a 7 per consentire, alla Serie C, di tornare dalla prossima stagione al format di 60 squadre. Quest'anno l'organico della Lega Pro era a 59 squadre, scese a 56 in seguito alle esclusioni di Matera e Pro Piacenza e della retrocessione diretta del Fano; dopo i playout si scenderà a 52 con altre 4 retrocessioni; si arriva a 49 con le tre promozioni dirette in serie B di Virtus Entella, Pordenone e Juve Stabia e poi si scende ancora a 47 dopo le due promozioni tramite i playoff; si risale a 51 con le 4 retrocesse dalla serie B (Foggia, Padova, Carpi e Palermo) e si arriva a 60 con le 9 promozioni dirette dalla serie D.

 

Conti alla mano, se non ci saranno esclusioni per fallimenti, irregolarità amministrative o fusioni non ci sarebbero ripescaggi in serie C, in caso contrario si procederebbe, come riportato sopra, ad integrare prendendo per prima una squadra B dei club di serie A (l'anno scorso solo la Juve aderì), poi pescando dalla graduatoria delle 9 vincenti dei playoff di serie D e che vedrebbe comunque il Lanusei al terzo posto, dopo Matelica e Audace Ceringola, se dovessero spuntarla gli ogliastrini domenica, altrimenti ci sarà il Latte Dolce che però è all'ottavo posto. Ad ogni modo questa graduatoria della Lnd, secondo quanto previsto dall'allegato "A", rientra nel primo dei tre criteri previsti dal Consiglio Federale, cioè la "Classifica finale dell’ultimo Campionato", e ha un valore pari al 50%; il secondo criterio, la "Tradizione sportiva della città", ha un valore del 25%, ed un Modena che è quarto in classifica o la Reggiana che è sesta possono recuperare posizioni perché si conteggiano le partecipazioni ai campionati di serie A, B e C dal 1929/30 al 2017/18; il terzo criterio, il "Numero medio degli spettatori allo stadio dalla stagione 2013/2014 alla stagione 2017/2018", incide per l'altro 25%.

Nella graduatoria definitiva, rimodulata dai tre criteri appena elencati, le società chiamate ad integrare l’organico della prossima Serie C dovranno inoltre versare un contributo straordinario alla F.I.G.C. di 300mila euro (il c.d. fondo perduto) e altresì depositare presso la Lega Pro la fideiussione dell’importo di 300mila euro a garanzia degli emolumenti dovuti nella stagione 2019/2020 ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo. Senza dimenticare che ci vuole una fideiussione di 350mila euro per la domanda di iscrizione al campionato di Serie C (quella che ha generato il caso finworld nel campionato appena concluso) e 105mila euro di tassa di iscrizione per le società provenienti da altra Lega.

 

Tirando le somme si può dire che: 1) in base ai meccanismi di promozione e retrocessione rivisti a fine gennaio scorso, la Lega Pro dovrebbe essere a 60 squadre senza avere necessità di integrazioni salvo defezioni riguardanti club falliti, non iscritti o fusioni; 2) che nell'ordine dei ripescaggi prima ci sono le squadre B dei club di serie A e poi le società di serie D vincenti i playoff secondo il Regolamento della Lnd ma la cui graduatoria vale al 50% perché va riaggiustata con la tradizione sportiva e il numero medio di spettatori; 3) quand'anche Lanusei o Latte Dolce (che dalla sua avrebbe meno problemi sullo stadio a norma) si trovassero a scalare la graduatoria, magari per le rinunce di chi le dovessero precedere, ci sarebbe un "freno" economico determinato dal milione e poco più da sborsare nel giro di un mese. Perciò la finale di domenica al Lixius conterà molto per il prestigio e la soddisfazione di poter partecipare l'anno prossimo al tabellone della Tim Cup.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019