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La Villacidrese cala il poker e mette il terzo posto nel mirino; sorridono Buddusò, Andromeda e Monteponi

L'Idolo si rialza subito con il successo sul Tonara; solo un pari per il Gonnosfanadiga, Sant'Elena affondato dall'Arborea

Gonnosfanadiga e soprattutto Sant'Elena rallentano la loro corsa, l'Idolo invece si riscatta immediatamente dal ko interno rimediato nello scorso turno ad opera del Buddusò, si aggiudica di misura, per 3 a 2, la delicatissima sfida contro il Tonara e si riprende la vetta della classifica, in solitaria, con due lunghezze di vantaggio nei confronti dei campidanesi di Incani, che evitano la beffa, nel finale, nel match contro il sempre ostico Tortolì. A conti fatti, a stare peggio sono i bianco-verdi di Ravastini, che cadono tra le mura amiche sotto i colpi dell'Arborea, con i ragazzi di Firinu che iniziano il girone di ritorno nel miglior modo possibile e immaginabile. Vittorie per Villacidrese, 4 a 2 al Seulo, Buddusò, che passa anche a Selargius, e Monteponi Iglesias, con il neo tecnico Piras che parte subito fortissimo, battendo a domicilio l'Atletico Cortoghiana. Pari e patta, invece, tra Villamassargia e Sigma.


Se vuoi stare in alto, la continuità dei risultati è un aspetto fondamentale, ma soprattutto, è necessario rialzarsi subito, dopo le sconfitte. In casa Idolo dimostrano di aver imparato la lezione alla perfezione: lo 0 a 1 di otto giorni fa rimediato ad opera del Buddusò è stato metabolizzato, e smaltito, piuttosto in fretta, con i ragazzi allenati da Mario Masia che sono riusciti nell'impresa, tutt'altro che facile, di strappare il bottino pieno ad una squadra arcigna e pericolosa come il Tonara, che ha tra l'altro confermato in campo tutto il suo grande potenziale: ne è venuta fuori una partita bella ed equilibrata, che si è risolta soltanto nelle ultime battute. La prima occasione da gol, per l'appunto, capita sui piedi degli ospiti, ma Tabares alza troppo la mira; dieci minuti più tardi, l'Idolo si presenta dalle parti di Tore, e sfonda con il solito Bonicelli ma la gioia degli ogliastrini dura pochissimi minuti, perchè poco prima del riposo Stocchino rimette tutto in parità. Nella ripresa l'Idolo torna in campo con la grinta e la determinazione dei giorni migliori: Staffa sfiora il vantaggio, di testa, ma per lui arriva solo una clamorosa traversa; il gol del sorpasso è nell'aria: Jammeh al 10' trasforma un calcio di rigore che vale per il 2 a 1; ancora Jammeh protagonista poco dopo, con l'assist al bacio che vale per il tris, realizzato ancora da Bonicelli, doppietta per lui. Il Tonara però rimane aggrappato alla partita grazie al gol di Sau, alla mezz'ora ma i padroni di casa non si fanno travolgere dal panico e controllano agevolmente le iniziative degli avversari, sfiorando più volte il quarto gol con Jammeh, Stochino e Bonicelli, in assoluto tra i migliori in campo, fermato nuovamente dal montante alto.

Il Gonnosfanadiga si deve accontentare di un punticino nel confronto interno con il Tortolì ma considerando come si erano messe le cose e soprattutto considerando il valore dell'avversario, mister Incani può ritenersi comunque soddisfatto, anche perchè la classifica è ancora decisamente positiva, con il secondo posto sempre al sicuro in tasca e il vantaggio nei confronti del Sant'Elena che aumenta a due lunghezze. I campidanesi mettono in fila il settimo risultato utile; gli ogliastrini mantengono un punto di vantaggio nei confronti dell'Arborea quartultimo. Partita molto tattica, sin dalle prime battute: il Gonnosfanadiga si affaccia dalle parti di Ruggiu grazie all'incursione dello scatenato Serpi, ma il portiere si oppone bene al missile scagliato dal giovane attaccante di casa; i locali ci riprovano, questa volta con il calcio di punizione di Pinna, ma l'estremo difensore ospite fa buona guardia. Nella ripresa il Gonnos cerca di mantenere il pallino del gioco in mano, ma il blitz di Pinna non da gli esiti sperati. Al 20', il Tortolì passa in vantaggio: filtrante in profondità per Aversano che brucia Aramu con un tocco morbido. Al Gonnos servono ben 15' per acciuffare il pari: ci pensa Serpi, ancora una volta decisivo, con una percussione da applausi sulla fascia sinistra, poi lo stesso si libera delle attenzioni di due avversari diretti e piazza un destro letale. Nel finale, Serpi rimedia il secondo giallo della gara e lascia i suoi in inferiorità numerica, episodio questo che spegne di fatto le residue velleità di vittorie dei bianco-verdi.

