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Mereu non perde l'ottimismo: «Il Sant'Elia cresce, col Budoni meritavamo la vittoria»
Il mister: «Importante l'apporto di tutta la rosa»

Mereu non perde l'ottimismo: «Il Sant'Elia cresce, col Budoni meritavamo la vittoria»

Ultimo in classifica con 13 punti, la salvezza diretta distante 8 lunghezze ma il Progetto Sant'Elia che domenica ha pareggiato 0-0 a Budoni ha confermato una squadra in crescita sul piano del gioco e quei miglioramenti in fase difensiva che col Porto Torres a tratti erano venuti meno anche per via delle diverse assenze. Contro i galluresi le parate di un super Capello e la traversa colpita da Frongia su calcio piazzato hanno impedito il ritorno alla vittoria dei cagliaritani. Il tecnico Bernardo Mereu è soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi: «Come allenatore sono contento, la prova è stata più che positiva, abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo dopo aver fatto una grande prestazione con giocate rapide, movimenti giusti e creando superiorità numeriche. Abbiamo costruito tante occasioni da gol e colpito nel finale una traversa. In quei casi, normalmente la palla finisce dentro la porta anziché tornare in campo...».

Una gara sintetizzata dal duello tra Virdis e l'insuperabile Capello

«Il loro portiere si sa che è molto bravo e, nell'occasione della traversa di Frongia, è stato pure fortunato. La prestazione di Virdis è da incorniciare e se avesse fatto gol si sarebbe meritato un dieci e voti del genere io non li do mai ai miei giocatori. Si è creato con bei movimenti tre nitide palle-gol, in più ha aiutato molto la squadra»

Vi siete confermati dopo la buona prestazione col Porto Torres

«La squadra sta crescendo partita dopo partita e sta raggiungendo quel livello di qualità che devono avere le squadre che lottano per salvarsi. A Budoni, in più, siamo stati attenti sotto l'aspetto difensivo mostrando una crescita importante»

Ai complimenti ora dovreste aggiungere più punti

«Devo dire che, tolta la gara di Boville (il recupero del 21 dicembre perso 2-0, ndr) dove si sono viste lacune varie anche per via di tre infortuni al primo tempo, nelle partite contro Cynthia, Astrea, Porto Torres e Budoni abbiamo sempre giocato ad armi pari, in certi casi anche meglio contro avversari che hanno 20 punti in più in classifica rispetto a noi. Domenica scorsa abbiamo mostrato grande personalità visto che giocavano fuori casa»

Avete ritrovato giocatori importanti, Serao in difesa e Atzori a centrocampo

«Ho sempre detto che per diventare una squadra importante occorre recuperare tutta la rosa, allenare 18 giocatori è meglio che farlo con due o tre in meno. Atzori ha fatto di tutto per recuperare, poteva rischiare di fare una brutta figura invece è stato bravissimo in campo ma l'avrei comunque ringraziato anche se avesse giocato meno bene. E ringrazio sempre tutti i giocatori che hanno mostrato generosità buttandosi nella mischia pur in precarie condizioni fisiche. L'obiettivo è avere tutti i giocatori a disposizione, al meglio della condizione fisica in modo da poter fare scelte non obbligate»

In questo caso a Ciminà è toccato andare in panchina

«Ma non esistono bocciature così come non esistono promozioni. Ciminà stava poco bene e ha giocato la domenica prima col Porto Torres. Lui è stato utile e lo sarà anche in futuro come tutti gli altri giocatori che devono sempre stare sul pezzo e dare un contributo importante quando vengono chiamati in causa. Sono arrivato che c'era da ricostruire una squadra che aveva conquistato 8 punti, sono contento di ciò che si sta facendo, il gruppo si sta forgiando, stiamo raccogliendo punti e offrendo buone prestazioni, spero che la situazione infortuni sia dimenticata»

C'è sempre fiducia nella salvezza?

«Certo che sì, sappiamo che i tempi sono poco lunghi, per noi è una corsa contro il tempo ma l'ottimismo nasce dalla grande applicazione dei ragazzi che favorisce il mio lavoro»

Domenica la gara con l'Anzio che, a quota 21, occupa il primo posto utile per la salvezza diretta. Un'occasione per accorciare in classifica

«Ma noi non guardiamo la classifica perché non guardiamo ciò che ci fa paura, noi guardiamo dentro noi stessi, perché sono le nostre prestazioni che devono farci coraggio. Saranno gli avversari a guardare la nostra classifica e noi li sorprenderemo perché faremo vedere che l'ultimo posto non lo meritiamo. Siamo una squadra seria e saremo sempre più forti se avremo 18 giocatori al massimo della condizione con l'obiettivo di vincere le partite con 18 giocatori e di farlo contro tutti e non solo con l'Anzio»

In questo articolo
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2011/2012
Tags:
2 Ritorno
Girone G
Intervista