«Corrasi avversario agguerrito, sua classifica bugiarda»
Il Buddusò guarda tutti dall'alto, Fiore: «Difficile fare meglio di così, ci stiamo ambientando bene in un girone che non conosciamo»
Grazie al successo, di misura, per 1 a 0, ottenuto domenica scorsa in casa contro l'ostico Samugheo, il Buddusò chiude nel migliore dei modi una settimana densissima di impegni, che ha fruttato però ben nove punti, il massimo che si poteva chiedere dalle ultime tre gare giocate dai bianco-celesti, che continuano così a guardare tutti dall'alto, con 21 punti in cassaforte, quattro in più rispetto alla diretta inseguitrice Abbasanta. Mister Ivan Fiore, al debutto in un campionato difficile come quello di Prima, può ritenersi assolutamente soddisfatto, ed è ovvio, viste le risposte che i suoi ragazzi stanno puntualmente dando in campo. Il difficile però viene adesso, perchè confermarsi a questi livelli non sarà facile, ma il tecnico viaggia con una scorta importante di fiducia in vista del futuro prossimo, a partire dalla trasferta contro la Corrasi di Oliena, che nasconde però molteplici insidie.
«Quella contro il Samugheo si è rivelata una sfida più difficile del previsto — ammette Fiore —, una partita molto, molto combattuta. Sinceramente non mi aspettavo di incontrare un avversario così organizzato: nonostante fossero estremamente giovani erano davvero ben messi in campo, hanno mostrato un grandissimo ordine tattico, tutto merito del loro mister. Nonostante le difficoltà, però, l'abbiamo spuntata noi ed è questo che più conta in questi casi».
Sulle gambe pesava la fatica per i tre impegni ravvicinati. «È vero, giovedì scorso a Santa Giusta, ad esempio, siamo incappati in qualche problema a livello fisico: non è facile passare da una superficie in sintetico ad una in terra battuta per poi magari giocare in un campo pesantissimo in erba naturale. A livello muscolare sono sforzi che, alla lunga, si fanno sentire».
Ciò che più conta, soprattutto in questo momento, sono i punti che riesci a mettere al sicuro: il Buddusò viaggia forte in questo senso, a quota 21 dopo ben sette vittorie.
«Stiamo andando al di là di ogni più rosea previsione (ride), considerando che la squadra è stata impostata per disputare un campionato discreto, senza grosse pretese, dopo la piccola rivoluzione che c'è stata in estate, anche a livello tecnico, con il mio arrivo. Si tratta della prima esperienza in categoria per quanto mi riguarda ma per il momento non posso di certo lamentarmi: ora speriamo di continuare così».
La rosa dimostra, giornata dopo giornata, di essere all'altezza. «Il puzzle si sta ricomponendo piano piano: i ragazzi che arrivavano da fuori sono stati sostituiti con altri elementi provenienti prevalentemente da Sassari, per il resto puntiamo forte sui locali, magari su quei giocatori che sino ad ieri non riuscivano a trovare l'ambiente giusto in cui esprimersi». Il grande affiatamento sembra essere una delle armi in più. «Ci siamo concentrati, per prima cosa, nel formare un gruppo valido: i ragazzi sono molto uniti, stanno dimostrando di accettare serenamente le mie scelte e si impegnano tutti al massimo, discorso che vale sia per chi gioca di più che per chi ha meno spazio, così anche il mio compito risulta più semplice; dopotutto è bellissimo per un allenatore avere l'imbarazzo della scelta. I risultati, del resto, ci aiutano a mantenere la tranquillità».
I numeri raccontano di una difesa in palla, che sino ad ora ha incassato appena quattro gol e, di solito, chi subisce poco sta davanti in classifica.
«Bisogna vedere però se è un dato che dipende dal calendario, dalle partite che abbiamo affrontato sino ad ora. Non abbiamo tanta confidenza con questo girone, molte squadre le stiamo incontrando per la prima volta, ogni domenica quindi ci troviamo di fronte ad un enorme punto di domanda, ad eccezione delle poche compagini del circondario. In generale, non ho molte informazioni sui nostri rivali, parlo per me almeno».
L'Abbasanta ha confermato tutto il proprio valore in occasione dello scontro diretto andato in scena alla seconda giornata, con i bianco celesti che sono incappati nella prima, e per ora unica sconfitta. «Una squadra quadrata, atleticamente molto forte e noi a livello fisico paghiamo qualcosa di troppo rispetto a tantissime altre formazioni. Per il resto, è stata una partita particolare, decisa con due palle inattive. Noi però non siamo riusciti a rimetterla in piedi, c'è poco altro da aggiungere. Loro sono attrezzati per disputare un torneo di vertice, hanno diversi elementi di grandissima esperienza, una cosa che alla lunga può fare la differenza».
Il Buddusò invece può contare, tra gli altri, su Sias e Pala, in grande spolvero con ben undici reti in due.
«Stiamo parlando di due ottimi giocatori, ma anche Farris, ad esempio, sta facendo benissimo, con le sue tre reti. Per noi è un periodo di transizione: alcuni ragazzi sono ancora alle prese con i postumi relativi ad alcuni infortuni, c'è chi era addirittura fermo da diversi mesi. Il campionato sarà lunghissimo, parliamo di 34 partite, proprio per questo dico che si sarà bisogno un po' di tutti. Ora sta girando bene, ma un giocatore deve sempre mettere in conto i cali fisiologici, un aspetto assolutamente naturale. Per ora sono loro a tirare la barca, ma prestissimo ci sarà bisogno di forze fresche e qualche ricambio, se no diventa un problema (ride)».
Il calendario ora riserva il testa coda contro la Corrasi. «Conosco quasi tutti i loro giocatori, proprio per questo fa strano vederli in quella posizione, credo che la classifica sia bugiarda. Hanno in organico elementi di grande esperienza e carattere, una rosa che è riuscita a piazzarsi addirittura al terzo posto nello scorso campionato. Proprio per questo, per noi sarà una sfida molto difficile, ci aspettiamo un avversario agguerrito, per spuntarla servirà anche un pizzico di fortuna, che non guasta mai».
I bianco celesti sono alle prese con qualche problema in infermeria. «Sias è alle prese con un piccolo guaio muscolare, stesso discorso per mio fratello Igor. Tutti questi impegni ravvicinati non ci hanno agevolato, speriamo di rimetterci in sesto durante la settimana e riuscire ad allenarci bene, anche se il tempo non è dei migliori in questo periodo, e a livello fisico si sente».
Fiore avvisa i suoi. «L'errore più grande che possiamo commettere è quello di cullarci sugli allori, il primo posto non significa nulla, ci tengo a sottolinearlo. Siamo partiti con l'intento di disputare un campionato tranquillo, possibilmente divertendoci, e quando vinci ovviamente l'entusiasmo aumenta e diventa tutto più facile. Però ora dobbiamo concentrarci su un impegno per volta, senza sbilanciarci troppo, perchè il campionato è ancora tutto da fare. Noi possiamo solo continuare a spingere al massimo, in allenamento così come la domenica».