Fa rumore il primo ko casalingo, il quarto in totale dall'inizio della stagione, del Sant'Elena, che di fronte al proprio pubblico è costretto a lasciare via libera all'Arborea: domenica da incorniciare dunque per gli uomini di Firinu che confermano ulteriormente tutti i progressi fatti registrare nell'ultimo periodo, grazie all'ennesima prestazione di sostanza, anche e soprattutto sul piano della personalità. Battere la seconda forza del campionato non è stata certo una passeggiata, ma il 2 a 1 finale rappresenta un'ottima iniezione di fiducia per i giallo-blu che ora, con il quartultimo posto in solitaria in cassaforte, possono guardare al futuro con rinnovato ottimismo. La partita entra subito nel vivo: dopo 5' infatti Caddeo ha tra i piedi un'occasione d'oro per portare i suoi in vantaggio ma l'azione sfuma; epilogo diverso per la prima sortita offensiva dell'Arborea, che sfonda all'11' con Atzeni, bravo a fulminare Murru con una palombella velenosissima. Il Sant'Elena aumenta i giri del motore, a caccia del pari, che si materializza a dieci dal riposo, quando Mura trasforma in oro colato il calcio di punizione assegnato per un fallo su Mboup. Il finale di tempo è pirotecnico: Ruggeri prova invano ad innescare Mulas, dall'altra parte Lasi si fa sfuggire un'occasione d'oro a tu per tu con Murru. Nella ripresa l'Arborea gioca senza paura: Cherchi è provvidenziale, in extremis, sulla conclusione di Lasi, poi ci pensa Murru a disinnescare con una prodezza la minaccia rappresentata dal colpo di testa di Cicu. Alla mezz'ora, l'Arborea passa: Asunis approfitta di un calo di concentrazione del pacchetto arretrato di casa e batte Murru.

Domenica da incorniciare per la Villacidrese, che si prende i tre punti in palio nel confronto con il Seulo, con un sontuoso 4 a 2: i ragazzi di Congia ritrovano i tre punti in casa dopo un mese di digiuno e rilanciano prepotentemente la propria candidatura per una seconda parte di stagione ad altissimi livelli. La partita entra subito nel vivo: dopo un minuto di gioco, infatti, Paulis segna direttamente dagli undici metri, dopo il fallo subito da Tronu; il Seulo però non ci sta e acciuffa immediatamente il pari grazie al penalty conquistato e realizzato da Placentino, con Pisano che intuisce la traiettoria della sfera ma non riesce ad intervenire con efficacia. Al 10', la Villacidrese passa ancora in vantaggio con Piras che capitalizza al massimo il bel lavoro di Paulis e Tronu. Il Seulo si aggrappa a Zara, autore del 2 a 2, di testa, con il confronto che mantiene le premesse della vigilia. La Villacidrese non può fare altro che continuare ad attaccare: Tronu non riesce a superare Onnis, poi ci prova Piras, che fa tutto bene sino all'ultimo ma la sua conclusione termina sull'incrocio; non va meglio a Lilliu, fermato per ben due volte dal palo. Nella ripresa il Seulo tiene ottimamente il campo, con grande attenzione, resistendo agli assalti portati da Piras, Tronu e Lilliu; punteggio bloccato dunque sino al 37', quando Paulis spedisce la palla all'incrocio. A quel punto, alla Villacidrese non resta altro da fare che completare l'opera, con la rete messa a segno da Tronu, su bell'idea di Paulis.

