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Sandro Acciaro, allenatore, Ilva
«Gruppo con qualità importanti, soddisfatto dei giovani»

L'Ilva col vento in poppa, Acciaro: «Girone competitivo, il nostro inizio è brillante. Con l'Usinese tre punti pesanti»

Due partite, due vittorie: è questo il bottino dell'Ilvamaddalena che ha iniziato il campionato con il piede ed il ritmo giusto e ora si gode il primo posto, in compagnia del Thiesi, a punteggio pieno. Dopo il secco 0 a 2 piazzato in esterna ai danni del Calangianus, i ragazzi allenati da mister Sandro Acciaro hanno offerto il bis, con una prestazione di assoluto livello sul piano della determinazione e dell'agonismo, contro una squadra ostica e quadrata come l'Usinese.
Il prossimo turno, invece, propone la delicatissima trasferta a Valledoria: il tecnico, di nuovo sulla panchina della compagine del suo paese dopo diversi anni dall'ultima esperienza, sta lavorando sodo per mantenere la concentrazione e la condizione del gruppo al top e, ovviamente, per difendere la vetta della classifica dall'attacco di tutte le inseguitrici.

«L'inizio è stato decisamente brillante — ammette Sandro Acciaro —, la società in estate ha fatto un ottimo lavoro sul mercato, l'intento è quello di disputare un buon campionato, è inutile nascondersi, ma sulla carta ci sono tante squadre competitive, almeno quanto noi: penso al Thiesi, ad esempio, allo Stintino e all'Usinese».
L'Ilvamaddalena viaggia con il vento in poppa: sei punti dopo 180' di gioco, con sei gol all'attivo e solo due subiti. «Rispetto alla passata stagione abbiamo cambiato molto, di solito serve del tempo per trovare i giusti equilibri, ma io sto già ricevendo diverse indicazioni positive. Sono fiducioso, anche perchè ho un grosso potenziale a disposizione dal punto di vista tecnico-tattico e credo che qualcosa in questo senso si sia visto anche nelle prime due gare valide per la Coppa Italia, contro un avversario ostico come il Luogosanto».
Nella gara con il Calangianus sono arrivate tante indicazioni positive. «Siamo scesi in campo con la giusta mentalità: è una sfida particolarmente sentita, il classico derby che devi affrontare con i piedi di piombo. Loro forse erano un po' in ritardo per quanto riguarda la condizione atletica ma noi abbiamo comunque vinto con merito, tenendo bene per tutto l'arco della partita».
Il match contro l'Usinese ha dato ulteriori conferme al tecnico. «Loro possono contare su giocatori importanti del calibro di Saba, Cacace, Nuvoli e Piredda, tutti elementi di categoria superiore. L'incontro è stato davvero molto equilibrato e combattuto ma credo che siano emerse tutte le nostre qualità, per un successo sofferto ma tutto sommato giusto: dopo un mese e mezzo dalla preparazione siamo già sulla buona strada, la mia idea di gioco sta pian pianino prendendo forma».
I rosso-blu hanno venduto la pelle a carissimo prezzo. «Si sono arresi soltanto alla fine, nonostante fossero in inferiorità numerica. Noi ci teniamo stretti questi tre punti davvero pesanti, che ci consentono di lavorare con serenità e fiducia, ma se ci facessimo prendere dall'euforia commetteremmo un grosso errore: la stagione è ancora molto molto lunga, siamo solo all'inizio e dobbiamo migliorare su tanti aspetti».

Acciaro suona la carica in vista della prossima sfida in casa del Valledoria.
«Cercheremo di fare del nostro meglio, sarebbe importante dare continuità ai risultati e soprattutto alle prestazioni. Abbiamo molto rispetto degli avversari: una squadra blasonata con un organico di primissimo livello; per batterli serviranno attenzione, determinazione e concentrazione; ci arriviamo bene, sono fiducioso».

L'allenatore è tornato sulla panchina dell'Ilva con il pieno di entusiasmo. «Sono nel mondo del calcio da oltre quarant'anni e provo sempre delle grandi emozioni, se così non fosse non avrei sicuramente continuato con questa passione, che mi porta a rinunciare a molte altre cose».


Poi aggiunge: «Mi sento fortunato a far parte di una società storica come l'Ilva, che quest'anno compie 116 anni; è tra le più prestigiose in Sardegna, dopo Cagliari e Torres. Certo, bisogna essere bravi a gestire le tensioni, ma non è di certo il primo anno che mi trovo davanti a tutte queste responsabilità; allenare la squadra del proprio paese non è mai facile, credo che l'armonia tra società, tifosi e giocatori sia una componente essenziale. I dirigenti fanno tanti sforzi per allestire un organico di prim'ordine; i nostri sostenitori non mancano mai e ci seguono anche nelle trasferte più impegnative: a noi non resta altro da fare che ripagare al meglio la fiducia che tutti ripongono nei nostri confronti. È giusto che i ragazzi giochino anche per mettersi in evidenza, se poi dovessero arrivare i risultati, sarebbe tutto molto più gratificante».
Tra gli obiettivi del club, per l'appunto, c'è anche quello legato alla valorizzazione dei giovani. «Prima squadra e settore giovanile devono procedere di pari passo: domenica ad esempio per 15' ho mandato in campo un giovane del 2003. Noi siamo molto soddisfatti del lavoro fatto sino ad ora, anche perché, a parte Momo, un ragazzo tunisino del 2000, tutti gli altri sono del posto. Avranno la possibilità di allenarsi con giocatori più esperti, un'occasione unica per imparare e crescere: chissà, magari qualcuno di loro in futuro diventerà un big, le ambizioni non ci mancano di certo».

In questo articolo
Allenatori:
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Stagione:
2019/2020
Tags:
Promozione
Girone B