«Partita perfetta, contro l'Oschirese sarà un'altra finale»
Lo Stintino ci prova, Contini: «Il Tempio pensava di avere già vinto ma noi abbiamo riaperto i giochi»
È stata di gran lunga la notizia più succosa e importante che è arrivata al termine della nona giornata di ritorno, almeno per quanto riguarda il girone C di Promozione: lo Stintino riesce nell'impresa di beffare la capolista Tempio, tra le mura di un Manconi pieno zeppo di tifosi locali, con un secco 2 a 0 finale, e riapre così la corsa al primo posto, proprio quando tutti, o quasi, si aspettavano la stoccata decisiva da parte della corazzata guidata da mister Cantara. Morale della favola: i biancocelesti, vera e propria bestia nera dei galletti, salgono a quota 47, a sei lunghezza dalla vetta, con 12 punti ancora in ballo, per un finale di stagione ad altissima tensione.
La prestazione dei ragazzi di Pulina è stata a dir poco perfetta, ma ora Contini e soci non possono assolutamente abbassare la guardia, per non vanificare quanto di buono fatto nell'ultima uscita; per il prossimo turno il calendario riserva la sfida interna contro l'Oschirese, con i granata che, tra le altre cose, all'andata erano riusciti a portare via l'intera posta in palio.
«Sicuramente loro erano già proiettati verso la vittoria del campionato, pensavano di avercela già fatta, ed invece non è così — dichiara Marco Contini — noi siamo andati a Tempio proprio con l'intento di vincere la partita per accorciare le distanze, li abbiamo presi alti e abbiamo strappato il bottino pieno; il torneo è riaperto, tutto qua».
Per lo Stintino si trattava della classica ultima spiaggia.
«Se avessero vinto sarebbero andati a +12 ma a dire la verità non hanno proprio giocato. Noi invece ci siamo espressi bene in tutti i reparti; credo che si tratti di tre punti meritatissimi».
A questo punto della stagione, con sei lunghezze da recuperare nei confronti della battistrada, rimane un pizzico di rammarico per qualche passo falso di troppo.
«Non abbiamo mai avuto pressioni di nessun tipo; sicuramente con due-tre innesti ce la saremmo giocata alla pari con il Tempio, le cose, però, sono andate diversamente ma va bene lo stesso. Il nostro obiettivo era quello di raggiungere la salvezza nel più breve tempo possibile, e l'abbiamo fatto. Poi, certo, rimane il dispiacere per aver sottovalutato alcune partite: abbiamo perso contro la Lanteri, in casa all'andata e pure al ritorno, e ad Oschiri. A questi si aggiunge il pari contro il Porto Torres. A conti fatti ci sono sfuggiti di mano un sacco di punti che erano alla nostra portata, un po' di amaro in bocca è normale. Con sei punti in più saremmo stati al primo posto assieme a loro e queste ultime quattro partite avrebbero avuto un sapore diverso».
Piangere sul latte versato serve a poco.
«Ora ci rimbocchiamo le maniche perché il discorso non è ancora chiuso e noi ci crediamo ancora, come è giusto che sia. Anche perché loro hanno ancora qualche sfida delicata da giocare, come la partita in casa della Lanteri, ad esempio, in programma nel prossimo turno».
Contini traccia la rotta.
«Noi, sulla carta, stiamo leggermente meglio: a parte il big-martch contro l'Usinese, in programma tra due domeniche, affronteremo Oschirese, Thiesi e Buddusò. Vediamo un po' cosa ne esce fuori».
Per prima cosa, però, bisognerà pensare al confronto con i granata, capaci, all'andata, di tirare un bruttissimo scherzo.
«Ci presentiamo alla sfida con il pieno di serenità, consapevoli di aver battuto un'autentica corazzata come il Tempio, in un campo difficile, su una superficie piuttosto rovinata. Anche la partita contro l'Oschirese sarà una finale per noi: se vogliamo continuare a mettere pressione ai primi della classe non possiamo sbagliare niente; la prepareremo con la massima attenzione, ben consapevoli che anche i nostri avversari saranno pronti a dar battaglia, considerando che corrono per salvarsi. Dovranno venire a renderci visita, noi in casa quest'anno siamo andati forte, considerando che abbiamo perso solo una volta contro la Lanteri. Cercheremo di tenere gli occhi ben aperti, provando a blindare il risultato già nei primi 45'».
L'attaccante avvisa i suoi:
«Guai a dare la vittoria come una cosa per scontata; non è che batti il Tempio e poi ti concedi il lusso di abbassare la concentrazione solo perché l'Oschirese è al quintultimo posto; le cose non dovrebbero andare così, almeno. Per noi sarà un'altra finale, lo ripeto».
Contini non può che essere soddisfatto per il rendimento suo e della squadra.
«Sono contento per quello che ho fatto e sto facendo; qui allo Stintino non credevamo di poterci trovare così in alto a questo punto della stagione, considerando che la squadra è stata totalmente rinnovata, a parte qualche ragazzo argentino che è rimasto dall'anno scorso. Anche il nostro tecnico è alla sua primissima esperienza in panchina, quindi non possiamo che essere soddisfatti».
Il club ha puntato forte su un pacchetto collaudato di giocatori che si conoscono da diverso tempo.
«Io, Dettori, Zichi, Muresu, Gadau e Camboni giochiamo assieme da 2-3-4 anni; l'ossatura è quella già collaudata in passato all'Ossese, sapevamo di avere delle buone qualità da mettere a disposizione».
Anche mister Pulina sta superando tutti gli esami a pieni voti.
«Sicuramente si vede che è uno che ha giocato ad alti livelli e sa come ci si comporta nelle grandi squadre; pur avendo pochissima esperienza in panchina mi sembra già abbastanza preparato a gestire tutte le situazioni e durante la settimana riesce a curare ogni dettaglio; a dire la verità siamo rimasti sorpresi anche noi giocatori dalle sue metodologie di lavoro; per essere all'esordio su una panchina, che è una cosa sempre delicatissima, si sta comportando alla grande. Se a quattro giornate dalla fine ci stiamo battendo per la vittoria del campionato è anche per merito suo, non posso che fargli i complimenti».
Il rapporto tra giocatori, staff tecnico e dirigenza è idilliaco.
«Siamo una squadra di un paese di 500 abitanti, che si riempie di gente solo in estate, quindi non è che possiamo pretendere di avere tutti i tifosi che, magari, vanno allo stadio a Tempio, però i dirigenti sono molto soddisfatti, a partire dal presidente e dal vice-presidente. Non ci hanno mai chiesto nulla di particolare se non di raggiungere la salvezza, tutto quello che dovesse arrivare in più sarebbe tanto di guadagnato».