Si chiude invece in parità, per 1 a 1, l'attesissimo confronto verità tra Villamassargia e Sigma: per i padroni di casa giornata dal retrogusto amaro, considerando che i cagliaritani hanno acciuffato gli avversari soltanto all'ultimo, in pieno tempo di recupero, con i ragazzi di mister Podda che probabilmente hanno la colpa di non essere stati in grado di chiudere il discorso. I padroni di casa scendono in campo con l'approccio giusto e iniziano a mettere sotto pressione la retroguardia ospite con le incursioni di Farci e Locci; sull'altro fronte ci prova Ligas, fermato benissimo da Cossu. Al 36' il Villamassargia trova la rete: Achenza innesca la conclusione di Farci, Sanna non può nulla. Il portiere degli ospiti si riscatta però subito dopo sui tentativi di Achenza e Corona, per ben due volte. Il copione si ripete nella ripresa, con Sanna che chiude la saracinesca in faccia a Milia, Locci e il solito Achenza. La Sigma si concede un break con una staffilata di Ligas, ben controllata da Pilleri. Il gol del pari arriva soltanto all'ultimo: Cappai chiama al miracolo Pillieri che si salva come può, sulla successiva ribattuta, sempre di Cappai, Corona interviene di mano, regalando di fatto agli avversari il calcio di rigore che Ligas non sbaglia.
L'Andromeda non fa sconti all'Orrolese, con i giallo-neri che si prendono l'intera posta in palio grazie al secco 2 a 0 finale e mettono un altro tassello importante nella strada verso la salvezza, con i play-off all'orizzonte; i bianco-rossi rimangono invece inchiodati a quota 14, al terzultimo posto.
Partita equilibrata, con il punteggio che si sblocca al 40': Porru approfitta di una sbavatura della difesa avversaria e sigla il vantaggio per i giallo-neri. La reazione dei locali arriva con le conclusioni di Marcialis e Medda, ma Contu e soci fanno buona guardia. Con il passare dei minuti la spinta dell'Orrolese si affievolisce e l'Andromeda esce fuori dal suo guscio con Demuro e Anedda; ci pensa Alvaro, a tempo praticamente scaduto, a siglare il raddoppio.
Il Buddusò ci prende gusto e dopo il colpo grossissimo rifilato ai danni della capolista Idolo si ripete anche con il fanalino di coda del torneo Selargius, in un confronto, se si vuole, che presentava tantissime insidie, al pari del match con la prima della classe. I padroni di casa, infatti, offrono una prestazione attenta e ordinata, forse tra le migliori della stagione, e riescono a tenere testa agli ospiti per tutto l'arco della gara, sfiorando il vantaggio con Pandori, bravo Canu nell'occasione a sventare la minaccia di istinto, tra le proteste dei locali, proprio sulla linea di porta. L'episodio che decide il confronto si materializza al 35' della ripresa, quando Fiori pesca dal cilindro un'autentica perla, con una conclusione dalla lunghissima distanza che si insacca alle spalle di Ambu.

Successo anche per la Monteoponi e nuova avventura per mister Piras che inizia nel migliore dei modi, con l'1 a 0 rifilato a domicilio ad una compagine ostica come il Cortoghiana. Il derby va in scena con la cornice di pubblico delle grandi occasioni, più di 400 spettatori sugli spalti, ma lo spettacolo non è dei più esaltanti, con le due squadre che si affrontano prevalentemente a centrocampo, senza riuscire a creare importanti occasioni da rete; grande la tensione tra i giocatori in campo, aspetto che non aiuta in questo senso: alla fine dei giochi gli ammoniti saranno ben nove. La Monteponi tiene il campo con lucidità e cerca di pungere in avanti; Curreli ci prova su punizione, nell'occasione è bravo Galizia, poi un minuto più tardi, al 17', sempre da piazzato, fa centro, con Galizia che interviene sulla palla ma per il collaboratore dell'arbitro la sfera aveva già oltrepassato la linea di porta, gol convalidato dunque, tra le proteste dei giocatori di casa, che nella seconda frazione assaltano letteralmente l'area di rigore avversaria, occasioni importanti per Marteddu e Demontis, ma il punteggio non cambierà più anche grazie alla prova da dieci e lode del pacchetto arretrato ospite.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
Promozione
Girone A