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Marco Manis
Il portiere di Serramanna il più votato tra i 5 scelti dalla Lnd

Marco Manis è il miglior portiere della Serie D: «Non me l'aspettavo, è stata una stagione molto positiva per me e la Sanremese»

Marco Manis una delle stelle della serie D. Il portiere di Serramanna, in forza alla Sanremese, è stato nominato il miglior portiere per la stagione sportiva 2018/19 nell’iniziativa di voting “D club” organizzata dal Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti, in collaborazione con il “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”. L'ex Budoni, Olbia e Nuorese figurava tra le cinque nomination per il ruolo, scelte attraverso le risultanze dei forum dei social della Lega Nazionale Dilettanti, e ha quindi battuto grandi rivali nel ruolo come Agliardi (Cesena), Lorello (Este), Marfella (Bari) e Tonti (Como). Il calciatore classe 1983 verrà premiato venerdì 14 giugno alle 19 presso il “Grand Hotel Royal” di Viareggio. «È una bella ce non me l'aspettavo - dice Manis - Ho saputo quasi per caso di essere tra i cinque del ruolo nella selezione fatta dalla Lnd. Questo riconoscimento arriva al termine di una stagione molto positiva a livello personale e di squadra. In campionato abbiamo tenuto testa al Lecco, che è giunto nella finale scudetto ed è stato battuto ai rigori dall'Avellino. Una squadra molto forte che abbiamo cercato di contrastare, avremmo potuto fare qualcosina di più ma ci sono stati dei momenti difficoltà che però non ci hanno impedito di arrivare secondi. Questo premio è la ciliegina di un'annata molto positiva». 

 

C'è una gara in particolare che ricordo o una parata più difficile di altre?

«Sono riuscito a parare tre rigori, due in campionato e uno in Coppa Italia. Una cosa strana che non mi appartiene, non è mai stato il mio pezzo forte ma, evidentemente, con l'esperienza si impara sempre qualcosa. Per il resto mi tengo stretto un dato: ho fatto 39 partite tra campionato e Coppa e non ho subito gol per 12 gare, i numeri li guardo poco ma spesso dicono tanto»

Il futuro è lontano da Sanremo, come mai?

«È stata una mia decisione prima della fine, alla mia età è importante avere stimoli diversi e poi credo che la società punterà su un portiere giovane. Con il mister Nicola Ascoli ho un bellissimo rapporto, lo stimo tanto avendolo avuto due anni anche all'Argentina Arma, mi ha fatto i complimenti per il riconoscimento che ritengo sia da estendere a tutta la squadra»

Sarà ancora in serie D o si può ambire a qualcosa di meglio nonostante le 36 primavere?

«Mi farebbe senz'altro piacere mantenere la categoria, se poi dovesse arrivare una richiesta dai professionisti, visto che hanno tolto il vincolo sui giovani, sarebbe bene accetta. Per il resto dipende sempre dal progetto e blasone della squadra»

Il ritorno in Sardegna è improbabile?

«Non saprei, non ho visto grandi movimenti di mercato attorno alle squadre sarde di serie D. Dico però che hanno una visibilità diversa, se il campionato che hanno fatto Latte Dolce e Lanusei l'avessero fatte in altre regioni avrebbero osannato club, giocatori e allenatori. In Sardegna non valorizziamo quello che facciamo»

In serie D torna il Muravera, anche se per pochi mesi un ex squadra

«Se mantiene l'ossatura può ben figurare. C'è una società sana, persone serie come l'ex presidente Aresu e il tecnico Loi, ci sono giocatori importanti che dicevano fossero vecchi e da rottamare e in Eccellenza hanno stravinto con il record di gol. Possano dire la loro, come Fabio Vignati, uno dei più forti difensori in circolazione»

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2018/2019